lunedì 18 dicembre 2017

35 anni al Servizio della Città. 35 anni di Croce Bianca.

35 anni di Croce Bianca a Cassina de Pecchi. 

Una Storia lunga e piena di tanto impegno per la nostra Comunità e non solo. 
I miei sentiti Auguri e ringraziamenti a un gruppo attivo che fa del bene, che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.

Un anno fa il Presidente Luigi Marchesi ci raccontò cos'é Croce Bianca e di cosa si occupa, condendo il racconto con alcuni ricordi e soprattutto con l'evoluzione conosciuta negli anni.

Vi ripropongo quel pezzo pubblicato nell'Aprile del 2016, sperando di fare cosa gradita.


Cb 001
Croce Bianca Cassina nasce nel mese di Ottobre del 1980, per volontà di un cittadino Cassinese, Di Giacomo Antonino, con il nome di A.V.P.S. Casssina de’ Pecchi. Il 5 febbraio 1981 fu iscritta, presso il Policlinico di Milano, la formazione di Volontari dalla quale uscirono i primi soccorritori certificati.

36 anni di storia ci legano al territorio cassinese, con alti e bassi l’associazione è sempre riuscita a rimanere attiva grazie al contributo di lavoro dei proprio volontari.Importanti cenni storici: partiamo dal 1983 con l’inaugurazione della prima sede della nostra sezione in Via Roma e della prima ambulanza, la Bianca 2, i primi corsi di Pronto Soccorso aperti a tutti e dei primi servizi.

Nel 1986 diventiamo Sezione vera e propria staccandoci da Cernusco sul Naviglio e festeggiamo con l’arrivo della nuova sede più grande in via Mazzini.
Nei primi anni novanta, grazie anche all’auto tassazione dei volontari, la sezione acquista una nuova ambulanza, la 124 e così aumentano il numero e le tipologie di servizi, i volontari e il gruppo amici con le sue iniziative di aggregazione.

Nel 1991 lo scultore Rusnati ci dona una scultura in memoria di tutti i volontari, una figura umana stilizzata nell’atto di sollevarne un’altra, scultura che tutt’oggi si trova all’ingresso della nostra sede.
Nella prima metà degli anni novanta la Croce Bianca Cassina vive un periodo di iper attività. Grazie al continuo incremento di volontari, di servizi, grazie al nuovo servizio sanitario ed emergenza 118, alle assistenze sportive e ai trasporti dializzati, cominciamo ad avvalerci del supporto degli obiettori di coscienza. Arriva un nuovo mezzo la 121 verso la fine degli anni novanta e con la stretta collaborazione con la sezione di Melzo, nasce il corso 120 ore per la formazione e certificazione dei volontari soccorritori, con relativo corso DAE ed il suo utilizzo.

Dal 2007 dimezziamo il nostro impegno con la sezione di Melzo, per tornare a dedicarci al nostro territorio. Si riesce a rientrare in contatto più stretto con la cittadinanza, il numero di volontari e la sezione torna forte e preparata sul proprio territorio.
Ad oggi, 2016, la Sezione di Cassina de’ Pecchi, grazie all’impegno dei comandanti che si sono succeduti, dei Presidenti, di tutto il comando, dei consiglieri e non per ultimi grazie a tutti i volontari che hanno dedicato il loro tempo e le loro energie al volontariato, conta circa 150 volontari ed 1 dipendente. Con impegno e dedizione oltre ad una stretta collaborazione con la cittadinanza e con alcune associazioni del territorio, tra le quali non possiamo non menzionare i ragazzi di Fuori La Voce, con i quali si è stretto un ottimo rapporto di collaborazione e aiuto economico e alla Banca Mediolanum, grazie anche a queste collaborazioni abbiamo potuto rinnovare quasi tutto il parco machine.

Cb 128
Non dimentichiamo la convenzione con il comune di Cassina de’ Pecchi,convenzione che ha creato uno stretto rapporto di aiuto reciproco. Attualmente il nostro parco macchine si avvale di 2 nuove ambulanze, la 123 e la 128, un Doblo’ (124) in Memoria di Tacconi e donataci in parte dalla famiglia stessa, il pulmino 122 ed il 125 e ora stiamo lavorando per rinnovare l’ultimo mezzo, la 126 un’Opel Agila, per i servizi di trasporto ed interni, che ci accompagna da molti anni e troppi km.

Grazie anche a questi mezzi la sezione vanta convenzioni per vari servizi, tra cuiil trasporto di disabili con il comune di Cassina de’ Pecchi, il servizio di assistenza con l’Ikea di Carugate, con l’ospedale Niguarda di Milano e l’ospedale San Gerardo di Monza, servizi condivisi con altre sezioni.

Il gruppo amici continua ad organizzare eventi e la Sezione è sempre più visibile sul territorio per i propri cittadini e non solo.

Il nostro obbiettivo: continuare a crescere, rinnovarci e esser sempre presenti per poter offrire un servizio di alto livello per Cassina de Pecchi e per i cassinesi.

domenica 17 dicembre 2017

Atti vandalici questa notte in Paese. E siamo a due.

Atti vandalici questa notte in alcune zone del Paese, in particolar modo in Centro (sotto i portici), nella zona intorno alla Scuola Elementare (Via Napoli - Via Venezia - Via Trento), e in Via Matteotti e Via Papa Giovanni XXIII. Cestini e Dog Box divelti, segnali stradali manomessi, alcune coperture di samafori rotte. Sembrerebbe anche che sia stato incendiato o sporcato il portico in Via Matteotti/Papa Giovanni XXIII. 

Per il secondo Sabato notte di fila, dunque, ignoti hanno colpito il patrimonio pubblico e privato di Cassina de Pecchi: Sabato notte scorso a finire "sotto attacco" le decorazioni natalizie realizzate dai nostri commercianti in Centro, sta volta invece i balordi si sono divertiti a sradicare cestini e pali stradali. 
Non sappiamo, al momento, se i due fattacci sono collegati in qualche modo tra loro, quello che sappiamo (e lo sappiamo grazie al costante rapporto che intercorre tra noi e le Forze dell'Ordine locali) e' che esistono nella zona 3 principali "baby gang" (che tanto "baby" non sono) che arrivano anche da fuori Paese, note alle Forze dell'Ordine. 
Per il momento questa mattina presto, non appena saputo dei fatti, abbiamo allertato la Polizia Locale e l'Ufficio Tecnico per sistemare i segnali stradali e per verificare subito i filmati delle telecamere, nella speranza di recuperare indizi importanti per l'identificazione dei colpevoli che a quanto riportano alcuni testimoni residenti nelle Vie centrali del Paese, giravano, questa notte, in auto: segno che non siamo di fronte a dei ragazzini ma adulti, maggiorenni, ai quali servirebbe una bella lezione di vita e di rispetto della Comunità di cui si è parte.

giovedì 14 dicembre 2017

Alla fine vince la Ragione

Tanto rumore per nulla. 

La riassumo cosi la seduta del Consiglio Comunale del 13 Dicembre 2017, che trattava 1 solo punto, una Mozione sul "Presepe", chiesta e sostenuta dalle sole minoranze. Un flop, per due motivi: assenza di pubblico (a significare che ai cassinesi l'argomento interessava più o meno zero) e Mozione bocciata, per la sua inutilità pratica, dato che il Comune di Cassina de Pecchi, in collaborazione con la Comunità Pastorale, i Commercianti e le Associazioni è già al lavoro da 2 mesi per la realizzazione del Presepe Vivente (che ricordo si svolgerà il prossimo 17 Dicembre con partenza dal Casale).
 
Nel bel mezzo di un Aula Consiliare deserta, alla presenza dei soliti visi noti, dunque, si risolve con un nulla di fatto la discussione sulla Mozione presentata dalle minoranze compatte con carattere di urgenza (quando di urgente la Mozione non aveva proprio nulla). E il che è presto detto: le priorità per Cassina de Pecchi stanno ovunque, ma non certo nel partecipare a un Consiglio Comunale che ha trattato un tema si alto (la persecuzione dei cristiani nel mondo) ma banalizzato al punto tale da chiedere, come soluzione, la realizzazione di un Presepe nell'atrio del Palazzo Comunale di Cassina de Pecchi. 

Cosa penso del Presepe lo sapete già, ne parlai in questo post

Quel che invece ho detto ieri sera, nel mio intervento per spiegare il mio voto e quello della maggioranza contrario alla Mozione, ve lo riporto in sintesi, sperando di fare cosa gradita:

Rincorrere all'ultimo minuto utile la volontà politica di Forza Italia (che è promotrice di questa Mozione a livello nazionale) e tenere imballato il Consiglio Comunale su una finta urgenza è un metodo che non condividiamo e che svilisce il ruolo stesso del Consiglio Comunale.

Una premessa, quella della Mozione, lunga e condivisibile sulle persecuzioni dei cristiani nel mondo, ma la soluzione prospettata (un Presepe a Cassina de Pecchi) ci sembra essere di una banalità tale da portarci ad essere contrari per principio.

Chiedete una cosa che sotto altra forma il nostro Comune già fa e non da oggi ma da 2 anni e cioè collaborare con la comunità pastorale, con i commercianti, con il MASD, con l'associazione borghi e presepi, con la chiesa evangelica apostolica, il borsellino e molti altri, per la realizzazione del Presepe vivente in un luogo pubblico. Una iniziativa che ci vede come Comune tra gli organizzatori e ci vede impegnati da due mesi, in particolar modo l'Assessorato al Marketing territoriale, e che nell'edizione del 2016 ha visto una partecipazione straordinaria, cosa che sicuramente ripeteremo quest'anno è che sarà certamente più simbolico e più importante di un Presepe messo nell'atrio del Comune. A me spiace che le minoranze non conoscano questo fatto o che se lo conoscono reputano più utile alla causa dedicare un Presepe ripeto, nell'atrio del Comune, è probabilmente una questione di percezione

Non possiamo, infine, non citare l'indipendenza e autonomia delle Istituzioni. E un concetto, quello che ci tiene insieme tutti, cioè quello della Laicità delle Istituzioni. Il Comune di Cassina de Pecchi non può chiedere alla Scuola (che è una Istituzione autonoma e indipendente dal Comune) di realizzare il presepe a Scuola come non può il Comune, chiederlo ad altre Istituzioni e aziende di competenza dell'Amministrazione. 

Dal Dizionario "Treccani" alla parola Laicità si trova questa definizione, che cito testualmente "Assoluta indipendenza e autonomia nei confronti della Chiesa cattolica o di altra confessione religiosa e nei confronti di qualsiasi ideologia". 

Chiudo dicendovi anche che a titolo personale ho aderito alla proposta concordata con i gruppi di minoranza per devolvere il "gettone presenza" (ovvero l'indennità dovuta ai Consiglieri Comunali per le sedute di Consiglio Comunale - un niente, 18 euro lordi) al Progetto di Welfare Comunitario per Martina e Roberta. Un altro messaggio abbastanza chiaro: seduta superflua, almeno facciamo risparmiare i contribuenti  devolvendo il nostro insignificante compenso a un opera di bene.

domenica 10 dicembre 2017

Dopo il "nulla" pluriennale, arriva il "qualcosa" litigioso

Dopo 3 anni di assenza pressoché totale dalla scena politica locale torna a far parlare di sé, in senso negativo, il Partito di Forza Italia. Ci aspettavamo qualcosa di più che la riproposizione dei soliti triti e ritriti dissidi interni ed esterni che quel Partito si porta dietro dalla caduta dell'Amministrazione D'amico, e soprattutto ci aspettavamo, dopo la nomina del nuovo Segretario, avvenuta qualche giorno fa e dopo i lunghi anni di blackout, una nuova partenza fatta di contenuti più che di mal di pancia. Al momento, stando a quanto la stampa locale racconta, sembra però che nulla sia cambiato dal 2013. Forza Italia riappare e riappare ancora quella ruggine che ha alimentato la diaspora del centrodestra cassinese, quella che ha travolto le sorti di una Amministrazione Comunale caduta a seguito di feroci liti interne e che nemmeno la nomina del nuovo Segretario riesce ad attutire, tutt'altro. Anzi sembra essere stata proprio la nomina di Emilio Calabretta il motivo di nuovi scontri dentro e fuori al Partito che bloccano sul nascere tutti i buoni propositi di riunificazione lanciati da quella parte della barricata, sempre stando a leggere quanto riportato dai giornali. 
Come ricorderete, prima della pausa estiva, vi raccontai di un tentativo che descrissi come  "un appello che fa bene alla politica" che si propone (si proponeva) di mettere da parte le divisioni per far primeggiare un senso di responsabilità comune. Ebbene, quell'appello raccolse l'interesse di alcuni esponenti del centrodestra che si espressero anche attraverso la stampa  ma (paradosso) l'unico che ne esalto' la positività (in senso lato) fui io, che col centrodestra, come è noto, non ho nulla a che fare. Paradossale e sintomatico che a commentare quell'appello sono stato io con un ragionamento articolaro e non altri (almeno non pubblicamente eccezion fatta per i due casi di cui prima). Sintomatico di un malessere mai assopito e anche le nuove polemiche lo confermano. Dalle parti del composito mondo del centrodestra locale del resto la parola "trasparenza" è una chimera: se non fosse per il recente Congresso Provinciale dell'UDC (provinciale, lo sottolineo) non c'è traccia di dibattito pubblico, di momenti aperti alla cittadinanza, di confronto se non per qualche banchetto domenicale (frutto dello sforzo di singoli Partiti). 

Dunque, il centrodestra a Cassina non esiste (se non in Consiglio Comunale), è sparito dalla scena pubblica e quando ritorna (quando prova a ritornare) litiga: niente male per tentare la scalata nel 2019. 

Non mi addentro nei motivi (reali o presunti tali) dei nuovi dissidi, non è nel mio stile anche perchè gli elementi, al momento, sono pochi. Quel che vedo è una sconfitta della politica, se queste sono le premesse, perchè mai devono prevalere i personalismi, ma piuttosto una visione comune di intenti. Sarà capace Forza Italia e il centrodestra a mettere davanti ai personalismi il "noi" ovvero una proposta condivisa di governo locale? Staremo a vedere, per ora dopo il nulla di 5 anni, arriva il "qualcosa" di litigioso, che non fa pensare a nulla di buono per il futuro (per loro ovviamente). 

Ad ogni modo i miei auguri al neo Segretario Calabretta non li faccio mancare. Persona leale, avversario mio e del centrosinistra, ma leale. Auguri a lui e al Partito, seppur non sarà semplice (per lui e per loro) scrollarsi di dosso anni disastrosi, tant'è che ancora oggi se ne vedono le scorie.

sabato 9 dicembre 2017

Bufala Pirolisi

Tra il gol preso al 95 esimo dal Milan su colpo di testa del portiere del Benevento (poveri noi milanisti) e il notizione della non candidatura di Alfano alle politiche del 2018, trova spazio, tra le notizie top ten degli ultimi giorni, l'espressione usata dal sottoscritto, ovvero "bufala pirolisi", che per alcuni gossippari di professione va sbandierata in prima pagina tanto quanto quelle di Milan e di Alfano. 

Parole, le mie, meritevoli da commentare a mezzo blog da parte dei soliti fanfaroni caccia-scoop, che non si sono lasciati scappare la ghiotta occasione per citarmi e criticarmi (facendo però il solito buco nell'acqua). 

Ma ne parleremo dopo, perché prima di dedicare alcune righe alle quisquille che i casinisti nostrani sono abituati a fare, siccome ve lo avevo annunciato, partiamo dalle cose serie. 

Cosa ha fatto la nostra Amministrazione Comunale e sopratutto cosa farà dal momento in cui è emersa la faccenda "Pirolosi" (che per chi non lo sapesse è relativa alla richiesta di inserimento di una nuova linea produttiva - di "Pirolisi" appunto - da parte di una Azienda del settore di smaltimento rifiuti plastici, già operante sul territorio di Cernusco sul Naviglio, la "Tregenplast Srl").

Nell'immediato, abbiamo chiesto a Regione Lombardia di renderci partecipi come Comune di Cassina de Pecchi al Procedimento VIA (Valutazione di impatto ambientale attualmente in corso) e a ogni altro ipotetico procedimento autorizzativo, in quanto coinvolti direttamente e indirettamente (l'insediamento è ubicato in Via Firenze sul territorio di Cernusco, al confine con il nostro Comue).
Secondo, abbiamo chiesto ai Comuni a noi vicini, a partire da Cernusco sul Naviglio (e poi Pioltello e Vignate), di seguire collegialmente la vicenda con un primo incontro che si svolgerà già settimana prossima e far partire da quella sede un Tavolo comune coinvolgendo anche Arpa e ATS, incontro che potrebbe anche sfociare in una serie di iniziative, tra cui ad esempio una Assemblea Pubblica per comunicare ai nostri cittadini (e a quelli di tutta la zona) gli sviluppi di un fatto che ci interessa da vicino.

Queste ad oggi sono le azioni portate avanti sulle quali mi e ci siamo spesi e che ci permetteranno di essere presenti laddove si decide, di essere informati e di informare. 

Siccome voi, amici, con il vostro voto mi (e ci) avete eletto per governare il Paese, sarà nostra cura capire di cosa stiamo parlando, sarà nostra cura governare un processo, sarà nostra cura fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per tutelare (laddove c'è ne fosse la necessità) i nostri cittadini, il nostro territorio, l'aria che respiriamo. E lo faremo insieme alle Amministrazioni Comunali di Cernusco e Pioltello, lo faremo perché quello è ciò che dobbiamo fare, che voi ci avete detto di fare, con il voto.

Potrei chiudere qui, i fatti mi sembrano dare l'idea di una Amministrazione Comunale attenta.

Ma arriviamo al gossip, perché lo merita. 
Mi scuso per questa digressione, ma a colui che riesce a citarmi 5 volte in 20 righe, l'amico - collega consigliere Maggio, una risposta va data. Stranamente senza fragole, sta volta Maggio costruisce un post su quelle due parole da me pronunciate - "bufala pirolisi" - senza nemmeno essersi chiesto (un classico) perchè io abbia utilizzato quell'espressione. 
Bastava una telefonata, come altri hanno fatto e ai quali ho risposto molto volentieri. La "bufala pirolisi" è la volontà da parti di alcuni (il 5 Stelle per primo) di sfruttare politicamente un fatto che pochi conoscono (a meno che uno non se ne occupi per professione o per studio diretto) per scatenare il putiferio. 
Sfido chiunque infatti a spiegarmi esattamente cos'è la "Pirolisi". Io per primo ne si pochissimo, quasi nulla. Gli impatti che questo processo ha sul territorio, sulla salute, sull'ambiente, sul nostro stile di vita, non sono una scienza esatta. Per partire in tromba con le solite crociate "anti qualcosa", del resto, si fa sempre in tempo. Invece che allarmare (volutamente) sarebbe più utile ascoltare, informarsi, capire. E non è sufficiente andare su Google, digitare "pirolisi", prendere qualche spunto per trasformarsi in ribelle "senza se e senza ma" contro una cosa che nemmeno sappiamo pronunciare correttamente. È troppo comodo e troppo semplice. Per contestare bisogna innanzitutto conoscere, per conoscere, bisogna studiare. Per studiare serve tempo, dedizione, volontà.

L'ideologia quasi mai applicata alla realtà, quella di tutti i giorni, non ha mai funzionato, perchè la Realtà è altra cosa dal mondo delle favole in cui tutti vorremmo vivere (ma che nessuno prova a costruire per davvero).

Ecco allora che, non conoscendo l'argomento, non mi sbilancio a valutazioni a cappella (scusate il termine) perché sono portato, quasi sempre, a ragionare con cognizione di causa e quasi mai per sentito dire. Ma conosco la politica, conosco bene le speculazioni che sfociano sempre in un colpevole, quasi sempre (per il 5 stelle) il Pd e il suoi esponenti. 

Iscriverci al club del NO a prescindere, di quelli che "o la pensi come loro o sei un povero pirla", non fa certo parte dei nostri compiti. A me piace prima capire e poi agire. A me che sono un Amministratore Comunale interessa solo il bene del Paese e ci provo a realizzarlo con i fatti, non con la speculazione politica di chi dice NO a tutto con tanto di simboli di Partito prendendo in giro chi legge o chi ascolta. 

Non ci casco e vi chiedo di non cascarci. 

I NO a tutto sono quelli che poi, una volta in sella, mollano il no a tutto e non fanno altro che dire Sì  (il caso del Comune di Parma è emblematico).

La "bufala pirolisi" è questa roba quà: chi, per fare battaglia politica, è pronto a tutto, anche a mandare in panico mezzo Paese. Massima comprensione per chi leggendo "pirolisi" si è sentito in pericolo o è andato in panico, lo capisco benissimo, per questo stiamo lavorando affinchè la nostra Amministrazione Comunale si muova in un certa direzione (quella descritta prima).  

Tornerò su questo argomento, una volta che ne sapremo di più. Intanto si continua a lavorare in Amministrazione sulla strada istituzionale in collaborazione con i nostri vicini. 


Vi lascio con 3 ultime riflessioni, veloci veloci.

  • Ai "politici-politicanti sfrutta notizie per fare battaglia agli avversari" (sulla pelle dei cittadini) dico pure di andare avanti e non fermarsi (tanto poi i panni sporchi li lava chi ha il compito di governare); 
  • Alla mia Amministrazione dico di continuare sulla strada intrapresa, dedicandosi al Tavolo istituzionale coinvolgendo al momento giusto la cittadinanza; 
  • All'amico Maggio consiglio invece alla prossima occasione di fare un bel respiro e contare fino a 100 (anche 200) prima di scrivere 20 righe di cui 5 dedicate a Parma. A me fa piacere leggere il mio nome, non so ai suoi lettori, che probabilmente sono più interessati ai fatti e alle sue politiche piuttosto che a quel che dico io. A meno che citare "Parma" fa schizzare i click al suo blog (cosa probabile) e allora in quel caso sarebbe tutta un altra storia.

mercoledì 6 dicembre 2017

Un cancro da estirpare

Cassina de Pecchi è sporco. È un dato di fatto: i cestini sono sempre pieni (pieni soprattutto di roba che li non ci dovrebbe andare), tante discariche abusive in giro (anche in pieno Paese), sporcizia ai bordi della strada, lungo il Naviglio, negli spazi verdi.
Quante volte ne avete sentito parlare? Tante, anzi troppe. Anche da me. Forse da me per primo. Un mio mantra, un argomento che spesso riprendo perché un Paese sporco è un Paese che non vorrei mai vedere e in cui nessuno vorrebbe vivere. 

Ad Agosto di quest'anno vi comunicai un primo piccolo report sui risultati ottenuti sul fronte della lotta ai voncioni  che si è articolata con l'installazione itinerante di alcune telecamere "trappola" a ruota nei punti sensibili (quelli in cui più frequentemente avvengono fattacci quali abbandoni indiscriminati). Oggi a distanza di 4 mesi i controlli e le sanzioni sono incrementate, nuove multe e altri voncioni beccati sul fatto. Ma a incrementare (o meglio, a non fermarsi) è anche l'inciviltà diffusa che, nessuno me lo toglie dalla testa, è innanzitutto un fatto personale, che noi dobbiamo estirpare come si farebbe con un cancro. 

Il 14 Novembre scorso il Consiglio Comunale con i soli voti della maggioranza ha aggiunto un piccolo tassello alla lotta contro le discariche abusive, istituendo all'interno del nuovo Regolamento di "Gestione Rifiuti e Igiene Urbana" la figura delle "Guardie Ecologiche" che affiancheranno le telecamere e il corpo della Polizia Locale nel difficilissimo compito di controllo del territorio a proposito di abbandoni indiscriminati di rifiuti. 
Sarà un niente o verrà interpretata come una misura poco incisiva, ma quando si è di fronte a un nemico difficile da combattere le si prova tutte. Poi uno si può anche accontentare di postare foto, fare tour tra le discariche e astenersi in Consiglio Comunale "perchè deve approfondire il tema". Ma governare un Paese significa un altra cosa rispetto ai click di denuncia. 
In attesa dei dati sui colpevoli beccati, che vi fornirò appena avrò tra le mani, vi invito ancora una volta a darci una mano, segnalando e denunciando, senza timore alcuno.

venerdì 1 dicembre 2017

Presepe Ti Voglio Bene

Al Presepe gli ho sempre voluto bene. Da che io ricordi. Nonostante io non sia un credente, vengo da una famiglia di non credenti. E si sa, la famiglia quasi sempre ti condiziona. Ho saltato tutto ciò che riguarda l'essere credenti e praticanti, fin da bambino. Il catechismo, la Domenica a messa, il crocefisso sulla parete. Non è un vanto e non è nemmeno una cosa di cui vergognarsi. È la mia storia, ne più ne meno. 
Crescendo poi ho imparato il concetto profondo che risiede in una bella parola, anche da pronunciare, "Laicità", una parola che va mantenuta e difesa, da chiunque voglia trasformarla in qualcosa d'altro. Allo stesso tempo ho imparato che il rispetto (sopratutto il rispetto per le cose che non condividi) è una premessa, se volete anche banale, a tutto, in Politica e nella vita. Il rispetto tra culture e tradizioni, il rispetto delle persone, il rispetto per le idee altrui, sono la premessa per quella convivenza civile che oggi è messa a dura prova, in un mondo sempre più chiuso e sempre più portato a non ascoltare, ma piuttosto a imporsi. È siccome "imporsi" è una di quelle cose che non mi sono mai appartenute, quel fascino che mi porto dietro fin da bambino verso "gli altri" voglio tenermelo stretto.

È di questi giorni il tema del "Presepe" a Cassina de Pecchi, tema che le minoranze consiliari hanno sottoposto all'attenzione del Consiglio Comunale attraverso una Mozione. 

A me il Presepe piace molto. Mi piace nonostante non faccia parte della mia storia e della mia cultura. Mi piace fin da quando Papa' e Mamma mi portavano dalla Zia, comunista anche lei, ma profonda cattolica praticante e con lei a Natale lo si preparava accuratamente. Mi piace vederlo realizzare il Presepe, mi piace vederlo per strade o Piazze, fuori dalle Chiese magari affiancato da un bell'albero di Natale. Mi piace e nessuno può negarmene la visione, come nessuno può impormene la realizzazione. 

Mi piace e mi piace sapere che ognuno di noi cassinesi possa ritenersi libero e autonomo nello stabilire se farlo o non farlo il Presepe per Natale. 

Questo è quel che penso e che fino a prova contraria dovrebbero pensare e fare le Istituzioni. 

Le strumentalizzazioni e la politica, lasciamole perdere. Il Presepe non ha colore politico. Il Presepe è un Simbolo condiviso di Pace e di Serenità, per tutti, credenti e non.

E a tal proposito vi invito il 17 Dicembre al Presepe Vivente che per il secondo anno farà la sua apparizione in Paese. Un altro successo annunciato.