mercoledì 26 ottobre 2016

L'Italia si è fermata a Gorino

Paragonare i fatti di gorino al voto che esprimeremo Domenica 4 Dicembre sul Referendum Costituzionale potrebbe sembrare un azzardo. Ma quei fatti tristi e per me inspiegabili ci confermano in qualche modo che oggi l'Italia o buona parte di essa è stanca, avvilita, delusa. C'è un senso di incazzatura generale diffuso che per logica si contrappone alla voglia di cambiamento, di novità e di ottimismo. 
La sfiducia è ai massimi livelli. Ai massimi livelli è la sfiducia verso la cosa pubblica, verso la classe politica, verso la comunità, di cui noi tutti facciamo parte. Non si spiegherebbe altrimenti come un piccolo borgo di poche centinaia di anime immerso nel ricco nord Italia si sia potuto opporre con tutte le sue forze all'arrivo di 12 donne e 2 bambini. Una cosa surreale, dettata dalla paura si, ma anche della sfiducia, quella di cui parlavo prima. E questo è un problema, forse il primo che va affrontato. 
Non so quanto sia dettata da fatti e condizioni reali di vita questo grado di sfiducia. Quel che so, perchè è evidente, che all'Italia delle eccellenze e dei fatti positivi, che sono tanti, si contrappone purtroppo un'Italia piccola e ripiegata su se stessa, non conservatrice di natura, ma che lo è diventata. Questa Italia che incontriamo tutti i giorni al bar o al mercato è forte, diffusa, prorompente. Questa Italia l'abbiamo incontrata improvvisamente in un grigio e umido pomeriggio d'autunno a Gorino. E' esplosa, l'Italia del no e la miccia che ha innescato la rabbia è stata accesa da 20 esseri umani innocenti, che avevano la sola colpa di sognare un mondo migliore. Se questa è l'Italia, se l'Italia è quella che si è fermata a Gorino, state pur certi che ogni tentativo di cambiare il nostro Paese, ogni iniziativa volta a farci uscire dalle secche e dalla stanchezza quotidiana sarà vano. 
Noi, io la nostra battaglia per cambiare la faremo. Noi la novità che è partita tre anni fa e che oggi incontra un passaggio cruciale, quello del Referendum, la sosterremo fino alla fine. Noi l'ottimismo non lo mettiamo sotto i piedi, no non lo faremo. Ma dall'altra parte della barricata, quella dei No dettati da un rifiuto a prescindere al cambiamento e alle novità, c'è un avversario, forse inconsapevole, che non solo non va sottovalutato, ma va temuto. Nel Si e nel No al Referendum Costituzionale si inserisce anche questo aspetto, che travalica perfino le legittime posizioni di chi è per il Si e chi è per il No. Per questo credo che prima che contrastare i No di contenuto alla Riforma, va contrastato il No reazionario all'accoglienza, alla vicinanza, alla solidarietà che stanno nel nostro Dna che è in sostanza un No al cambiamento. 
Prima, dovremmo trovare tutti un po di quella voglia di fare, di esserci, di essere protagonisti. Prima, dovremmo scendere dal divano (come ci racconta Vauro in questa vignetta) e contrastare l'apatia e la rabbia generale, perchè l'Italia, quella  vera, è un altra.

sabato 22 ottobre 2016

Ancora sui Parchi gioco, ne parla "Radar"


Giovedì 20 Ottobre 2016 il settimanale "Radar" ha pubblicato questo articolo, tra l'altro fatto molto bene, su una mia iniziativa che ho portato all'attenzione della maggioranza, quella cioè di chiudere di notte i Parchi Rodari e Andromeda. 
Se ricordate ne parlai poco tempo fa qui avanzando appunto la proposta di chiudere la dove possibile i Parchi cittadini per impedire alla popolazione adulta di frequentarli nelle ore notturne. Non per impedire nulla a nessuno, ma il senso della mia proposta, penso che sia abbastanza intuitivo, è quello di dire che un Parco giochi per bambini deve rimanere un Parco giochi per bambini e per tanto va salvaguardato e protetto da un utilizzo improprio. 
Cosa è accaduto: intanto ho portato il tema all'attenzione dei miei colleghi in Consiglio Comunale. Un tema che mi sta a cuore e come conferma anche Radar un tema che sta a cuore a tanti cassinesi (non solo quelli che hanno figli in età da Parco giochi). E poi si è discusso e si è trovata anche una mediazione come si fa ogni qual volta non si è d'accordo su un argomento. La mediazione trovata tra chi come me pensa che i Parchi vadano chiusi e chi la pensa in altro modo sta nell'immediato aumentare i controlli delle Forze dell'Ordine sui Parchi in orari notturni; successivamente tracciare un bilancio per verificare quanto e quale è l'incidenza della presenza di adulti nei Parchi la notte; realizzare dei cartelli di sensibilizzazione al tema del decoro e della cura del patrimonio pubblico da apporre nei Parchi cittadini e infine riprendere in mano l'argomento per verificare (con dei dati) se è il caso di chiudere i suddetti luoghi. 

Mi chiederete, sei soddisfatto? Rispondo, no non lo sono. Sarei andato subito al sodo, con la chiusura immediata. Ma far parte di una squadra significa questo.

venerdì 21 ottobre 2016

Sta volta è toccato a Via Mameli

Fatevene una  ragione: l'appuntamento con le potature volontarie di alcune zone verdi del Paese è diventato ormai un appuntamento fisso. Potature volontarie a cui partecipano, è bene ricordarlo, non solo alcuni Consiglieri Comunali di maggioranza (e del Partito Democratico, ci tengo a sottolinearlo) e dipendenti Comunali, ma anche cittadini, che di volta in volta stanno aumentando. 
Giovedì 20 Ottobre di buon ora è toccato al verde su Via Mameli, uno degli angoli più belli di Cassina de Pecchi. Qui sorge il "Parco del Naviglio Martesana", un'area di particolare pregio che costeggia il Naviglio e la Ciclovia della Martesana. Piantumata da poco, durante la lottizzazione adiacente, ad oggi ha la necessità di essere sistemata. Ci abbiamo lavorato tutto il Giovedì mattina, in particolar modo nel punto dove sorge il ponticello in legno, recentemente rifatto a nuovo. Abbiamo tagliato i rami bassi degli alberi, che ostruivano il passaggio a quanti (e sono tanti) lo percorrono.
Bello, il luogo, ma trascurato. E il perchè è sotto gli occhi di tutti: le potature costano, impensabile chiederne l'estensione a tutta Cassina de Pecchi. Abbiamo tanto verde in Paese e dobbiamo andarne fieri. Ma il verde e la sua cura costano fatica e purtroppo richiede un investimento economico. Con questi piccoli ma significativi interventi, ci auguriamo di sistemare (a costo zero) quanti più luoghi possibile. E statene certi, continueremo a farlo. Anche se domani, governerà qualcuno diverso da noi. Al prossimo appuntamento e se qualcuno che mi sta leggendo volesse partecipare con noi a questi momenti divertenti (e salutari, sopratutto per chi è un po in sovrappeso come me) non deve far altro che contattarmi. Avanti!

Tutta colpa del Pd!

Un altra puntata (l'ennesima) delle bizzarre cronache politiche con cui il Consigliere Maggio devia i suoi lettori. Questa volta, l'oggetto delle fantasiose ricostruzioni con le quali ci ha abituati il ripetitivo e stancante Consigliere di opposizione, è il recente annullamento della Conferenza dei Capigruppo, che per chi non lo sapesse, è il momento in cui si definisce l'ordine del giorno e la data del Consiglio Comunale. 
Come ormai di consuetudine, anche in questo caso, Maggio riesce a infilarci il Pd e il suo Segretario, bersagli preferiti degli ultimi suoi dieci scritti, sempre più noiosi, sempre più ridondanti, sempre più vuoti di contenuti. Autovelox, Riforma Costituzionale, Conferenza dei Capigruppo: ogni volta il Pd e il sottoscritto sono i responsabili di ciò che non ha funzionato. La storiella ormai consumata e passata di moda del "Pd e le poltrone" con la quale Maggio si strappa le vesti sui social e sui giornali è il motivo secondo Maggio per cui la Conferenza dei Capigruppo è saltata.

Ora, capisco che anche il buco nell'ozono e la crisi internazionale reclamano un colpevole per provare a darne una spiegazione, ma qui siamo a una deriva da circo equestre o tuttalpiù da telenovela su cui non cascheranno certo i cittadini, nemmeno quelli poco attenti. 
Indicare il Pd quale responsabile della mancata (rinviata) Conferenza dei Capigruppo oltre a farci ridere, ci ricorda la vicenda del Candidato Sindaco Moratti che accusò il Candidato Sindaco Pisapia di un reato..."tutta colpa di Pisapia!" Ecco, Maggio ha imparato bene dai suoi leader e big di Partito "dai sempre la colpa a loro. Qualcuno ti ascolterà". Stavolta nulla di più falso (e patetico). La Conferenza dei Capigruppo che Maggio dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) conoscere perché ne fa parte, è stata annullata e rinviata di qualche giorno, per un problema tutt'altro che politico. Non c'è nessuna lotta di potere, non c'è nessun braccio di ferro tra il Pd e il Sindaco, non c'è nessuna rincorsa "alla poltrona". O meglio, se c'è sta tutta nella testa del Consigliere Maggio a cui manca tanto la poltrona, quella che non è riuscito a conquistare, perché punito dagli elettori, lo avevo già spiegato qui

Se ne faccia una ragione, l'amico Maggio. I due minuti di celebrità che rincorre cosi affannosamente per finire sui giornali, non valgono certo tutta la fatica e lo sforzo con cui cerca la rissa, accusando e tirando in ballo persone, fatti e vicende di cui non sa nulla, il più delle volte tirando a indovinare. 
La giostra delle poltrone non riguarda il Pd e non riguarda nemmeno Cassina Domani, che si è candidata a governare il Paese, non ad occupare i posti come sono abituati dalle parti di Maggio&C..e soprattutto impari l'amico Maggio a giudicare le cose per quel che sono perché banalizzare la tragedia siriana e strumentalizzare la Mozione da me presentata per chiedere un impegno del Parlamento e del Governo italiano nelle sedi internazionali per un cessate il fuoco in quel paese martoriato da un conflitto immane, non gli fa onore, a lui che si vanta di essere lo "Special-One" di Cassina de Pecchi. 
Se vuole imprimere un cambiamento a una Amministrazione che lui giudica fallimentare, cominci Maggio a fare Politica, quella con la P maiuscola, ci provi almeno a portare avanti iniziative che influenzino le scelte e molli lo scoop, il cabaret, la tragedia greca continua. 
Sinceramente, ci ha stufato.

Un Ps doveroso. 
Se il vero scopo di Maggio è quello di continuare a fare il mio nome per "bruciarmi" be si risparmi la fatica. A me la poltrona (quella che lui rimpiange e che sogna tutte le notti) non interessa.

Il ruolo Alto della Politica


Ho presentato una Mozione che andrà al primo Consiglio Comunale utile per chiedere un cessate il fuoco immediato ad Aleppo. Perché l'ho fatto? Vorrei potervi rispondere che l'ho fatto per fermare le bombe, per salvare dall'assedio le centinaia di migliaia di esseri umani, uomini, donne e bambini costretti a rischiare la vita ogni giorno, vorrei potervi dire che l'ho fatto per far tornare a parlare di Pace le due fazioni in lotta. Mi piacerebbe pensarla così, mi piacerebbe pensare che insieme a Cassina de Pecchi ci siano decine e centinaia di altri Comuni italiani che facciano altrettanto. Mi piacerebbe sapere se e quando la Comunità Internazionale, magari spinta e sostenuta dall'opinione pubblica e dall'insieme di tante piccole azioni politiche quotidiane come la nostra, ha intenzione di imporsi e di imporre uno stop alle ostilità, che hanno causato e causano tutt'ora morte, disperazione, distruzione, paura, fuga e il dramma dei profughi, quello che l'Italia e l'Europa intera vivono sulla loro pelle. Mi piacerebbe poterlo dire ma non lo potrò fare. Questa Mozione non otterrà lo scopo che si prefigge. Questa Mozione una volta votata dal Consiglio Comunale di Cassina de Pecchi (e mi auguro verrà votata da tutto il Consiglio Comunale) finirà in mezzo alle scartoffie che invadono Montecitorio e Palazzo Madama. Rimarrà li, forse qualcuno lo leggerà, forse qualche altro si spingerà a reputarla importante.... non avremo in cambio però gli effetti che vorremmo, ma è proprio qui che interviene il ruolo della politica. Quello alto, quello trasparente, quello sincero. Sogniamo un mondo migliore, vogliamo un mondo senza guerre, ma non ci fermiamo a quello. Ci muoviamo, oltre che sognare. Sfruttiamo il nostro piccolo (insignificante direbbe qualcuno) ruolo istituzionale per fare qualcosa di alto. E se tutti lo facessimo, forse cambierebbe qualcosa. 

Al tempo degli attentati terroristici di Parigi, in poche ore portammo in Piazza 400 persone. Al tempo della guerra in Iraq, quella scatenata da Bush e Blair sulla base di menzogne, quasi l'opinione pubblica mondiale riusci' a fermarla quella guerra. 

E adesso, nel momento in cui faccio parte di un Organismo Istituzionale, nessuno può togliermi dalla testa che al fianco delle buche sulla strada e dei lampioni spenti ci deve essere anche la politica. 

Al fianco di questa Mozione che trovate integralmente qui il Partito Democratico di Cassina de Pecchi sta preparando un Documento da condividere con il Partito ai livelli alti e si farà promotore con chi lo vorrà di iniziative di sensibilizzazione rispetto al tema siriano sul territorio. 

Mozione d'urgenza su "cessate il fuoco immediato ad Aleppo"

Cassina de Pecchi, 18 Ottobre 2016


MOZIONE D’ORDINE


OGGETTO: RICHIESTA DI UN CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO AD ALEPPO


In massimo due mesi, due mesi e mezzo, la Città di Aleppo potrebbe essere totalmente distrutta. E migliaia di persone, non terroristi, saranno morte mentre festeggeremo il Natale”.
Queste parole, durissime, sono state pronunciate dall'inviato speciale dell'Onu per la Siria Staffan de Mistura. Un appello drammatico, che si somma a quelli che fin'ora sono stati lanciati invano a più livelli per chiedere un cessate il fuoco con l'obiettivo di far transitare i convogli umanitari oggi impossibilitati a raggiungere le zone della Città sotto assedio.


Premesso che,
Come tutte le guerre, quella in Siria, è una guerra atroce che ha causato migliaia di vittime tra la popolazione civile, ha causato e causa tutt'ora distruzione, sfollati e il dramma dei profughi, con cui l'Italia sta facendo i conti.
Una guerra, quella siriana, che da ormai 5 anni affligge la popolazione e su cui i media hanno abbassato o addirittura distolto lo sguardo, se non per le tragiche immagini che raramente ci vengono offerte dai mezzi di comunicazione, che fanno indignare sul momento, che rimbalzano sui social network ma che poi, alla luce dei fatti, non imprimono una volontà di intervento risolutore.
Una guerra difficile da interpretare, nata nel 2011 come ribellione al Presidente Bashar al Assade e il suo regime, proseguita come Guerra Civile, sfociata in uno scontro tra le principali potenze regionali, che coinvolge anche altri Paesi confinanti, a cui si è aggiunto il conflitto tra gli sciiti e i sunniti, tra gli iraniani e i sauditi, l'intervento americano prima e russo poi e il tutto complicato dall'ascesa in campo dello Stato Islamico.
Una Guerra su cui anche le fonti interne e quelle internazionali faticano a fornire dati e numeri. Pensiamo solo che per più di un anno (dal Febbraio 2015 al Febbraio del 2016) le Nazioni Unite hanno tenuto fermo il bilancio dei morti a 270000, per la non verificabilità dei numeri, che nessuno conosce con precisione. A inizio 2016 l'Osservatorio Siriano per i Diritti umani e lo stesso Staffan de Mistura hanno scoperto e diffuso nuovi dati che parlano di 470000 morti. Tra questi, almeno 80000 sono civili, più di 13000 bambini e quasi 9000 donne. Ai numeri crudi di un conflitto che non sembra trovare fine, nel sesto anno dall'inizio di questa guerra, dobbiamo sommare le migliaia di persone (quasi 20000) disperse nelle prigioni governative, i 5000 sequestrati dello Stato Islamico, i 6000 dispersi e i 2000 ostaggi.
Il 45% dei siriani non ha più una casa in cui vivere, l'11,5% della popolazione è ferita o uccisa. A questi dati sommiamo i quasi 5 milioni di profughi, di cui 1 milione sono arrivati in Europa, 2,7 milioni in Turchia, 1 milione in Libano, 650 mila in Giordania e 250 mila in Iraq.
All'interno del Paese, secondo i dati forniti a Maggio del 2016, 13,5 milioni di persone necessitano di un aiuto umanitario, di questi un terzo, 4,5 milioni, si trovano in regioni e paesi assediati e impossibili da raggiungere.
In questo quadro agghiacciante, ancora più drammatica è la situazione di Aleppo, seconda Città siriana. Qui c’è il “rischio di una catastrofe umanitaria senza precedenti” secondo le parole del Segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon. Negli ultimi tre mesi di conflitto, sotto i bombardamenti, 6000 tra morti e feriti ad Aleppo. Dalle 200 mila alle 300 mila persone sono sotto assedio senza la possibilità di lasciare i quartieri del paese. 2 milioni di persone sono senza acqua, senza elettricità e i 130 mila bambini che vivono ad Aleppo sono l'emblema della catastrofe umanitaria di cui parla Ban Ki Moon.


Preso atto che,
Tutti i tentativi di cessate il fuoco sono falliti, l'ultimo in ordine di tempo, siglato il 10 Settembre del 2016 tra Russia e Stati Uniti, è caduto penosamente, con la conseguenza immediata di un bombardamento a tappeto nei quartieri a ovest della Città, quelli occupati dai ribelli e dalle milizie jihadiste, che ha causato in 48 ore più di 300 vittime.


Premesso e preso atto di quanto sopra,
Premesso e preso atto che il conflitto in Siria non è di facile soluzione e che neppure la tregua dei combattimenti ad Aleppo concordata a parole tra le parti s'è resa possibile,
il Consiglio Comunale di Cassina de Pecchi approva questa Mozione d’ordine con urgenza e impegna il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale a comunicare e inviare la medesima all'attenzione del Presidente della Camera dei Deputati, al Presidente del Senato della Repubblica e al Presidente del Consiglio dei Ministri affinchè essi facciano tutto ciò che è nei loro poteri istituzionali per continuare la sensibilizzazione del Parlamento e del Governo italiano al fine che si possano esercitare, per le specifiche competenze e ruoli, le opportune pressioni nelle Sedi internazionali per chiedere un immediato cessate il fuoco tra le fazioni in conflitto e permettere il raggiungimento degli aiuti umanitari alla popolazione civile, con l'auspicio che ciò sia anche premessa per favorire l'avvio di un processo di pace.







domenica 16 ottobre 2016

2 Miliardi per riqualificare le periferie, Cassina cè

Le buone notizie, sul fronte dell'accessibilità alla MM2, sono sempre più spesso all'oridne del giorno, o quasi. Dall'Assemblea Anci svolta settimana scorsa alla Fiera del Levante di Bari il premier Matteo Renzi annuncia che tutti i Progetti (121) presentati dai Comuni saranno finanziati entro il 2017 con 2 miliardi di euro freschi freschi che il Governo ha individuato dopo un'intesa con il CIPE e che saranno inseriti nella prossima Legge di Stabilità.
Inizialmente il Bando Periferie al quale Cassina de Pecchi, Milano e i Comuni attraversati dalla MM2 hanno aderito prevedeva "solo" 500 milioni di euro che non avrebbero permesso la realizzazione di tutti i progetti di riqualificazione che ammontavano a 2 miliardi di euro, sostanzialmente si sarebbero dovuti tagliare tre progetti su quattro.

"Metteremo 2 miliardi di euro da destinare alla rigenerazione urbana di Scampia a Napoli fino al Corviale a Roma, dal quartiere satellite di Pioltello nella città metropolitana di Milano fino alla ferrovia urbana nel profondo sud di Ragusa, gli interventi che i sindaci ci hanno proposto saranno finanziati senza distinzione alcuna, nella logica della leale cooperazione istituzionale. Da ex sindaco prima ancora che da premier, credo che la sfida della qualità urbana e delle periferie sia uno dei più difficili e affascinanti del nostro tempo. Per questo abbiamo investito molto sulle periferie sia a livello economico che culturale, quasi sempre nel silenzio degli addetti ai lavori” lo ha detto il Premier Matteo Renzi. E noi non possiamo che esserne felici.