sabato 15 ottobre 2016

Piazza Don Bruno è da fare


Dico subito come la penso su questo argomento: sono d'accordo a intitolare una Piazza a Don Bruno. Dico di più. Sono d'accordo a intitolare la Piazza antistante la Chiesa Santa Maria Ausiliatrice a Don Bruno, lo storico parroco di Cassina de Pecchi scomparso lo scorso 29 Agosto. E, per essere esaustivo, sono anche d'accordo a trovare un altra Piazza, un altra Via o un altro luogo pubblico come un Parco o un edificio a cui dare il nome attuale della Piazza e cioè "Solidarietà", un nome così carico di significato che non possiamo perdere. 
Perché mi sento in dovere di dirlo? Perché in questi giorni si fa un gran discutere dell'argomento Piazza Don Bruno si, Piazza Don Bruno forse, Piazza Don Bruno no. Ho ricevuto diverse telefonate da parte di amici e anche da parte di qualche esponente politico locale preoccupato per come potrebbe evolversi questa vicenda. State sereni, mi verrebbe da dire. Ad oggi vi è la richiesta ufficiale da parte dell'attuale Parroco di dedicare a Don Bruno Piazza Solidarietà e da questa parte, dalla parte dell'Amministrazione Comunale, anche se l'argomento non è ancora stato affrontato ufficialmente, ho sentito solo pareri favorevoli a questa richiesta. Da parte mia, che credente non sono, penso sia giusto fare un atto preciso e che vada incontro alla richiesta avanzata. Don Bruno non è stato un Parroco tra tanti, Don Bruno è stato IL Parroco di Cassina de Pecchi. Lo è stato per tantissimi anni, ha rappresentato una Comunità ed è stato per il suo carisma un punto di riferimento. Don Bruno è stata una personalità importante, riconosciuta, amata. È stato il fondatore della Caritas e dell'Oratorio. Quell'Oratorio che ancora esiste, quella Caritas che oggi vive ancora a cui si rivolgono i più deboli e gli emarginati. E se c'è qualcuno che conosce e lo conosce profondamente il senso della parola "Solidarietà" questi è proprio Don Bruno che ha vissuto una vita per quel valore. E' stata, senza ombra di dubbio, una figura che ha lasciato qualcosa di tangibile al territorio, indipendentemente dal credo di ognuno di noi. 

E allora, per non farla troppo complicata, si, Piazza Don Bruno è da fare. Facciamolo.

Un nuovo volto per Via 1 Maggio

Mercoledì 12 Ottobre, insieme agli amici Marcello e Luca e con l'ausilio fondamentale del personale comunale, siamo intervenuti per fare delle potature straordinarie sugli alberi della Piazzetta di Via 1 Maggio (che poi tanto piazzetta non è). La piazza, per chi non la dovesse conoscere, si trova all'angolo con Via XXV Aprile, a ridosso del parcheggio utilizzato il Sabato mattina per il mercato rionale della frazione di Sant'Agata. 
Le potature si sono rese necessarie per rendere questo luogo, abbastanza frequentato, più luminoso e più aperto, a fronte anche di una richiesta da parte degli usufruitori dello stesso. 
Le Potature, come dicevo, sono state fatte tutte in house con l'ausilio del personale comunale come già sperimentato con successo in altri momenti, che proseguiranno con lo scopo di arrivare la dove è difficile che ci arrivi il Comune con le poche risorse a disposizione. 
Un'occasione per fare un po di "ginnastica" e per dare più "vitalità" a un bell'angolo tranquillo e frequentato della frazione. Abbiamo approfittato del momento per fare anche un ragionamento sulle 4 panchine li presenti: da cambiare, da sistemare, da ri pitturare, lo faremo. Sempre per spirito di servizio, sempre per opera di volontariato, sempre perchè amo il mio Paese. E dimostrarlo si può fare (si deve fare) non solo dalla poltrona.

Poltrona quanto mi manchi

"il Potere logora sopratutto chi non c'è l'ha"

Lo disse Andreotti, riferito a chi lo accusava e lo indicava quale responsabile diretto (o indiretto) di tutto ciò che è accaduto nell'Italia repubblicana. C'era e c'è molto di vero in quella frase, una sorta di sfottò verso le forze di opposizione, in particolar modo verso quel PCI che nonostante la sua perenne opposizione ha contribuito in modo determinante al progresso del Paese, da una posizione di integrità e rigorosità morale, contestando e combattendo duramente il potere incarnato da Andreotti e della Dc.
Questa frase, datata, fa al caso nostro. Il potere corrompe sopratutto chi non ce l'ha. E chi non ce l'ha, il potere, a Cassina de Pecchi è talmente infastidito da questo fatto che urla e si strappa le vesti continuando, ossessivamente, a parlare di poltrone (quelle degli altri, ovviamente). Ma perchè? Perché continuare ad assillare i cassinesi con questa storia di "Parma e la poltrona"? Perché continuare a parlare di "Posti" intesi come angoli di potere e non come di strumenti per cambiare realmente le cose in meglio? Probabilmente perché loro ragionano così. Probabilmente la poltrona, quella che loro a questo giro non hanno, gli manca e parecchio.

Intanto qui vi faccio vedere qual è la mia "Poltrona", quella della militanza, quella del lavoro, dell'impegno, quella gratuita. L'unica su cui mi siedo, l'unica che ho e che ci ha visti anche stamattina in Piazza tra la gente a parlare di Futuro.


venerdì 7 ottobre 2016

Scuole Aperte anche a Cassina de Pecchi, ci siamo


Anche Cassina de Pecchi, sull'esempio di tanti Comuni italiani, aderisce a "Scuole Aperte". 
Questa sera per dar vita al percorso di costruzione di questa grande opportunità,  quella cioè di tenere aperte le Scuole cittadine dopo l'orario delle lezioni, è convocato un incontro in Aula Magna alla Scuola Media di Via Sirio per partire nel migliore dei modi e tutti insieme: Amministrazione Comunale, Docenti, Istituto Comprensivo, genitori,  famiglie, Associazioni e cittadini. 
Ma, che cos'è Scuole Aperte e come si inserisce nel panorama scolastico cassinese? Niente di più semplice. Scuole Aperte nasce da una constatazione, reale e al tempo stesso scontata. In Italia esistono 43000 strutture scolastiche, ovunque c'è una Scuola, un Istituto, un luogo del sapere. 
La Scuola, fondamentalmente, rappresenta il luogo di aggregazione e crescita più diffuso sul territorio italiano. Qualcuno a ragione ha definito la Scuola italiana come la più grande infrastruttura Sociale del Paese. Così è e così vogliamo che sia la Scuola a Cassina, un luogo da frequentare e vivere oltre l'orario scolastico. 

Scuole Aperte significa rendere fruibili gli spazi dei nostri plessi scolastici ai cittadini e agli stessi studenti il pomeriggio, la sera, il Sabato..per renderli davvero luoghi di aggregazione, di formazione, di attività, le più disparate possibili. Aprire le Scuole ai quartieri e alle realtà del territorio e renderli luoghi di progettazione di percorsi per tutti è in fondo un obiettivo inseguito anche in passato e anche a Cassina de Pecchi, così mi è stata raccontato, e oggi Grazie alla Riforma scolastica portata a compimento dal nostro Parlamento abbiamo la possibilità di farlo e di farlo sul serio. Ad Aprile il Ministero della Pubblica Istruzione ha stanziato 10000000 di euro per il Progetto "Scuole al Centro" che si proponeva appunto di tenere aperte d'estate e nei giorni di vacanza le Scuole delle periferie e ad alto tasso di dispersione di Milano, Roma, Torino, Napoli e di tutte le grandi città. 700 plessi aderirono e poi altri 5000 in tutta Italia sono previsti da Settembre con i fondi aggiuntivi di Pon Scuola. Insomma, una gran bella opportunità da sfruttare anche a Cassina de Pecchi. Pensiamo solo a cosa si potrebbe mettere in campo per l'inclusione della fasce più deboli su temi quali lo sport, l'apprendimento, l'arte, il teatro..Scuole Aperte potrebbe essere il ponte per quelle famiglie che a fronte di difficoltà economiche e sociali non possono e non riescono a usufruire delle attività presenti sul territorio. 

Le idee per come aderire a Scuole Aperte sono tantissime. Intanto incominciamo a parlarne questa sera, vi aspettiamo. 

mercoledì 5 ottobre 2016

Roberto Maviglia, la Martesana in Città Metropolitana

Mi sento in dovere con questo breve commento di spiegare cosa avverrà Domenica 9 Ottobre a quanti tra voi mi hanno votato con la loro preferenza due anni e mezzo fa. 
Lo faccio perchè la mia scelta, implicitamente, è anche la vostra scelta. E, permettetemi, condividere le scelte per me che sono un amministratore è giusto e lo faccio volentieri. 
Domenica, nella bella cornice di Palazzo Isimbardi a Milano, tutti i Consiglieri di tutti i Comuni della ex Provincia sono chiamati ad eleggere il nuovo Consiglio Metropolitano. 
Domenica, con il nostro voto, parte ufficialmente la seconda legislatura di un Ente, Città Metropolitana che possiede molte potenzialità ma che ancora stenta a decollare. Questo lo abbiamo vissuto tutti in prima persona: sfido chiunque a dirmi che ha mai sentito la presenza di Città Metropolitana per una questione che lo riguardava da vicino. E' cosi, purtroppo è così. 
Ma, se possiamo definire la legislatura passata, quella inaugurale di Città Metropolitana, come una legislatura di "start up", che (non nascondiamocelo) ha dimostrato molti limiti e poca produttività, oggi, la nuova legislatura che vedrà la luce da Domenica 9 Ottobre, sarà tutta un altra storia perché da adesso si fa sul serio. Città Metropolitana non è un Ente di secondaria importanza. A Città Metropolitana spettano funzioni quali la pianificazione territoriale, lo sviluppo economico e sociale, la mobilità e i trasporti. E noi dobbiamo essere li. Pensate solo a quanto il nostro territorio, quello della Martesana, potrebbe trarre beneficio in termini di presenza all'interno di quell'Ente su un tema come la viabilità e i trasporti: tre sono le direttrici che collegano la Martesana al capoluogo lombardo, strada, ferro e acqua. E pensate a quanto ancora c'è da fare per potenziare e riqualificare quelle tre direttrici, mi riferisco in particolar modo alla direttrice su ferro, la MM2, sulla quale come sapete sia come Partito che come Amministrazioni ci stiamo spendendo e non da adesso. 

Quando partecipai alla nascita di Città Metropolitana, il 22 Dicembre del 2014, parlai di biglietto e tariffa unica della Metropolitana (non che lo feci solo io, fummo e siamo ancora parecchi). Parlai e parlammo di potenziamento e riqualificazione dei mezzi di trasposto (una battaglia arcinota la nostra, in particolare a Cassina de Pecchi). Parlai di sbilanciamento su Milano a discapito dei Comuni, parlai di "milanocentrismo". A due anni di distanza, tutto rimane com'è, per una serie di problemi immani, tutti interni, tutti funzionali, tutti politici. Ma andiamo avanti perchè la strada è segnata. Ed è per questo che vi dico qui adesso che ho scelto di votare e mandare in quell'Ente li, quello descritto fino ad ora, un bravo Sindaco, uno della Martesana, competente, capace, ammirato dai suoi cittadini. Un Sindaco "civico", non iscritto a un Partito, uomo di centrosinistra, confermato Sindaco a Cassano d'Adda il 6 Giugno scorso battendo per la prima volta al Primo turno gli avversari. Ho scelto che voterò Roberto Maviglia 

Qui lo dico e ve lo racconto. E mi appello ai miei colleghi Consiglieri per faro lo stesso, scegliendo non solo guardando il "credo" politico, ma pensando anche ad altri interessi, più grandi, più alti, che vengono prima delle convinzioni politiche.




Povera Cassina de Pecchi


Al peggio non c'è mai fine, dice qualcuno. Spero che si sbagli perché la seduta di Consiglio Comunale di Venerdi 30 Settembre è stata il momento più basso toccato nei due anni della mia breve esperienza di rappresentante nelle Istituzioni cittadine. Non avrei mai pensato di dover passare una serata da Consigliere Comunale a discutere di argomenti di una bassezza e di una pochezza di contenuti come quelli presentati da alcune minoranze in quest'ultimo passaggio...

Qualche tempo fa qualcuno dai banchi delle opposizioni disse: povero Consiglio Comunale riferendosi alla pochezza degli argomenti trattati. Aveva proprio ragione, povero Consiglio Comunale, povera Cassina de Pecchi, poveri cittadini costretti (i pochissimi presenti) a subirsi una valanga di niente assoluto. Strumentalizzano tutto, dalle parti del centrodestra o di quel che ne rimane: lo hanno fatto e lo fanno ancora con l'Asilo Nido, lo hanno fatto sulla crisi dell'acqua (ricordate?), lo fanno oggi addirittura sul terremoto. Sul terremoto, ragazzi, roba da non credere. Lo fanno con una interrogazione per chiedere più sicurezza (giusto) partendo da un fatto di presunta insicurezza avvenuto durante la Festa di San Fermo (un po meno giusto) accostando il camion con targa rumena infilatosi per sbaglio in Via XXV Aprile con quello di Nizza che ha causato morti, terrore, disperazione!

Lo fanno attaccando il Pd (guarda caso, ormai è uno sport) sulla questione solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto. E lo fanno in modo strisciante approfittando della loro interrogazione rivolta al Sindaco (sapendo che in un dibattito su una interrogazione possono parlare solo l'interrogante e l'interrogato) citando però il Pd consapevoli che il Pd non può rispondere (ho provato a chiedere parola per fatto personale ma il Presidente mi ha stoppato imbeccato dallo stesso interrogante che se la rideva sotto i baffi). 

E poi ancora il punto sulla parentela. Qui si è rasentato il ridicolo. Al gruppo dei "Moderati" era già stato risposto a Giugno: non c'è nessun legame di parentela tra membri della maggioranza e figure professionali occupate in Comune. Ma non contenti, i "Moderati", con il suo esponente in Consiglio Calabretta, sono tornati alla carica e ancora una volta è stata risposta la medesima cosa di 4 mesi prima. Sta volta l'interrogante ha esplicitato (finalmente) il nome del Vice Sindaco rendendo partecipe tutto il Consiglio di chi fosse oggetto della sua campagna privata portata avanti sui social e nel dibattito pubblico insistentemente  (e testardamente) da mesi (anche in questo momento mentre vi scrivo vedo su Facebook nuovi messaggi su questa cosa). Be, se il Consigliere Calabretta abituato com'è a fare il copia incolla (delle cose degli altri tra l'altro) voleva con questa inutile campagna fare lo scoop del secolo (copiando il suo compagno di banco esperto di scoop farsa) ha toppato alla grande. Non soddisfatto però il nostro, dopo il cinema in Consiglio, annuncia improbabili Mozioni di sfiducia al Sindaco. 

Contento lui....noi siamo a posto.
un po meno contenti i cassinesi, costretti a sorbirsi queste bazzeccole. Ma, purtroppo, l'opposizione che ci troviamo è questa qui. Questo è il loro metodo. Gridare allo scandalo, inventarsi storielle da thriller, cercare lo scoop e la rissa, insinuare, offendere e cosa assai becera strumentalizzare fatti (il terremoto) che invece dovrebbero vederci uniti. 
A proposito. Loro fanno campagne blande e ridicole, ma quando c'è da alzarsi le maniche dove si nascondono? Sull'acqua non li abbiamo visti. Sulla solidarietà per Filippide nemmeno. All'amatriciana zero totale. Però trovano il tempo, da politici poco trasparenti e scafati quali sono, di approfittare di una interrogazione al Sindaco per attaccare il Pd e il suo Segretario. Il #circoequestre continua. E noi rispondiamo. "La peggior Amministrazione degli ultimi trent'anni" commenta copia&incolla su facebook. Ma l'Amministrazione Comunale è anche l'opposizione che fino ad ora, più che tirare in ballo nani, ballerine e numeri da circo equestre, non ha saputo fare.

sabato 1 ottobre 2016

Lettera pubblica su Cassina de Pecchi e la sua Amministrazione Comunale

Ricevo e pubblico con tanto di mia risposta.

Cassina de’ Pecchi 21 settembre 2016
Carissimo Andrea
Ho meditato a lungo il contento di questa comunicazione.
Voglio considerarla come quando i cittadini americani scrivono al loro senatore. Io vi ho votato alle primarie ed alle elezioni comunali, per cui ritengo che un riscontro sul Vs. operato sia nell’interesse comune. Poi il mio voto vale 1 e quindi fatene pure l’uso che volete, compreso quello di cestinarla.
Iniziamo dai fatti accaduti.
 Mi è parso di capire che un minimo di autocritica mi sembra che sia venuto fuori, ma difficilmente si ammetterà di aver sbagliato.
1)      Forse non lo sapete ma in Questura a Milano la Digos ha una struttura che si occupa di seguire da vicino gli squatters e gli anarchici insurrezionalisti.
2)      L’evento Rave era sicuramente a conoscenza delle forze dell’ordine almeno 5 gg prima. Gli organizzatori lo hanno pubblicato su una pagina aperta di FB (che persone normali come noi non frequentano).  Cito da FB : 2900 invitati, 1800 interessati e circa 700 partecipanti (se poi hanno partecipato 500 poco cambia). Un evento del genere NON può non avere generato una informativa diretta all’Arma.
3)      Dopo i fatti di Genova e di alcuni ulteriori scontri con le forze dell’ordine, la strategia delle stesse è cambiata radicalmente. In particolare adesso la stessa si basa sulla sorveglianza e sul contenimento dei danni, evitando in qualsiasi modo lo scontro. Tale strategia è stata adottata efficacemente negli ultimi anni soprattutto a Milano. Questo non significa che non si provveda all’identificazione.
Nel caso di Cassina è probabile che la maggioranza dei partecipanti sia ampiamente conosciuta.
Faccio notare che i partecipanti sono venuti da tutte le parti del Nord Italia.
4)      Questo non significa che gli interessi dei tutori dell’ordine coincidano con quelli della cittadinanza. Siamo stati fortunati che non ci siano stati feriti o incidenti, ma per i Carabinieri quello sarebbe stato un semplice danno collaterale.
        Dove si  è mancato:
a)      Nella relazione con le forze dell’ordine che già dalla sera avrebbero dovuto avvertirvi di quanto stava accadendo. Pur non avendo nessun obbligo, I carabinieri perché non hanno avvertito Sindaco o Vicesindaco ? Quando si parla di collaborazione questa è da considerarsi a senso unico ?
Invece avete avuto la notizia solo a giochi fatti e solo perché l’Avv. Giarda vi ha messo in allarme.
A proposito sapete che per legge potete accedere direttamente al prefetto ?
b)      Ad un vicesindaco ed a due assessori (tutti con famiglia) non si chiede di fare gli eroi e tanto meno si chiede di far intervenire la vigilanza urbana. Personalmente penso che avete rischiato oltre il necessario. Tra parentesi se i carabinieri stavano sorvegliando con discrezione come mai non si accorti che c’erano due persone che stavano male? Perché avete dovuto chiamare voi il 118 e non loro ?
c)       Il Vs. compiti era due: a) informare la popolazione con la dovuta cautela; b) 4 macchine dei vigili che dovevano girare per Cassina – senza sirene senza lampeggianti senza fare niente se non girare a vuoto, ma affermando la presenza avrebbe rassicurato tutti (magari si mettevano in movimento anche i vigili di Bussero, dato che il comandante mi sembra sia unico).
d)      L’argomento sporcizia lo tralascio perché in caso come questo non vale neanche parlarne, in quanto questo era l’ultimo dei problemi.
e)      Il fatto che voi non lo sapevate NON è un alibi, perché fa parte dei Vs. compiti: la mancanza di presidio sul territorio porta anche a questo.
 
Capisco lo stato di tensione che avete dovuto affrontare, ma non si può dire che viviamo nel paese della Nutella. Se tutti noi abbiamo deciso di abitare a Cassina è perché abbiamo fatto delle scelte ben precise ed una di quelle è la sicurezza delle ns. famiglie.
Ormai è evidente che questa amministrazione per sua forma mentis NON è interessata alla sicurezza dei Cassinesi. Cio si vede da:  rapporto con i cittadini che effettuano il Controllo del Vicinato,  furti a Cassina, inesistenza di ufficio comunale dei Vigili a reale disposizione dei cittadini, gestione dell’ordine pubblico e del traffico nei pressi di locali pubblici, totale mancanza di relazione con le forze dell'ordine locali.
 
Abito a Cassina dal 1976 e ti garantisco che una situazione scandalosa come l’attuale non l’ho mai vista.
Ormai è chiaro, lampante come il sole che l’amministrazione vuole mettere l’accento sul sociale, ma non ha nessuna intenzione di fare sul serio sia sui servizi, sia sulla manutenzione delle proprietà comunale (scuole in parte escluse) e sulla sicurezza.
In questa maniera vi state alienando tutti i moderati che sono interessati a che le cose a Cassina funzionino mediamente bene e non cadono negli specchietti delle allodole di mostre, fiere, concerti, ecc.
Se posso permettermi un osservazione a livello di marketing l’attuale amministrazione soffre di “offerta incongruente” : fuori tutto caramellato (o Nutelloso come piace a qualcuno), all’interno il vuoto più assoluto.
Oggi in giunta siete 6 di cui 3 PD: fossi in voi dimissioni immediate: vediamo se c’è una reazione.
Stante quanto sopra, da parte mia con la presente non avrete più il minimo di critica ne pubblica, né privata.
Se le cose rimarranno così, non vi è dubbio che in future elezioni non avrete più la mia fiducia.
E’ un vero peccato, potevate fare la differenza – avete sprecato una vera opportunità.
Un ultima cosa siete di una ingenuità patologica nel cadere nelle trappole di Maggio: lasciatelo perdere.
Cordialmente
Lettera firmata.

Carissimo,

Intanto ti ringrazio. Ti ringrazio per questa lettera così precisa e a tratti così vera che non posso non rispondere. 
Ti ringrazio, ma allo stesso tempo ti lancio "una sfida". E, ancor prima di entrare nel merito delle tue parole, anticipo la sfida: non mollare.Non lasciar perdere, non porre fine alle tue critiche, continua a seguirci, continua ad esser protagonista, non fare lo spettatore. Te lo dico non perché mi fa paura quel "non avrete più la mia fiducia". Non per quello. Ma piuttosto perché penso (ho sempre pensato) che vivere in prima persona la vita della propria comunità, con spirito critico si ma anche costruttivo e propositivo, significa essere fino in fondo parte stessa e attiva della comunità. Questo pensiero l'ho fatto mio e come me decine, centinaia di cassinesi, che sotto varie forme si adoperano per ciò che ci circonda. Tu sei uno di questi, ricordalo e se la tua "delusione" è arrivata al punto tale di farti "allontanare" dall'interesse attivo verso la cosa pubblica, bè probabilmente c'è qualcosa che non va. E qui passo ai punti che hai elencato, cercando di affrontarli uno ad uno con chiarezza.


Rave Party: su questa vicenda che fortunatamente ha "solo" causato qualche disturbo ai sonni dei residenti (fortunatamente perché come dici anche tu in un luogo dove ci sono concentrate centinaia di persone può davvero succedere ogni cosa) mi sembra che sia stato detto tutto quel che doveva essere detto. Dagli eventi, anche negativi, si deve prendere insegnamento per ciò che si poteva fare e prepararsi per il futuro, con l'obiettivo, per quanto possibile, di evitare il ripetersi di errori. Per questo arrivo al dunque. Il lunedì seguente il fatto, il contatto con le Forze dell'Ordine locali c'è stato da parte nostra e sul tavolo la questione informazione (e collaborazione) è stata messa. La collaborazione tra istituzioni (diverse per compiti ma unite per gli obiettivi) è fondamentale e questo è certamente un tema di primissimo piano. Sembrerà strano, assurdo, incomprensibile ma è cosi: le Forze dell'Ordine che di professione seguono certi fenomeni hanno un loro protocollo interno che non prevede il coinvolgimento diretto e immediato delle altre Istituzioni coinvolte, Comune e Polizia Locale in questo caso. E' loro prassi agire, tenere sotto controllo, arginare, contrastare e intervenire. In questo caso non era prevista nessuna informativa, perchè l'evento del Rave a Cassina, come tanti avvengono in tutto il mondo, non prevede (secondo la prassi) nessuna informativa. Questa cosa può piacerci oppure no (a me ad esempio non piace) ma così è e per quanto assurdo e incomprensibile va rispettata (magari "contestata" come è stato fatto, ma rispettata). Detto questo, non condivido e mi sento di respingere la parte della tua missiva che fa riferimento a una mancanza di interesse da parte dell'Amministrazione Comunale per il tema Sicurezza. Non è cosi, non può essere così. Intanto un fatto, che amo ripetere e che ho ripetuto più volte. La Sicurezza dei cittadini sta in capo alle Forze dell'Ordine e in parte, piccolissima parte, ad una Amministrazione Pubblica. Esiste a Cassina de Pecchi una delega ben specifica che riguarda appunto "la Sicurezza", questa delega è affidata al Sindaco ed è lui che la esercita. 

Che cosa è stato fatto da questa Amministrazione Comunale sulla Sicurezza: sono state attivate e messe in funzione 22 telecamere in punti strategici e sensibili quali Scuole, Parchi Pubblici, edifici pubblici; è stato sperimentato il turno serale della Polizia Locale (che come sai oggi è al lumicino e ridotto nelle unità); questa settimana sono state attivati due nuovi sistemi di controllo e verifica veicoli per identificare mezzi sprovvisti di assicurazione, di bollo o addirittura rubati; sono in corso di realizzazione due momenti pubblici rivolti alla popolazione anziana contro le truffe in collaborazione tra l'Amministrazione Comunale, il Centro Anziani "Borsellino" e le Forze dell'Ordine locali; è stata organizzata un'Assemblea Pubblica sul Controllo del Vicinato in programma una seconda Assemblea nella frazione di Sant'Agata. E su quest'ultimo tema, il Controllo del Vicinato, approfitto per specifica che non vi è nessuna contrarietà ideologica della nostra Amministrazione Comunale al Controllo del Vicinato, semmai vi è la volontà di capire, prima di assumere un impegno diretto, come e quanto questa realtà è in grado di sviluppare sul territorio. Approfitto anche per risottolineare che Il Partito Democratico non osteggia il Controllo del Vicinato. Il Partito Democratico chiede che il Controllo del Vicinato si sviluppi, si organizzi, aggreghi cittadini. Si presenti (come già avvenuto) con un progetto fattibile e condiviso e come qualunque altra Organizzazione o Associazione cassinese, il Comune, per quanto possibile, concorrerà a supportare con i mezzi che possiede la sua attività. Mi preme dirlo, perchè i fatti ormai di un anno fa o forse più, raccontati anche dalla stampa, possono aver fatto fraintendere le intenzioni del Partito che guido a livello locale su una realtà che a Cassina de Pecchi esiste. Allora, un anno fa, fu organizzato un evento senza il coinvolgimento del Partito Democratico e noi contestammo questo, come contestammo l'idea per noi sbagliata di "delegare" a un gruppo il tema sicurezza. Maurizio, è esattamente il contrario di quel che tu sostieni. La Sicurezza dei cittadini è talmente una priorità per noi che pensiamo si debba agire come Amministrazione Comunale sulla Sicurezza (ancor di più di quanto fatto fino ad ora) facendo rientrare il Controllo del Vicinato, dopo quanto detto, fra le misure messe in atto.

Sui Servizi: questa Amministrazione Comunale non solo ha mantenuto in piedi tutti i Servizi, andando addirittura a fare "i salti mortali" per tenere operativi alcuni Servizi di qualità riconosciutoci da tutti, quali il Servizio Nido Comunale, tanto per fare un esempio, ma li ha aumentati. Faccio alcuni esempi, quelli più lampanti: abbiamo riaperto un Teatro che era morto (mi piace considerare il Teatro un Servizio alle persone e alla cultura); abbiamo razionalizzato tagliando gli sprechi e al tempo stesso aumentato le fermate del Bus creando un nuovo Servizio di trasporto da e per i cimiteri, da e per i mercati; abbiamo aumentato di una unità le classi alla Scuola Materna di Viale Trieste; abbiamoimplementato i Servizi offerti alla "Ludoteca" con una convenzione tra la Ludoteca e la Cooperativa "Il Germoglio"; riqualificheremo nel 2017il Mercato del Venerdi, creando un Servizio più usufruibile e più strutturato per l'intera cittadinanza; sopperiremo la dismissione dell'ufficio Asl di Via Mazzini con un Front Office in Comune per disbrigare alcune pratiche oggi in capo ad Asl con l'obiettivo di creare a Cassina de Pecchi la prima "Casa della Salute" (a questo proposito è utile sapere che molti Comuni della zona fremono per sapere cosa succederà a Cassina per "copiarci")..mi fermo qui, ma l'elenco è lungo e frutto di un lavoro costante (questi del resto non sono traguardi che tagli in poco tempo, senza investire, ma tutt'altro).

Sulla manutenzione dei beni comunali, purtroppo riconosco i limiti dimostrati fino ad ora. Mentirei a te e a me stesso se affermassi che ci basta sapere che finalmente dopo anni è partita la rimozione dell'amianto dagli edifici pubblici, a partire dalla Palestra di Sant'Agata (un luogo frequentato da bambini). Mentirei a te e a me stesso e a chi ci sta leggendo. Non è sufficiente, non mi soddisfa. Ma un percorso chiaro da seguire per fare ciò che non è stato fatto c'è ed è li pronto per essere attuato: il Pgt, che contiene tutti gli interventi di riqualificazione del patrimonio necessari per rilanciare quel che oggi è in disuso. 

"Poche mani, non sorvegliate da controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perchè non se ne preoccupa". Lo diceva Antonio Grmasci e sappiamo tutti cosa è successo poi. 

Certo di contribuire alle tue riflessioni,

Ti saluto,
Andrea.