giovedì 14 aprile 2016

Referendum del 17 Aprile, con il Cuore e con la Testa


Prima di tutto, prima di dirvi cosa farò il 17 Aprile, voglio raccontarvi una cosa. Sono un ambientalista e lo sono in modo convinto. In fondo, lo sono sempre stato. Ho sempre cercato, nel mio piccolo mondo, di adottare comportamenti di un certo tipo. Vi faccio alcuni esempi. Divido i rifiuti al minimo dettaglio e ben prima che me lo dicesse Cem Ambiente, molto prima dell'introduzione del famigerato "sacco rosso"; cerco laddove possibile di muovermi a piedi, con i mezzi pubblici o con la bicicletta, lasciando volentieri a casa l'automobile; sono iscritto a Legambiente, a Greenpeace e pure al WWF. Piccole cose forse, piccole cose per dare il mio contributo. Perché lo scrivo qui? Per smontare, innanzitutto, la prima grande bufala che vi ha raccontato una certa politica assolutista e un certo giornalismo "dalla verità in tasca" e cioè che chi è contrario al Referendum lo è perché "amico delle lobby e del petrolio": vi assicuro che non sono amico di nessuna lobby e per fortuna non ne ho mai vista nemmeno una da vicino (sinceramente faccio anche fatica a capire e a inquadrare che cosa sia realmente una lobby e ne sono molto felice, con buona pace per tutti). 
Ad ogni modo, sono un ambientalista e lo sono per scelta. Sono un ambientalista e se dovessi ragionare solo con il cuore (e non con la testa) probabilmente e inconsciamente mi metterei un bel paio di fette di salame sugli occhi e voterei Si. Se ragionassi solo con il cuore, per scegliere cosa e se votare Domenica prossima, farei riferimento alle immagini terribili che tutti ricordiamo, quelle per intenderci dei disastri ambientali causati dal petrolio avvenuti un po ovunque in giro per il mondo. Quelle immagini, mi porterebbero inevitabilmente a votare Si. Ma, ragionando anche con la testa (e non solo con il cuore) è evidente a tutti (anche agli "ecologisti" dell'ultima ora, quelli che hanno scoperto l'esistenza delle piattaforme nell'Adriatico grazie a qualche post su fb) che con il Referendum di Domenica, nell'ipotesi che si raggiunga il quorum e che vinca il SI, non scongiureremo i pericoli nei nostri mari (anche perché di pericoli i mari italiani non ne corrono) e soprattutto nulla di quello che è stato raccontato in queste settimane avverrà: non fermeremo la nostra dipendenza del petrolio (non subito e non certo per tutte le applicazioni che il petrolio ha nella nostra vita quotidiana), non cambieremo la politica energetica nostrana (che tra l'altro non è da cambiare perché sul fronte delle rinnovabili è all'avanguardia e più avanti con i numeri ve lo dimostrerò), non fermeremo le trivelle (che sono già vietate entro le 12 miglia e sulle piattaforme che vogliamo fermare con il Referendum non sono in funzione, visto che li vi è una attività di estrazione di pozzi già trivellati in precedenza). Nulla di tutto quello che vi è stato raccontato avverà. Il Si al Referendum non fermerà la nostra dipendenza cronica dell'automobile (e quindi dal petrolio); il Si al Referendum non farà investire di più nelle rinnovabili ma semmai aumenterà la nostra necessità di cercare all'estero (pagandolo a caro prezzo come già facciamo per l'energia) ciò che serve al nostro stile di vita, che, piaccia o non piaccia, oggi purtroppo si basa ancora sul consumo delle risorse naturali, con l'obiettivo, quello si, di stroncare definitivamente questa dipendenza nel giro di qualche decennio. 

Se ragionassi solo con il cuore voterei Si perché non voglio più vedere nemmeno una goccia di petrolio estratta dai pozzi (che siano in mare o a terra). Poi però mi alzo tutte le mattine e come me milioni di Italiani che vanno nel loro box e tirano fuori la loro auto, la loro moto, il loro motorino e si mettono in fila ordinata in tangenziale, in superstrada, in autostrada per raggiungere il luogo di lavoro condannati e consapevoli che passeranno una buona fetta della loro giornata in auto, perchè questo ahimè è il nostro modo di vivere, di muoverci, di consumare. Se ragiono con la testa è chiaro che oggi, adesso è impossibile fare a meno del petrolio (che viene estratto in larghissima parte a terra) e del gas (di cui il mare italiano è molto ricco). 
Se ragionassi solo con il cuore voterei Si perché vorrei i mari liberi e puliti, poi però ho (abbiamo) la necessità, tutti, di scaldarci, di cucinare con le nostre belle cucine lussuose e costose e farci la doccia calda e rilassante tutte le mattine. Se ragiono con la testa è palese che il gas metano o lo estrai tu o lo estrarranno altri per te (facendolo pagare caro). 
Se ragionassi solo con il cuore voterei Si perché vorrei pagare tutti i mesi una bolletta pulita e rispettosa dell'ambiente. Poi però scopro che il gas metano che estraiamo dai nostri mari è una fonte poco inquinante, che soddisfa il 10% del fabbisogno italiano, che è in modo riconosciuto la cosiddetta "fonte di transizione" (quella che accompagnerà il passaggio definitivo alle rinnovabili). Scopro (anzi riscopro) che il gas metano ti da una mano e te la da per davvero, sotto tanti punti di vista. 
Se ragionassi solo con il cuore voterei Si e lo farei per spegnere tutti i pozzi, tutte gli impianti e per accendere una nuova produzione energetica pulita e rinnovabile al 100%. Poi però guardo i numeri e vedo che oggi l'Italia è leader nelle fonti rinnovabili, siamo al 39%, abbiamo triplicato il loro impiego negli ultimi 15 anni, con l'obiettivo di arrivare al 50%, al 60%, al 70% e perchè no al 100%....
Cuore e testa, un bel dilemma. E poi si sa, il cuore e la testa cozzano per definizione. A chi dare seguito? Me lo sono chiesto fino all'altro ieri. Sono stato indeciso se andare a votare o meno. Poi però scopro, mio malgrado, che, al fianco dei miei amici ambientalisti (quelli di cui vi parlavo prima) si sono aggiunti partiti, partitini e chi ancora partito non lo è ma che ha tutta l'ambizione di diventarlo, con lo scopo non di fermare le trivelle (che lo ricordo sono già ferme) ma per dare una spallata a Renzi e al Governo. Quel Governo tanto odiato che riesce a mettere insieme in una battaglia improbabile dall'estrema destra, con Forza Nuova e Casapound in prima linea, alla sinistra radicale, passando per Grillo e per la destra xenofoba di Salvini e Borghezio. Insomma un bella accozzaglia, non cè che dire. Una bella armata (brancaleone mettetecelo voi che state leggendo, io l'ho solo pensato) arricchita anche dai delusi perenni, da tutti quelli che "politici ladri, tutti uguali" che non votano nemmeno sotto tortura, ma che oggi, per contarsi, forse lo faranno e andranno a votare a questo (non me ne vorranno i miei amici ambientalisti) Referendum molto discutibile, per le finalità che si pone e aggiungo io per chi è sostenuto. 
La logica partitica (e molto ruffiana) che sta dietro a questo appuntamento elettorale ha fatto sparire ogni mio dubbio. A due giorni dalla consultazione ho deciso (e l'ho deciso a malincuore) che darò ragione alla mia testa e non al mio cuore, io che ho sempre vissuto la Politica come una faccenda di impegno e di passione civile e disinteressato. Per la prima volta da quando ne ho la facoltà, non andrò a votare. E lo faccio per dare un segnale a chi si illude che la Politica e le legittime battaglie si fanno con i Referendum e con le ammucchiate anomale, invece che in Parlamento e tra 'opinione pubblica.

mercoledì 13 aprile 2016

Giornata del Verde Pulito, una gran bella esperienza


Il Comune di Cassina de Pecchi ha aderito all'iniziativa "Giornata del Verde Pulito" che si è svolta Domenica mattina 10 Aprile. 

Dopo l'esperienza dell'anno passato, abbiamo deciso quest'anno di concentrare le nostre energie per la pulizia dell'alveo del Naviglio Martesana, approfittando della secca e quindi dell'assenza dell'acqua, che tornerà solo il 18 di Aprile.

Tre Consiglieri Comunali e il Sindaco, a cui si e' aggiunto il Vice in un secondo momento, Domenica mattina, si sono trovati insieme a una trentina di ragazzi degli Scout Cngei sezione "Lupetti" (i più piccoli per intenderci) e alcuni cittadini volontari. Impresa ardua ma che ci ha emozionati tutti: ripulire un tratto del Naviglio che attraversa il nostro Comune. L'obiettivo era "semplice": ripulire il corso d'acqua che attraversa Cassina ora che è in secca e che mostra tutto il suo degrado dovuto all'incuria e soprattutto all'inciviltà di molti che lo considerano una "discarica a cielo aperto".

La giornata è cominciata di buon ora. Appuntamento alle ore 9.00 per l'allestimento del presidio in Piazza Decorati al fianco della Casetta dell'Acqua: qui sono stati distribuiti dall'Amministrazione Comunale i guanti e le pettorine. Nel frattempo attraverso il passaggio a Villa Magri, abbiamo portato il camioncino del Comune sul fondo del Naviglio. Le operazioni di pulizia sono partite nell'immediato: armati di rastrelli, scope e sacchi piccoli e grandi hanno raccolto e depositato al centro dell'alveo del Naviglio, punto di raccolta, di tutto. Dai classici rifiuti (bottiglie, lattine, sacchetti di plastica) a oggetti inimmaginabili (prima di Domenica): resti di lavorazioni edili, scarpe, gomme, una bicicletta, lo schermo di un televisore, ferro e acciaio, cellulari, batterie, legno, vetro e molto altro. Addirittura una chiave di una Fiat! E che dire di quei rifiuti come lastre e barre d'acciaio finite tra i tronchi e i rami degli alberi impossibili da estrarre che crescono sulle sponde del corso d'acqua? E che dire dello stupore dei Lupetti Scout di fronte alla forza della Natura che è riuscita a riprodursi dentro e intorno a quei rifiuti ormai sedimentati e diventati un tutt'uno con l'ambiente? 

Non c'è altro modo per descrivere questa giornata: una gran bella esperienza. Nelle due ore passate giù nel Naviglio abbiamo fatto un buon lavoro.  Pensare che il tratto da noi ripulito è stato solo di qualche centinaia di metri, non di più. Cosa molto simpatica e incoraggiante le soste dei ciclisti ai due lati del Naviglio che applaudivano e ci incitavano.

Alla fine della mattinata un ringraziamento speciale a tutti gli intervenuti, soprattutto agli Scout e poi di corsa in Comune e alla Biblioteca per esporre gli striscioni a favore della Campagna "Verità per Giulio Regeni" a cui Cassina e la sua Amministrazione Comunale hanno aderito.

giovedì 7 aprile 2016

Bluff e populismo da strapazzo o salto della Quaglia?

Leggo con molto stupore sul blog di Andrea Maggio un commento che vi riporto integralmente: http://andreamaggio.blogspot.it/2016/04/sicurezza-il-sindaco-convochi-assemblea.html

L'argomento, molto delicato, è quello sulla sicurezza in Paese. L'articolo, scritto il 1 di Aprile, arriva il giorno seguente al Consiglio Comunale in cui si è discusso guarda caso di sicurezza grazie a una Interrogazione fatta proprio dal gruppo "Uniti per Cassina" con primo firmatario lo stesso Andrea Maggio e di cui vi avevo parlato in questo mio commento: http://andreaparma.blogspot.it/2016/03/sicurezza-in-paese-risposta.html

Qual è la fonte del mio stupore? Be, che dire, ogni volta che parla Maggio ci si stupisce, almeno io mi stupisco e mi stupisco negativamente. 

Le cose, in Consiglio Comunale, sono andate cosi: Interrogazione sulla sicurezza, risposta a mia firma perché delegato dal Sindaco, accoglimento positivo della risposta da parte degli interroganti (Maggio compreso). Qualche domanda su alcuni passaggi della nostra risposta (domande che abbiamo accolto e sulle quali forniremo quanto prima maggiori dettagli) e soddisfazione non espressa chiaramente dal consigliere Ferrante (che ha presentato l'interrogazione) ma che tutti i presenti in Aula hanno colto dalle parole stesse usate dal Consigliere Ferrante durante la "contro replica". 

Insomma, sembrava fosse andato tutto per il verso giusto. Alle domande poste noi abbiamo risposto e lo abbiamo fatto con tre pagine non di fuffa ma di fatti concreti.

Ed ecco, a poche ore dal Consiglio Comunale, la sparata del Consigliere Capogruppo Maggio che probabilmente nella nottata insonne non è riuscito a capacitarsi delle parole usate dal Consigliere suo compagno di gruppo e di partito.


"Con il fumo e le 3 pagine lette dal Consigliere delegato dal Sindaco (a rispondere all'interrogazione Consiliare alla risposta) non si illude nessuno.
È finito il tempo delle chiacchiere del "...abbiamo la

Volontà di procedere", "...prossimamente faremo, vedremo...", "...è nostra intenzione procedere..".

Gli unici interventi in tema di sicurezza - in questi due anni - sono l'installazione di alcune telecamere progettate e finanziate dalla passata Amministrazione".

C'è qualcosa che non mi quadra. Il fumo se lo sarà sognato Maggio durante la nottata, scosso emotivamente da una risposta all'Interrogazione che non lascia spazio a critiche di nessuna natura, ma semmai, come proposto dal Consigliere Ferrante, la stessa va approfondita in alcuni passaggi. Approfondimento su cui ovviamente non possiamo che concordare.

Funziona cosi e mi spiace spiegarlo a Maggio dopo i suoi innumerevoli anni di politica che si porta dietro. 

Interrogazione - risposta.
Hai messo le telecamere? Si le abbiamo messe
Funzionano? Si funzionano
Sono servite alle indagini? Abbiamo consegnato due registrazioni su due fatti criminosi avvenute negli ultimi mesi.
Facciamo un Consiglio Comunale aperto sui reati e fate una relazione semestrale sui reati? No, ma non perché siamo brutti e cattivi, ma perché non ci sono i dati su Cassina e il Comune è impossibilitato ad accedervi.


Conclusione della risposta all'Interrogazione: "Pertanto, per questo motivo, ci rendiamo disponibili a concordare insieme momenti pubblici di approfondimento per lavorare trasversalmente e con l'obiettivo di discutere con voi e con tutti i cittadini di possibili risposte comuni a problemi comuni"

La Bufala, animale preferito da molti politicanti 
Maggio dovrebbe saperle certe cose e invece ci imbrodola su ancora con la solita solfa. E non è finita qui, attenzione. Travalicando i compiti di una Amministrazione Comunale e ripeto non soddisfatto delle parole del Consigliere Ferrante, Maggio chiede a noi, all'Amministrazione Comunale di "informare i Cittadini, della proposta di legge popolare (quella del Partito "Italia dei Valori")" aggiungendo "Aldilà delle intime considerazioni di merito che ogni Cassinese farà nei prossimi giorni, credo che sia DOVERE informare e confrontarsi rispetto al proposto ampliamento legislativo della tutela, che la politica locale si interroghi senza populismi di sorta. Ma nell'interesse generale" concludendo "Per questa ragione, il nostro Gruppo Consiliare ha già scritto al Sindaco per sollecitare un'assemblea pubblica aperta sul tema Sicurezza, anche in vista di questa proposta di legge, per un sereno confronto con i Cittadini".

Ora. Anche qui emerge la non conoscenza basilare dei compiti che stanno in capo a una Amministrazione Pubblica che ovviamente non può informare in nessuna maniera e con nessun mezzo istituzionale i cittadini di una iniziativa politica di un Partito politico! Altra cosa è l'organizzazione di momenti pubblici di approfondimento per lavorare trasversalmente....qui c'è tutta la nostra disponibilità (scritta e messa nero su bianco).

A conclusione di questo dettagliato resoconto, mi e vi chiedo: il bluff e il populismo che va tanto di moda nel bel Paese, ha attecchito anche qui da noi a Cassina? Oppure semplicemente Maggio sta pensando di cambiare per la sesta volta in pochi anni la casacca e giocare in una nuova squadra politica?
Non me ne stupirei: d'altronde il trasformismo è un brutto male preceduto spesso dall'adesione a campagne ideologiche e assurde.

mercoledì 30 marzo 2016

Sicurezza in Paese, risposta all'Iterrogazione delle minoranze


Cassina de Pecchi, 30 Marzo 2016



All'attenzione del Gruppo Consiliare “Uniti Per Cassina” Sig.ri Consiglieri Comunali Andrea Maggio, Fabrizio Di Costanzo, Chiara Ferrante.

Oggetto: Risposta all'Interrogazione del Gruppo “Uniti per Cassina” protocollata in data 8 Marzo 2016 dal Titolo “SICUREZZA IN PAESE: FURTI IN APPARTAMENTO”



In riferimento all'Interrogazione in oggetto,

Prima di qualsiasi considerazione, occorre precisare che non è possibile reperire dati certi sui fenomeni criminosi grandi e piccoli registrati a Cassina de Pecchi e nella nostra zona perchè non è possibile accedervi. Le Forze dell'Ordine, in particolar modo il Comando dei Carabinieri di Cassina de Pecchi, unico organismo deputato a produrre e possedere quei dati a cui fa riferimento l'Interrogazione, non è tenuto a rilasciare numeri di nessun tipo, nemmeno alle Amministrazioni Pubbliche presenti, passate e future. Questo è il primo (e solo) dato di fatto certo che possiamo condividere con il Consiglio Comunale.


Alla luce di questa considerazione, diventa difficile poter affermare con certezza se e come i reati sono aumentati o sono diminuiti sul nostro territorio comunale. Diventa difficile se non impossibile affermare che la realtà cassinese "stia vivendo il momento più delicato in materia di sicurezza" e allo stesso modo diventa difficile se non impossibile affermare che "le segnalazioni di furti e tentati furti siano molte", come voi fate nella vostra Interrogazione. I dati forniti dall'Ex Questore Luigi Savina, che riprendete nella vostra Interrogazione, sono frutto di una esaustiva relazione che si occupa però esclusivamente dell'operatività svolta nel 2015 dalla Polizia di Stato e quindi carente dei dati disponibili sulle attività delle altre Forze di Polizia e delle numerose Polizie Locali operanti sul territorio dell'Area Metropolitana. Molto consistente risulta la differenza tra il contesto cittadino milanese, che ha usufruito del notevole sforzo sulla sicurezza per l’evento di Expo 2015, e quello dei territori della cosiddetta Area vasta. In questi Comuni ed in particolare nei nostri territori sono le Stazioni dell’Arma che svolgono la maggiore attività di raccolta delle denunce e querele e comunicano i dati delle operazioni espletate. Pertanto un dato complessivo del fenomeno in oggetto non è in possesso di questo Ente, in quanto impossibilitato ad ottenerlo in questo breve lasso di tempo.


Possiamo però parlare di sensazioni e percezioni, di questo si. E’ innegabile la sensazione di una recrudescenza del fenomeno, non solo sul territorio di Cassina de’ Pecchi, ma in tutta la zona limitrofa, dove i fenomeni sembrano anche più numerosi ed alcune volte persino più violenti. Le Forze presenti sul territorio sono costantemente impegnate e spesso i militari dell’Arma e la Polizia Locale hanno individuato e risolto situazioni delicate; purtroppo molte volte l’impegno di questi non è sufficiente per dirimere completamente le situazioni o corrispondere ai cittadini un senso di maggiore sicurezza, minato costantemente dagli efferati episodi di cronaca che investono ormai quasi quotidianamente i nostri mass media.



La vostra Interrogazione tra l'altro fa riferimento proprio a sensazioni e percezioni di insicurezza, che dal mio e dal nostro punto di vista si, sono in aumento. Ovvero in aumento è la percezione, diffusa, di insicurezza che si registra tra l'opinione pubblica proprio a causa delle notizie di cronaca che ascoltiamo in Tv e leggiamo sugli organi di informazione, anche quelli locali, che spesso esaltano e buttano in prima pagina la notizia del furto, del tentato furto, del delitto efferato e cosi via. La percezione di insicurezza è in aumento, a Cassina come nel resto della zona e del Paese, questo è fuori di dubbio e la richiesta di "sicurezza" che ne deriva è sempre più pressante e diffusa nei confronti delle Forze dell'Ordine, della Polizia Locale, dei Carabinieri ma anche nei confronti dell'Amministrazione Comunale. Siamo ben consapevoli che "il tema sicurezza non solo è importante e maggiormente sentito tra i cittadini, ma deve essere accompagnato da un'azione politico-istituzionale ferma e decisa su alcuni temi e a tutti i livelli" come voi affermate nella vostra Interrogazione: è quello che stiamo facendo. La pensiamo cosi anche noi e ne siamo talmente convinti che fin dal nostro insediamento la nostra Amministrazione Comunale ha dato vita ad un Tavolo sulla Sicurezza, costituito dal Sindaco in qualità di delegato alla Sicurezza Pubblica, dal Comandante della Polizia locale, dai rappresentanti del Corpo dei Carabinieri e da alcuni cittadini, rappresentanti a vario titolo di gruppi e Associazioni di rilievo anche sovra comunale che si occupano proprio di questo tema, quello appunto della Sicurezza. Il Tavolo si è posto e si pone tutt'ora la finalità di produrre politiche attive per la sicurezza dei cittadini in continuità con una pratica, quella della partecipazione, che abbiamo adottato e che adotteremo anche nel prossimo futuro, in questo come in tutti gli altri settori amministrativi.



Obiettivo del Tavolo pertanto è quello di individuare e mettere in atto tutte quelle misure di cui una Amministrazione Comunale può disporre per cercare di prevenire e arginare i fatti criminosi che purtroppo colpiscono il nostro territorio, come ad esempio:

  • una Campagna di informazione capillare sulle pratiche di prevenzione di furti e truffe, Campagna informativa rivolta in particolar modo alle fasce di popolazione debole e più a rischio, gli anziani su tutti;
  • promuovere politiche di partecipazione alla vita dei luoghi e dei quartieri, per contrastare il degrado e l'insorgere della microcriminalità;
  • chiedere un maggiore e più assiduo controllo e pattugliamento del territorio alle Forze dell'Ordine attraverso delle azioni coordinate tra i diversi corpi di polizia;
  • promuovere in collaborazione con altri settori della macchina comunale e amministrativa, politiche di integrazione e conoscenza delle comunità comunitarie ed extracomunitarie presenti a Cassina de Pecchi, perchè come è risaputo, la "non conoscenza" dell'altro porta inevitabilmente a un sentimento di paura.


Al fianco di queste azioni a medio e lungo termine, che ci impegniamo ad attuare nel corso del mandato (e in parte già lo stiamo facendo) vi è l'operazione già avviata e conclusa da questa Amministrazione Comunale di installazione nei luoghi ritenuti sensibili delle Telecamere, regolarmente funzionanti. Luoghi quali Scuole, strade, Piazze. E, pertanto, per rispondere a uno degli interrogativi contenuti nella vostra Interrogazione, si le Telecamere ci sono, sono state posizionate e sono funzionanti. In oltre, sempre in risposta a uno dei quesiti posti nell'Interrogazione, alcune registrazioni sono state consegnate tempestivamente ai Carabinieri per le indagini e gli accertamenti del caso (ci riferiamo in particolar modo alle registrazioni di due fatti criminosi avvenuti recentemente nel nostro Comune).


Per tutti i motivi sopra citati, in particolar modo sull'aspetto dei dati che non abbiamo e che non possiamo avere, diventa difficile concordare un Consiglio Comunale aperto e formulare un Rapporto sulla Sicurezza come voi chiedete nella vostra Interrogazione. E' altrettanto vero che il tema da voi posto merita attenzione, approfondimento e confronto anche con le minoranze. La sicurezza dei cittadini non è di “proprietà” di nessuno, non è ne un argomento di destra, ne di sinistra, semmai di tutti i cittadini, al di la del colore politico.


Pertanto, per questo motivo, ci rendiamo disponibili a concordare insieme momenti pubblici di approfondimento per lavorare trasversalmente e con l'obiettivo di discutere con voi e con tutti i cittadini di possibili risposte comuni a problemi comuni.



Per il Sindaco,
Il Consigliere Comunale Andrea Parma








lunedì 28 marzo 2016

Buone Pratiche Amministrative: le Giornate del Parco funzionano

Un esempio di Cose fatte bene. Manteniamole!

Due anni fa circa, da un'idea di Marcello Novelli, abbiamo lanciato la "giornata del Parco" partendo dal Parco Giochi di Via XXV Aprile. Pulizia dalla spazzatura, taglio rami secchi e potatura alberi, rimozione dei resti del Du di Country (vi era ancora, nel bosco che sta alle spalle del parco Giochi, la casetta realizzata per quella Festa). Ricordo il gran lavoro fatto, tanti volontari, tanta pulizia e tanta allegria, tra grandi, piccini e famiglie intervenute.
Cosa rimane oggi di quella bella operazione di pulizia fatta? molto. Sono passato nel giorno di Pasqua con mio figlio a fare un giretto, dopo qualche settimana di assenza, se non per l'inaugurazione della "Casa dell'Acqua" avvenuta Domenica 20 Marzo. E sono rimasto molto colpito da come e quanto quei luoghi (il Parco Giochi e il boschetto) siano mantenuti davvero bene, due gioiellini. Anche se necessiterebbe un po di manutenzione, sopratutto ai giochi per bambini, il Parchetto di Via XXV Aprile e il bosco adiacente, sono rimasti quasi come lo erano due anni fa, dopo l'operazione di pulizia effettuata. Ecco qualche scatto fotografico fatto la sera del 27 Marzo 2016. Forse la ricetta giusta da applicare a tutti i Parchi Cittadini? Pensiamoci.

lunedì 21 marzo 2016

Ancora discariche abusive. Tolleranza zero e occhi vigli, le sole soluzioni possibili


C'è ben poco da dire. C'è piuttosto da fare e farlo anche alla svelta. Ad esempio aprendo quei due tratti di strada oggi chiusi (ne parlai tempo fa a questo link:http://andreaparma.blogspot.it/2015/11/le-iniziative-utili-oltrepassano-le.html ).
Perchè si sa, una strada chiusa, sopratutto se parliamo di una strada chiusa in zona industriale, quindi per sua natura poco frequentata la sera o nel fine settimana, diventa facilmente un luogo "attrattivo" per i voncioni di cui purtroppo abbondiamo. Non dico nulla di più, lascio a voi ogni commento dopo aver guardato questo scempio. Una sola richiesta d'aiuto: segnalate, segnalate e ancora segnalate. Solo cosi potremmo individuare e punire i colpevoli di questo schifo.





#Cinqueidee per la sicurezza. Cose semplici da farsi subito.

Partiamo subito sfatando un falso mito: la sicurezza dei cittadini non è proprietà privata della destra. Anzi, a pensarci bene quando la destra si è occupata di sicurezza ha fatto solo danni e ha adottato misure di facciata, da propaganda e non risolutive (tanto a Cassina de Pecchi, quanto nel resto del Paese).
La sicurezza è di tutti. Qualsiasi forza politica che si candida alla guida di un Comune, di una Città, di una Regione o della Nazione intera non può (e non deve) snobbare l'argomento che è dirimente e che colpisce cosi tanto l'opinione pubblica. Occuparsi di sicurezza pertanto significa fare anche una cosa di sinistra. E  noi siamo qui per questo, siamo stati chiamati ad amministrare Cassina de Pecchi per fare le cose che servono e che vanno nella direzione di un miglioramento collettivo della vita.
Quante volte abbiamo appreso di notizie relative a furti, truffe, atti di microcriminalità avvenute in paese o addirittura avvenute a persone a noi vicine, come conoscenti, parenti o ai nostri vicini di casa? tante, purtroppo. I dati sulla criminalità e sulla micro criminalità registrati in paese non sono accessibili, nemmeno per me che sono un amministratore pubblico. Diventa pertanto difficile stabilire se i reati a Cassina de Pecchi e in generale nella nostra zona sono in aumento o in diminuzione. Quel che è certo è che ad essere in aumento, ad essere in costante aumento, è la percezione di insicurezza che si registra tra la gente di Cassina (e ovviamente in generale). Lo avevamo capito fin dal sondaggio che il mio Partito lanciò a Cassina qualche mese fa: la sicurezza è la priorità per i cassinesi. Sono pronto a scommettere che lo sarebbe anche per i busseresi, i vignatesi, i cernuschesi e cosi via.
Dunque, arriviamo al nocciolo della questione. Cosa fare e come farlo. Intanto cosa abbiamo fatto, come Amministrazione Comunale. Fin dall'insediamento è stato istituito un "tavolo" permanente sulla "sicurezza" costituito dal Sindaco, dalle forze dell'ordine (Carabinieri e Polizia Municipale) e da alcuni cittadini che si occupano a vario titolo del tema. Questo tavolo ha prodotto una Assemblea Pubblica sul "Controllo del Vicinato" che se ricorderete scatenò, all'epoca, le ire del Partito Democratico, per tutta una serie di motivi che non stiamo qui a ripetere.
Quel che mi interessa, in questo momento è provare a mettere giù qualche idea per adottare una politica locale sulla sicurezza, mantenendo fermo un principio: l'argomento rimane comunque in capo alle Forze dell'Ordine, uniche deputate a gestire l'ordine pubblico in Paese.
Detto questo, vi metto li le 5 idee per la sicurezza che ho formulato anche prendendo spunto da quanto fatto da altri Comuni e da altri Enti.

Potenziamento dell'illuminazione Pubblica.
Cassina de Pecchi è un Paese buio. A parte qualche via "fortunata" ci sono interi quartieri e strade (anche principali e a scorrimento veloce) con un sistema di illuminazione pubblica scadente, obsoleto. Ecco, se vogliamo mettere in moto una politica della sicurezza partiamo da qui: sfido chiunque ad attraversare il lungo Naviglio Martesana o la Via Papa Giovanni XXIII (tanto per fare due esempi) di sera da soli e al buio.

Intensificazione della presenza delle Forze dell'Ordine sul territorio.
Alla pari della maggior parte dei Comuni italiani, Cassina de Pecchi soffre di un sottodimensionamento cronico del corpo di Polizia Municipale. Dovrebbero esserci in Paese 13 unità, ne abbiamo meno della metà. Vi è la presenza di una Caserma dei Carabinieri, fortemente voluta dagli amministratori che ci hanno preceduto, eppure il sentimento che sento diffuso è quello di pochi pattugliamenti, pochi passaggi, poca presenza delle forze dell'ordine sulle strade. Come porvi rimedio? innanzitutto chiedendo una collaborazione più stretta tra i diversi corpi delle forze dell'ordine e l'Amministrazione Comunale, coordinando maggiori pattugliamenti in accordo con la Polizia Municipale, rivedendo anche funzioni e giri di controllo, al fine di potenziarli e renderli più omogenei,

Campagna di informazione alla cittadinanza, sopratutto quella anziana.
Come potersi difendere da truffe, furti, scippi e quant'altro? come poter prevenire gli atti criminosi nei confronti della proprietà privata? Non vi è una ricetta vincente perchè è quasi impossibile fermare la criminalità. Quel che possiamo fare però è sensibilizzare la cittadinanza, attraverso una Campagna capillare di informazione che passa per momenti pubblici organizzati in sinergia con i rappresentanti delle forze del'ordine e sull'esempio di moltissimi Comuni, realizzare e diffondere opuscoli informativi sulle principali azioni da compiere per difendersi.

Colpire il degrado, vivere di più e meglio il Paese.
Ma che posto è un paese in cui alle 8 di sera, sopratutto d'inverno, è tutto chiuso? E sopratutto perchè "adeguarci" all'idea che Cassina è un paese "morto" chiudendoci a nostra volta in casa? Ci sono piazze, parcheggi, parchi, vie in stato di abbandono e degrado che diventano facilmente ricettacolo di tutto, forse anche di quella micro criminalità di cui tanto si parla. Barricarsi in casa dietro alle inferiate e alle porte blindate non serve ad arginare gli atti criminosi. Serve esattamente il contrario: uscire di casa, vivere i luoghi, rendere le nostre strade vive, con eventi, feste di quartiere, momenti ludici. Insomma, fare "rete", tra vicini di casa, amici, residenti di una Via o un quartiere. Una sorta di cittadinanza attiva e vigile su quel che avviene in strada e sotto casa e dal proprio vicino.

Integrazione e conoscenza degli altri, una pratica da non dimenticare.
In ultimo, ma non per questo meno importante, senza voler sembrare a tutti i costi retorico, mi sembra di poter dire che si, è vero, la non conoscenza porta alla paura. Un sentimento senza dubbio istintivo, una reazione di autodifesa rispetto a ciò e a coloro che non si conoscono. A Cassina vi sono molte comunità comunitarie ed extracomunitarie che non conosciamo, almeno io non le conosco per niente. Vivono nel nostro Paese (magari sono pure quelli della porta a fianco); fanno la spesa negli stessi supermercati in cui la facciamo noi; i figli frequentano le Scuole dei nostri figli e la Domenica ce li ritroviamo a passeggiare per le vie del Paese, proprio come facciamo noi. E' arrivato il momento di conoscersi, non credete? quali sono le comunità presenti sul territorio, che tradizioni e quale cultura hanno, dove vivono, come trascorrono le loro giornate. Conoscere per capire. E forse (dico forse) riusciremmo anche a superare qualche paura.

Queste, a grandi linee, sono le mie cinque idee per la sicurezza. Sono cose che possiamo fare anche
subito, a costo quasi zero, che coinvolgono la cittadinanza, l'associazionismo, le forze sane e pulite rappresentative del territorio.
Il mio impegno sarà quello di condividere con i miei compagni di viaggio queste proposte, alle quali, potrebbero aggiungersene delle altre. Aspetto vostri suggerimenti.