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giovedì 27 ottobre 2016

Riforma Costituzionale, prima puntata. Voto Si, per il Cambiamento

Non serve essere degli esperti costituzionalisti per capire i contenuti della Riforma che andremo a confermare o meno il 4 di Dicembre prossimo. E i motivi che mi spingono a sostenere le ragioni del Si a questa Riforma (a me che esperto non sono) sono parecchi. Cercherò di spiegarveli uno a uno, in diverse puntate, dandovi il mio punto di vista e soprattutto parlando di contenuti senza ricorrere alle bufale che il variegato mondo del no (che va da Forza Nuova e arriva al Family day passando per i buon temponi cassinesi che pur di dire una cosa contro Renzi sarebbero pronti a vendersi l'anima) propina un giorno si e l'altro pure. 
Parto dal primo punto, quello del cambiamento, il più importante, che viene ancora prima della riduzione dei costi e del numero dei Parlamentari, di questi vi parlerò la prossima volta.

Cambiare, dunque. Cambiare è doveroso di fronte a un mondo che cambia in continuazione. Cambiare è normale, ognuno di noi cambia perché il cambiamento è insito nella natura umana. Ogni giorno cambiamo qualcosa: il nostro stile di vita, le nostre abitudini, il nostro modo di rapportarci con gli altri. A quasi settant'anni dall'approvazione della Carta Costituzionale e dopo una serie di tentativi in passato (tutti falliti) è arrivata l'ora di cambiare qualcosa. In fin dei conti l'Italia del 1948 era ben diversa da quella del 2016. Allora uscivamo da una dittatura e da una guerra. L'Europa e il mondo intero erano stravolti da una guerra sanguinosa e maledetta. Allora vi erano validi motivi per dotare la Carta Costituzionale di tutta una serie di pesi e contrappesi che oggi sono quantomeno obsoleti. Se penso che nel 48 non c'era nemmeno la televisione e se penso che oggi la prima cosa che ha imparato mio figlio è stata quella di cambiare i canali dela tv (e la seconda quella di sfogliare le pagine di un tablet) be... capiamo bene che due mondi, due epoche totalmente diverse, non possono parlare la stessa lingua. Allora, di fronte a un mondo spaccato in due, da una parte e dall'altra vi era la necessità di far sì che il sistema fosse bilanciato, nei dettagli, perché nessuna delle due parti doveva sovrastare l'altra. Cosa ha prodotto quel sistema? Un'equilibrio, che allora aveva ragione d'essere. Ma oggi, dopo 70 anni ha ancora senso questo equilibrio che nei fatti ha prodotto l'immobilismo? Penso di no. 

Non serve essere conoscitori approfonditi della materia per capire che l'Italia ha bisogno di uno scossone. Il nostro sistema è vecchio, fermo, macchinoso, lo vediamo tutti i giorni, nella vita reale e quotidiana. Un sistema macchinoso e inconcludente, 63 Governi in 70 anni, assurdo. Per approvare una Legge occorrono mesi a volte anni. Credetemi, ci sono Leggi ferme o che al massimo rimbalzano da una Camera all'altra con tempi biblici. Faccio solo un esempio, ne cito uno. L'Italia non ha una una Legge contro la tortura. Si, proprio cosi. L'Italia del 2016 non ha una Legge che prevede il reato di tortura, anche se nel 1988 (lo ridico, nel 1988) il nostro Paese ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura. E sapete perchè l'Italia non ha una Legge contro la tortura? perchè la politica rimbalza da una Camera all'altra, passando per sospensioni, veti, ritiri, Commissioni e quant'altro con il risultato che le legislature che si sono susseguite dal 1988 (lo ridico, dal 1988) non sono riuscite a modificare il Codice Penale introducendo questo reato. Incredibile. Ma purtroppo vero.

Cosa ci attendiamo, pertanto, da questa Riforma? molto semplice, il dimezzamento dei tempi dell'approvazione di una Legge perchè il Senato non legifererà più (o meglio legifererà solo su pochi temi legati alla specificità dei territori). Sapete che c'è? che a me (e credo a tutti quelli dotati di buon senso) metterci 50 anni (con tanto di battaglie civili infinite) per avere anche in Italia una Legge sulle Unioni Civili approvata a Maggio scorso, non sta bene (per chi vuole approfondire l'argomento suggerisco questo velocissimo articolo che ci spiega in poche righe i tempi medi del Parlamento).

Ecco perchè, quello del Cambiamento, è il primo motivo per cui il 4 Dicembre dico Si. 
Alla prossima settimana.


mercoledì 26 ottobre 2016

L'Italia si è fermata a Gorino

Paragonare i fatti di gorino al voto che esprimeremo Domenica 4 Dicembre sul Referendum Costituzionale potrebbe sembrare un azzardo. Ma quei fatti tristi e per me inspiegabili ci confermano in qualche modo che oggi l'Italia o buona parte di essa è stanca, avvilita, delusa. C'è un senso di incazzatura generale diffuso che per logica si contrappone alla voglia di cambiamento, di novità e di ottimismo. 
La sfiducia è ai massimi livelli. Ai massimi livelli è la sfiducia verso la cosa pubblica, verso la classe politica, verso la comunità, di cui noi tutti facciamo parte. Non si spiegherebbe altrimenti come un piccolo borgo di poche centinaia di anime immerso nel ricco nord Italia si sia potuto opporre con tutte le sue forze all'arrivo di 12 donne e 2 bambini. Una cosa surreale, dettata dalla paura si, ma anche della sfiducia, quella di cui parlavo prima. E questo è un problema, forse il primo che va affrontato. 
Non so quanto sia dettata da fatti e condizioni reali di vita questo grado di sfiducia. Quel che so, perchè è evidente, che all'Italia delle eccellenze e dei fatti positivi, che sono tanti, si contrappone purtroppo un'Italia piccola e ripiegata su se stessa, non conservatrice di natura, ma che lo è diventata. Questa Italia che incontriamo tutti i giorni al bar o al mercato è forte, diffusa, prorompente. Questa Italia l'abbiamo incontrata improvvisamente in un grigio e umido pomeriggio d'autunno a Gorino. E' esplosa, l'Italia del no e la miccia che ha innescato la rabbia è stata accesa da 20 esseri umani innocenti, che avevano la sola colpa di sognare un mondo migliore. Se questa è l'Italia, se l'Italia è quella che si è fermata a Gorino, state pur certi che ogni tentativo di cambiare il nostro Paese, ogni iniziativa volta a farci uscire dalle secche e dalla stanchezza quotidiana sarà vano. 
Noi, io la nostra battaglia per cambiare la faremo. Noi la novità che è partita tre anni fa e che oggi incontra un passaggio cruciale, quello del Referendum, la sosterremo fino alla fine. Noi l'ottimismo non lo mettiamo sotto i piedi, no non lo faremo. Ma dall'altra parte della barricata, quella dei No dettati da un rifiuto a prescindere al cambiamento e alle novità, c'è un avversario, forse inconsapevole, che non solo non va sottovalutato, ma va temuto. Nel Si e nel No al Referendum Costituzionale si inserisce anche questo aspetto, che travalica perfino le legittime posizioni di chi è per il Si e chi è per il No. Per questo credo che prima che contrastare i No di contenuto alla Riforma, va contrastato il No reazionario all'accoglienza, alla vicinanza, alla solidarietà che stanno nel nostro Dna che è in sostanza un No al cambiamento. 
Prima, dovremmo trovare tutti un po di quella voglia di fare, di esserci, di essere protagonisti. Prima, dovremmo scendere dal divano (come ci racconta Vauro in questa vignetta) e contrastare l'apatia e la rabbia generale, perchè l'Italia, quella  vera, è un altra.

sabato 22 ottobre 2016

Ancora sui Parchi gioco, ne parla "Radar"


Giovedì 20 Ottobre 2016 il settimanale "Radar" ha pubblicato questo articolo, tra l'altro fatto molto bene, su una mia iniziativa che ho portato all'attenzione della maggioranza, quella cioè di chiudere di notte i Parchi Rodari e Andromeda. 
Se ricordate ne parlai poco tempo fa qui avanzando appunto la proposta di chiudere la dove possibile i Parchi cittadini per impedire alla popolazione adulta di frequentarli nelle ore notturne. Non per impedire nulla a nessuno, ma il senso della mia proposta, penso che sia abbastanza intuitivo, è quello di dire che un Parco giochi per bambini deve rimanere un Parco giochi per bambini e per tanto va salvaguardato e protetto da un utilizzo improprio. 
Cosa è accaduto: intanto ho portato il tema all'attenzione dei miei colleghi in Consiglio Comunale. Un tema che mi sta a cuore e come conferma anche Radar un tema che sta a cuore a tanti cassinesi (non solo quelli che hanno figli in età da Parco giochi). E poi si è discusso e si è trovata anche una mediazione come si fa ogni qual volta non si è d'accordo su un argomento. La mediazione trovata tra chi come me pensa che i Parchi vadano chiusi e chi la pensa in altro modo sta nell'immediato aumentare i controlli delle Forze dell'Ordine sui Parchi in orari notturni; successivamente tracciare un bilancio per verificare quanto e quale è l'incidenza della presenza di adulti nei Parchi la notte; realizzare dei cartelli di sensibilizzazione al tema del decoro e della cura del patrimonio pubblico da apporre nei Parchi cittadini e infine riprendere in mano l'argomento per verificare (con dei dati) se è il caso di chiudere i suddetti luoghi. 

Mi chiederete, sei soddisfatto? Rispondo, no non lo sono. Sarei andato subito al sodo, con la chiusura immediata. Ma far parte di una squadra significa questo.

venerdì 21 ottobre 2016

Sta volta è toccato a Via Mameli

Fatevene una  ragione: l'appuntamento con le potature volontarie di alcune zone verdi del Paese è diventato ormai un appuntamento fisso. Potature volontarie a cui partecipano, è bene ricordarlo, non solo alcuni Consiglieri Comunali di maggioranza (e del Partito Democratico, ci tengo a sottolinearlo) e dipendenti Comunali, ma anche cittadini, che di volta in volta stanno aumentando. 
Giovedì 20 Ottobre di buon ora è toccato al verde su Via Mameli, uno degli angoli più belli di Cassina de Pecchi. Qui sorge il "Parco del Naviglio Martesana", un'area di particolare pregio che costeggia il Naviglio e la Ciclovia della Martesana. Piantumata da poco, durante la lottizzazione adiacente, ad oggi ha la necessità di essere sistemata. Ci abbiamo lavorato tutto il Giovedì mattina, in particolar modo nel punto dove sorge il ponticello in legno, recentemente rifatto a nuovo. Abbiamo tagliato i rami bassi degli alberi, che ostruivano il passaggio a quanti (e sono tanti) lo percorrono.
Bello, il luogo, ma trascurato. E il perchè è sotto gli occhi di tutti: le potature costano, impensabile chiederne l'estensione a tutta Cassina de Pecchi. Abbiamo tanto verde in Paese e dobbiamo andarne fieri. Ma il verde e la sua cura costano fatica e purtroppo richiede un investimento economico. Con questi piccoli ma significativi interventi, ci auguriamo di sistemare (a costo zero) quanti più luoghi possibile. E statene certi, continueremo a farlo. Anche se domani, governerà qualcuno diverso da noi. Al prossimo appuntamento e se qualcuno che mi sta leggendo volesse partecipare con noi a questi momenti divertenti (e salutari, sopratutto per chi è un po in sovrappeso come me) non deve far altro che contattarmi. Avanti!

Tutta colpa del Pd!

Un altra puntata (l'ennesima) delle bizzarre cronache politiche con cui il Consigliere Maggio devia i suoi lettori. Questa volta, l'oggetto delle fantasiose ricostruzioni con le quali ci ha abituati il ripetitivo e stancante Consigliere di opposizione, è il recente annullamento della Conferenza dei Capigruppo, che per chi non lo sapesse, è il momento in cui si definisce l'ordine del giorno e la data del Consiglio Comunale. 
Come ormai di consuetudine, anche in questo caso, Maggio riesce a infilarci il Pd e il suo Segretario, bersagli preferiti degli ultimi suoi dieci scritti, sempre più noiosi, sempre più ridondanti, sempre più vuoti di contenuti. Autovelox, Riforma Costituzionale, Conferenza dei Capigruppo: ogni volta il Pd e il sottoscritto sono i responsabili di ciò che non ha funzionato. La storiella ormai consumata e passata di moda del "Pd e le poltrone" con la quale Maggio si strappa le vesti sui social e sui giornali è il motivo secondo Maggio per cui la Conferenza dei Capigruppo è saltata.

Ora, capisco che anche il buco nell'ozono e la crisi internazionale reclamano un colpevole per provare a darne una spiegazione, ma qui siamo a una deriva da circo equestre o tuttalpiù da telenovela su cui non cascheranno certo i cittadini, nemmeno quelli poco attenti. 
Indicare il Pd quale responsabile della mancata (rinviata) Conferenza dei Capigruppo oltre a farci ridere, ci ricorda la vicenda del Candidato Sindaco Moratti che accusò il Candidato Sindaco Pisapia di un reato..."tutta colpa di Pisapia!" Ecco, Maggio ha imparato bene dai suoi leader e big di Partito "dai sempre la colpa a loro. Qualcuno ti ascolterà". Stavolta nulla di più falso (e patetico). La Conferenza dei Capigruppo che Maggio dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) conoscere perché ne fa parte, è stata annullata e rinviata di qualche giorno, per un problema tutt'altro che politico. Non c'è nessuna lotta di potere, non c'è nessun braccio di ferro tra il Pd e il Sindaco, non c'è nessuna rincorsa "alla poltrona". O meglio, se c'è sta tutta nella testa del Consigliere Maggio a cui manca tanto la poltrona, quella che non è riuscito a conquistare, perché punito dagli elettori, lo avevo già spiegato qui

Se ne faccia una ragione, l'amico Maggio. I due minuti di celebrità che rincorre cosi affannosamente per finire sui giornali, non valgono certo tutta la fatica e lo sforzo con cui cerca la rissa, accusando e tirando in ballo persone, fatti e vicende di cui non sa nulla, il più delle volte tirando a indovinare. 
La giostra delle poltrone non riguarda il Pd e non riguarda nemmeno Cassina Domani, che si è candidata a governare il Paese, non ad occupare i posti come sono abituati dalle parti di Maggio&C..e soprattutto impari l'amico Maggio a giudicare le cose per quel che sono perché banalizzare la tragedia siriana e strumentalizzare la Mozione da me presentata per chiedere un impegno del Parlamento e del Governo italiano nelle sedi internazionali per un cessate il fuoco in quel paese martoriato da un conflitto immane, non gli fa onore, a lui che si vanta di essere lo "Special-One" di Cassina de Pecchi. 
Se vuole imprimere un cambiamento a una Amministrazione che lui giudica fallimentare, cominci Maggio a fare Politica, quella con la P maiuscola, ci provi almeno a portare avanti iniziative che influenzino le scelte e molli lo scoop, il cabaret, la tragedia greca continua. 
Sinceramente, ci ha stufato.

Un Ps doveroso. 
Se il vero scopo di Maggio è quello di continuare a fare il mio nome per "bruciarmi" be si risparmi la fatica. A me la poltrona (quella che lui rimpiange e che sogna tutte le notti) non interessa.

Il ruolo Alto della Politica


Ho presentato una Mozione che andrà al primo Consiglio Comunale utile per chiedere un cessate il fuoco immediato ad Aleppo. Perché l'ho fatto? Vorrei potervi rispondere che l'ho fatto per fermare le bombe, per salvare dall'assedio le centinaia di migliaia di esseri umani, uomini, donne e bambini costretti a rischiare la vita ogni giorno, vorrei potervi dire che l'ho fatto per far tornare a parlare di Pace le due fazioni in lotta. Mi piacerebbe pensarla così, mi piacerebbe pensare che insieme a Cassina de Pecchi ci siano decine e centinaia di altri Comuni italiani che facciano altrettanto. Mi piacerebbe sapere se e quando la Comunità Internazionale, magari spinta e sostenuta dall'opinione pubblica e dall'insieme di tante piccole azioni politiche quotidiane come la nostra, ha intenzione di imporsi e di imporre uno stop alle ostilità, che hanno causato e causano tutt'ora morte, disperazione, distruzione, paura, fuga e il dramma dei profughi, quello che l'Italia e l'Europa intera vivono sulla loro pelle. Mi piacerebbe poterlo dire ma non lo potrò fare. Questa Mozione non otterrà lo scopo che si prefigge. Questa Mozione una volta votata dal Consiglio Comunale di Cassina de Pecchi (e mi auguro verrà votata da tutto il Consiglio Comunale) finirà in mezzo alle scartoffie che invadono Montecitorio e Palazzo Madama. Rimarrà li, forse qualcuno lo leggerà, forse qualche altro si spingerà a reputarla importante.... non avremo in cambio però gli effetti che vorremmo, ma è proprio qui che interviene il ruolo della politica. Quello alto, quello trasparente, quello sincero. Sogniamo un mondo migliore, vogliamo un mondo senza guerre, ma non ci fermiamo a quello. Ci muoviamo, oltre che sognare. Sfruttiamo il nostro piccolo (insignificante direbbe qualcuno) ruolo istituzionale per fare qualcosa di alto. E se tutti lo facessimo, forse cambierebbe qualcosa. 

Al tempo degli attentati terroristici di Parigi, in poche ore portammo in Piazza 400 persone. Al tempo della guerra in Iraq, quella scatenata da Bush e Blair sulla base di menzogne, quasi l'opinione pubblica mondiale riusci' a fermarla quella guerra. 

E adesso, nel momento in cui faccio parte di un Organismo Istituzionale, nessuno può togliermi dalla testa che al fianco delle buche sulla strada e dei lampioni spenti ci deve essere anche la politica. 

Al fianco di questa Mozione che trovate integralmente qui il Partito Democratico di Cassina de Pecchi sta preparando un Documento da condividere con il Partito ai livelli alti e si farà promotore con chi lo vorrà di iniziative di sensibilizzazione rispetto al tema siriano sul territorio. 

Mozione d'urgenza su "cessate il fuoco immediato ad Aleppo"

Cassina de Pecchi, 18 Ottobre 2016


MOZIONE D’ORDINE


OGGETTO: RICHIESTA DI UN CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO AD ALEPPO


In massimo due mesi, due mesi e mezzo, la Città di Aleppo potrebbe essere totalmente distrutta. E migliaia di persone, non terroristi, saranno morte mentre festeggeremo il Natale”.
Queste parole, durissime, sono state pronunciate dall'inviato speciale dell'Onu per la Siria Staffan de Mistura. Un appello drammatico, che si somma a quelli che fin'ora sono stati lanciati invano a più livelli per chiedere un cessate il fuoco con l'obiettivo di far transitare i convogli umanitari oggi impossibilitati a raggiungere le zone della Città sotto assedio.


Premesso che,
Come tutte le guerre, quella in Siria, è una guerra atroce che ha causato migliaia di vittime tra la popolazione civile, ha causato e causa tutt'ora distruzione, sfollati e il dramma dei profughi, con cui l'Italia sta facendo i conti.
Una guerra, quella siriana, che da ormai 5 anni affligge la popolazione e su cui i media hanno abbassato o addirittura distolto lo sguardo, se non per le tragiche immagini che raramente ci vengono offerte dai mezzi di comunicazione, che fanno indignare sul momento, che rimbalzano sui social network ma che poi, alla luce dei fatti, non imprimono una volontà di intervento risolutore.
Una guerra difficile da interpretare, nata nel 2011 come ribellione al Presidente Bashar al Assade e il suo regime, proseguita come Guerra Civile, sfociata in uno scontro tra le principali potenze regionali, che coinvolge anche altri Paesi confinanti, a cui si è aggiunto il conflitto tra gli sciiti e i sunniti, tra gli iraniani e i sauditi, l'intervento americano prima e russo poi e il tutto complicato dall'ascesa in campo dello Stato Islamico.
Una Guerra su cui anche le fonti interne e quelle internazionali faticano a fornire dati e numeri. Pensiamo solo che per più di un anno (dal Febbraio 2015 al Febbraio del 2016) le Nazioni Unite hanno tenuto fermo il bilancio dei morti a 270000, per la non verificabilità dei numeri, che nessuno conosce con precisione. A inizio 2016 l'Osservatorio Siriano per i Diritti umani e lo stesso Staffan de Mistura hanno scoperto e diffuso nuovi dati che parlano di 470000 morti. Tra questi, almeno 80000 sono civili, più di 13000 bambini e quasi 9000 donne. Ai numeri crudi di un conflitto che non sembra trovare fine, nel sesto anno dall'inizio di questa guerra, dobbiamo sommare le migliaia di persone (quasi 20000) disperse nelle prigioni governative, i 5000 sequestrati dello Stato Islamico, i 6000 dispersi e i 2000 ostaggi.
Il 45% dei siriani non ha più una casa in cui vivere, l'11,5% della popolazione è ferita o uccisa. A questi dati sommiamo i quasi 5 milioni di profughi, di cui 1 milione sono arrivati in Europa, 2,7 milioni in Turchia, 1 milione in Libano, 650 mila in Giordania e 250 mila in Iraq.
All'interno del Paese, secondo i dati forniti a Maggio del 2016, 13,5 milioni di persone necessitano di un aiuto umanitario, di questi un terzo, 4,5 milioni, si trovano in regioni e paesi assediati e impossibili da raggiungere.
In questo quadro agghiacciante, ancora più drammatica è la situazione di Aleppo, seconda Città siriana. Qui c’è il “rischio di una catastrofe umanitaria senza precedenti” secondo le parole del Segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon. Negli ultimi tre mesi di conflitto, sotto i bombardamenti, 6000 tra morti e feriti ad Aleppo. Dalle 200 mila alle 300 mila persone sono sotto assedio senza la possibilità di lasciare i quartieri del paese. 2 milioni di persone sono senza acqua, senza elettricità e i 130 mila bambini che vivono ad Aleppo sono l'emblema della catastrofe umanitaria di cui parla Ban Ki Moon.


Preso atto che,
Tutti i tentativi di cessate il fuoco sono falliti, l'ultimo in ordine di tempo, siglato il 10 Settembre del 2016 tra Russia e Stati Uniti, è caduto penosamente, con la conseguenza immediata di un bombardamento a tappeto nei quartieri a ovest della Città, quelli occupati dai ribelli e dalle milizie jihadiste, che ha causato in 48 ore più di 300 vittime.


Premesso e preso atto di quanto sopra,
Premesso e preso atto che il conflitto in Siria non è di facile soluzione e che neppure la tregua dei combattimenti ad Aleppo concordata a parole tra le parti s'è resa possibile,
il Consiglio Comunale di Cassina de Pecchi approva questa Mozione d’ordine con urgenza e impegna il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale a comunicare e inviare la medesima all'attenzione del Presidente della Camera dei Deputati, al Presidente del Senato della Repubblica e al Presidente del Consiglio dei Ministri affinchè essi facciano tutto ciò che è nei loro poteri istituzionali per continuare la sensibilizzazione del Parlamento e del Governo italiano al fine che si possano esercitare, per le specifiche competenze e ruoli, le opportune pressioni nelle Sedi internazionali per chiedere un immediato cessate il fuoco tra le fazioni in conflitto e permettere il raggiungimento degli aiuti umanitari alla popolazione civile, con l'auspicio che ciò sia anche premessa per favorire l'avvio di un processo di pace.







domenica 16 ottobre 2016

2 Miliardi per riqualificare le periferie, Cassina cè

Le buone notizie, sul fronte dell'accessibilità alla MM2, sono sempre più spesso all'oridne del giorno, o quasi. Dall'Assemblea Anci svolta settimana scorsa alla Fiera del Levante di Bari il premier Matteo Renzi annuncia che tutti i Progetti (121) presentati dai Comuni saranno finanziati entro il 2017 con 2 miliardi di euro freschi freschi che il Governo ha individuato dopo un'intesa con il CIPE e che saranno inseriti nella prossima Legge di Stabilità.
Inizialmente il Bando Periferie al quale Cassina de Pecchi, Milano e i Comuni attraversati dalla MM2 hanno aderito prevedeva "solo" 500 milioni di euro che non avrebbero permesso la realizzazione di tutti i progetti di riqualificazione che ammontavano a 2 miliardi di euro, sostanzialmente si sarebbero dovuti tagliare tre progetti su quattro.

"Metteremo 2 miliardi di euro da destinare alla rigenerazione urbana di Scampia a Napoli fino al Corviale a Roma, dal quartiere satellite di Pioltello nella città metropolitana di Milano fino alla ferrovia urbana nel profondo sud di Ragusa, gli interventi che i sindaci ci hanno proposto saranno finanziati senza distinzione alcuna, nella logica della leale cooperazione istituzionale. Da ex sindaco prima ancora che da premier, credo che la sfida della qualità urbana e delle periferie sia uno dei più difficili e affascinanti del nostro tempo. Per questo abbiamo investito molto sulle periferie sia a livello economico che culturale, quasi sempre nel silenzio degli addetti ai lavori” lo ha detto il Premier Matteo Renzi. E noi non possiamo che esserne felici.

sabato 15 ottobre 2016

Piazza Don Bruno è da fare


Dico subito come la penso su questo argomento: sono d'accordo a intitolare una Piazza a Don Bruno. Dico di più. Sono d'accordo a intitolare la Piazza antistante la Chiesa Santa Maria Ausiliatrice a Don Bruno, lo storico parroco di Cassina de Pecchi scomparso lo scorso 29 Agosto. E, per essere esaustivo, sono anche d'accordo a trovare un altra Piazza, un altra Via o un altro luogo pubblico come un Parco o un edificio a cui dare il nome attuale della Piazza e cioè "Solidarietà", un nome così carico di significato che non possiamo perdere. 
Perché mi sento in dovere di dirlo? Perché in questi giorni si fa un gran discutere dell'argomento Piazza Don Bruno si, Piazza Don Bruno forse, Piazza Don Bruno no. Ho ricevuto diverse telefonate da parte di amici e anche da parte di qualche esponente politico locale preoccupato per come potrebbe evolversi questa vicenda. State sereni, mi verrebbe da dire. Ad oggi vi è la richiesta ufficiale da parte dell'attuale Parroco di dedicare a Don Bruno Piazza Solidarietà e da questa parte, dalla parte dell'Amministrazione Comunale, anche se l'argomento non è ancora stato affrontato ufficialmente, ho sentito solo pareri favorevoli a questa richiesta. Da parte mia, che credente non sono, penso sia giusto fare un atto preciso e che vada incontro alla richiesta avanzata. Don Bruno non è stato un Parroco tra tanti, Don Bruno è stato IL Parroco di Cassina de Pecchi. Lo è stato per tantissimi anni, ha rappresentato una Comunità ed è stato per il suo carisma un punto di riferimento. Don Bruno è stata una personalità importante, riconosciuta, amata. È stato il fondatore della Caritas e dell'Oratorio. Quell'Oratorio che ancora esiste, quella Caritas che oggi vive ancora a cui si rivolgono i più deboli e gli emarginati. E se c'è qualcuno che conosce e lo conosce profondamente il senso della parola "Solidarietà" questi è proprio Don Bruno che ha vissuto una vita per quel valore. E' stata, senza ombra di dubbio, una figura che ha lasciato qualcosa di tangibile al territorio, indipendentemente dal credo di ognuno di noi. 

E allora, per non farla troppo complicata, si, Piazza Don Bruno è da fare. Facciamolo.

Un nuovo volto per Via 1 Maggio

Mercoledì 12 Ottobre, insieme agli amici Marcello e Luca e con l'ausilio fondamentale del personale comunale, siamo intervenuti per fare delle potature straordinarie sugli alberi della Piazzetta di Via 1 Maggio (che poi tanto piazzetta non è). La piazza, per chi non la dovesse conoscere, si trova all'angolo con Via XXV Aprile, a ridosso del parcheggio utilizzato il Sabato mattina per il mercato rionale della frazione di Sant'Agata. 
Le potature si sono rese necessarie per rendere questo luogo, abbastanza frequentato, più luminoso e più aperto, a fronte anche di una richiesta da parte degli usufruitori dello stesso. 
Le Potature, come dicevo, sono state fatte tutte in house con l'ausilio del personale comunale come già sperimentato con successo in altri momenti, che proseguiranno con lo scopo di arrivare la dove è difficile che ci arrivi il Comune con le poche risorse a disposizione. 
Un'occasione per fare un po di "ginnastica" e per dare più "vitalità" a un bell'angolo tranquillo e frequentato della frazione. Abbiamo approfittato del momento per fare anche un ragionamento sulle 4 panchine li presenti: da cambiare, da sistemare, da ri pitturare, lo faremo. Sempre per spirito di servizio, sempre per opera di volontariato, sempre perchè amo il mio Paese. E dimostrarlo si può fare (si deve fare) non solo dalla poltrona.

Poltrona quanto mi manchi

"il Potere logora sopratutto chi non c'è l'ha"

Lo disse Andreotti, riferito a chi lo accusava e lo indicava quale responsabile diretto (o indiretto) di tutto ciò che è accaduto nell'Italia repubblicana. C'era e c'è molto di vero in quella frase, una sorta di sfottò verso le forze di opposizione, in particolar modo verso quel PCI che nonostante la sua perenne opposizione ha contribuito in modo determinante al progresso del Paese, da una posizione di integrità e rigorosità morale, contestando e combattendo duramente il potere incarnato da Andreotti e della Dc.
Questa frase, datata, fa al caso nostro. Il potere corrompe sopratutto chi non ce l'ha. E chi non ce l'ha, il potere, a Cassina de Pecchi è talmente infastidito da questo fatto che urla e si strappa le vesti continuando, ossessivamente, a parlare di poltrone (quelle degli altri, ovviamente). Ma perchè? Perché continuare ad assillare i cassinesi con questa storia di "Parma e la poltrona"? Perché continuare a parlare di "Posti" intesi come angoli di potere e non come di strumenti per cambiare realmente le cose in meglio? Probabilmente perché loro ragionano così. Probabilmente la poltrona, quella che loro a questo giro non hanno, gli manca e parecchio.

Intanto qui vi faccio vedere qual è la mia "Poltrona", quella della militanza, quella del lavoro, dell'impegno, quella gratuita. L'unica su cui mi siedo, l'unica che ho e che ci ha visti anche stamattina in Piazza tra la gente a parlare di Futuro.


venerdì 7 ottobre 2016

Scuole Aperte anche a Cassina de Pecchi, ci siamo


Anche Cassina de Pecchi, sull'esempio di tanti Comuni italiani, aderisce a "Scuole Aperte". 
Questa sera per dar vita al percorso di costruzione di questa grande opportunità,  quella cioè di tenere aperte le Scuole cittadine dopo l'orario delle lezioni, è convocato un incontro in Aula Magna alla Scuola Media di Via Sirio per partire nel migliore dei modi e tutti insieme: Amministrazione Comunale, Docenti, Istituto Comprensivo, genitori,  famiglie, Associazioni e cittadini. 
Ma, che cos'è Scuole Aperte e come si inserisce nel panorama scolastico cassinese? Niente di più semplice. Scuole Aperte nasce da una constatazione, reale e al tempo stesso scontata. In Italia esistono 43000 strutture scolastiche, ovunque c'è una Scuola, un Istituto, un luogo del sapere. 
La Scuola, fondamentalmente, rappresenta il luogo di aggregazione e crescita più diffuso sul territorio italiano. Qualcuno a ragione ha definito la Scuola italiana come la più grande infrastruttura Sociale del Paese. Così è e così vogliamo che sia la Scuola a Cassina, un luogo da frequentare e vivere oltre l'orario scolastico. 

Scuole Aperte significa rendere fruibili gli spazi dei nostri plessi scolastici ai cittadini e agli stessi studenti il pomeriggio, la sera, il Sabato..per renderli davvero luoghi di aggregazione, di formazione, di attività, le più disparate possibili. Aprire le Scuole ai quartieri e alle realtà del territorio e renderli luoghi di progettazione di percorsi per tutti è in fondo un obiettivo inseguito anche in passato e anche a Cassina de Pecchi, così mi è stata raccontato, e oggi Grazie alla Riforma scolastica portata a compimento dal nostro Parlamento abbiamo la possibilità di farlo e di farlo sul serio. Ad Aprile il Ministero della Pubblica Istruzione ha stanziato 10000000 di euro per il Progetto "Scuole al Centro" che si proponeva appunto di tenere aperte d'estate e nei giorni di vacanza le Scuole delle periferie e ad alto tasso di dispersione di Milano, Roma, Torino, Napoli e di tutte le grandi città. 700 plessi aderirono e poi altri 5000 in tutta Italia sono previsti da Settembre con i fondi aggiuntivi di Pon Scuola. Insomma, una gran bella opportunità da sfruttare anche a Cassina de Pecchi. Pensiamo solo a cosa si potrebbe mettere in campo per l'inclusione della fasce più deboli su temi quali lo sport, l'apprendimento, l'arte, il teatro..Scuole Aperte potrebbe essere il ponte per quelle famiglie che a fronte di difficoltà economiche e sociali non possono e non riescono a usufruire delle attività presenti sul territorio. 

Le idee per come aderire a Scuole Aperte sono tantissime. Intanto incominciamo a parlarne questa sera, vi aspettiamo. 

mercoledì 5 ottobre 2016

Roberto Maviglia, la Martesana in Città Metropolitana

Mi sento in dovere con questo breve commento di spiegare cosa avverrà Domenica 9 Ottobre a quanti tra voi mi hanno votato con la loro preferenza due anni e mezzo fa. 
Lo faccio perchè la mia scelta, implicitamente, è anche la vostra scelta. E, permettetemi, condividere le scelte per me che sono un amministratore è giusto e lo faccio volentieri. 
Domenica, nella bella cornice di Palazzo Isimbardi a Milano, tutti i Consiglieri di tutti i Comuni della ex Provincia sono chiamati ad eleggere il nuovo Consiglio Metropolitano. 
Domenica, con il nostro voto, parte ufficialmente la seconda legislatura di un Ente, Città Metropolitana che possiede molte potenzialità ma che ancora stenta a decollare. Questo lo abbiamo vissuto tutti in prima persona: sfido chiunque a dirmi che ha mai sentito la presenza di Città Metropolitana per una questione che lo riguardava da vicino. E' cosi, purtroppo è così. 
Ma, se possiamo definire la legislatura passata, quella inaugurale di Città Metropolitana, come una legislatura di "start up", che (non nascondiamocelo) ha dimostrato molti limiti e poca produttività, oggi, la nuova legislatura che vedrà la luce da Domenica 9 Ottobre, sarà tutta un altra storia perché da adesso si fa sul serio. Città Metropolitana non è un Ente di secondaria importanza. A Città Metropolitana spettano funzioni quali la pianificazione territoriale, lo sviluppo economico e sociale, la mobilità e i trasporti. E noi dobbiamo essere li. Pensate solo a quanto il nostro territorio, quello della Martesana, potrebbe trarre beneficio in termini di presenza all'interno di quell'Ente su un tema come la viabilità e i trasporti: tre sono le direttrici che collegano la Martesana al capoluogo lombardo, strada, ferro e acqua. E pensate a quanto ancora c'è da fare per potenziare e riqualificare quelle tre direttrici, mi riferisco in particolar modo alla direttrice su ferro, la MM2, sulla quale come sapete sia come Partito che come Amministrazioni ci stiamo spendendo e non da adesso. 

Quando partecipai alla nascita di Città Metropolitana, il 22 Dicembre del 2014, parlai di biglietto e tariffa unica della Metropolitana (non che lo feci solo io, fummo e siamo ancora parecchi). Parlai e parlammo di potenziamento e riqualificazione dei mezzi di trasposto (una battaglia arcinota la nostra, in particolare a Cassina de Pecchi). Parlai di sbilanciamento su Milano a discapito dei Comuni, parlai di "milanocentrismo". A due anni di distanza, tutto rimane com'è, per una serie di problemi immani, tutti interni, tutti funzionali, tutti politici. Ma andiamo avanti perchè la strada è segnata. Ed è per questo che vi dico qui adesso che ho scelto di votare e mandare in quell'Ente li, quello descritto fino ad ora, un bravo Sindaco, uno della Martesana, competente, capace, ammirato dai suoi cittadini. Un Sindaco "civico", non iscritto a un Partito, uomo di centrosinistra, confermato Sindaco a Cassano d'Adda il 6 Giugno scorso battendo per la prima volta al Primo turno gli avversari. Ho scelto che voterò Roberto Maviglia 

Qui lo dico e ve lo racconto. E mi appello ai miei colleghi Consiglieri per faro lo stesso, scegliendo non solo guardando il "credo" politico, ma pensando anche ad altri interessi, più grandi, più alti, che vengono prima delle convinzioni politiche.




Povera Cassina de Pecchi


Al peggio non c'è mai fine, dice qualcuno. Spero che si sbagli perché la seduta di Consiglio Comunale di Venerdi 30 Settembre è stata il momento più basso toccato nei due anni della mia breve esperienza di rappresentante nelle Istituzioni cittadine. Non avrei mai pensato di dover passare una serata da Consigliere Comunale a discutere di argomenti di una bassezza e di una pochezza di contenuti come quelli presentati da alcune minoranze in quest'ultimo passaggio...

Qualche tempo fa qualcuno dai banchi delle opposizioni disse: povero Consiglio Comunale riferendosi alla pochezza degli argomenti trattati. Aveva proprio ragione, povero Consiglio Comunale, povera Cassina de Pecchi, poveri cittadini costretti (i pochissimi presenti) a subirsi una valanga di niente assoluto. Strumentalizzano tutto, dalle parti del centrodestra o di quel che ne rimane: lo hanno fatto e lo fanno ancora con l'Asilo Nido, lo hanno fatto sulla crisi dell'acqua (ricordate?), lo fanno oggi addirittura sul terremoto. Sul terremoto, ragazzi, roba da non credere. Lo fanno con una interrogazione per chiedere più sicurezza (giusto) partendo da un fatto di presunta insicurezza avvenuto durante la Festa di San Fermo (un po meno giusto) accostando il camion con targa rumena infilatosi per sbaglio in Via XXV Aprile con quello di Nizza che ha causato morti, terrore, disperazione!

Lo fanno attaccando il Pd (guarda caso, ormai è uno sport) sulla questione solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto. E lo fanno in modo strisciante approfittando della loro interrogazione rivolta al Sindaco (sapendo che in un dibattito su una interrogazione possono parlare solo l'interrogante e l'interrogato) citando però il Pd consapevoli che il Pd non può rispondere (ho provato a chiedere parola per fatto personale ma il Presidente mi ha stoppato imbeccato dallo stesso interrogante che se la rideva sotto i baffi). 

E poi ancora il punto sulla parentela. Qui si è rasentato il ridicolo. Al gruppo dei "Moderati" era già stato risposto a Giugno: non c'è nessun legame di parentela tra membri della maggioranza e figure professionali occupate in Comune. Ma non contenti, i "Moderati", con il suo esponente in Consiglio Calabretta, sono tornati alla carica e ancora una volta è stata risposta la medesima cosa di 4 mesi prima. Sta volta l'interrogante ha esplicitato (finalmente) il nome del Vice Sindaco rendendo partecipe tutto il Consiglio di chi fosse oggetto della sua campagna privata portata avanti sui social e nel dibattito pubblico insistentemente  (e testardamente) da mesi (anche in questo momento mentre vi scrivo vedo su Facebook nuovi messaggi su questa cosa). Be, se il Consigliere Calabretta abituato com'è a fare il copia incolla (delle cose degli altri tra l'altro) voleva con questa inutile campagna fare lo scoop del secolo (copiando il suo compagno di banco esperto di scoop farsa) ha toppato alla grande. Non soddisfatto però il nostro, dopo il cinema in Consiglio, annuncia improbabili Mozioni di sfiducia al Sindaco. 

Contento lui....noi siamo a posto.
un po meno contenti i cassinesi, costretti a sorbirsi queste bazzeccole. Ma, purtroppo, l'opposizione che ci troviamo è questa qui. Questo è il loro metodo. Gridare allo scandalo, inventarsi storielle da thriller, cercare lo scoop e la rissa, insinuare, offendere e cosa assai becera strumentalizzare fatti (il terremoto) che invece dovrebbero vederci uniti. 
A proposito. Loro fanno campagne blande e ridicole, ma quando c'è da alzarsi le maniche dove si nascondono? Sull'acqua non li abbiamo visti. Sulla solidarietà per Filippide nemmeno. All'amatriciana zero totale. Però trovano il tempo, da politici poco trasparenti e scafati quali sono, di approfittare di una interrogazione al Sindaco per attaccare il Pd e il suo Segretario. Il #circoequestre continua. E noi rispondiamo. "La peggior Amministrazione degli ultimi trent'anni" commenta copia&incolla su facebook. Ma l'Amministrazione Comunale è anche l'opposizione che fino ad ora, più che tirare in ballo nani, ballerine e numeri da circo equestre, non ha saputo fare.

sabato 1 ottobre 2016

Lettera pubblica su Cassina de Pecchi e la sua Amministrazione Comunale

Ricevo e pubblico con tanto di mia risposta.

Cassina de’ Pecchi 21 settembre 2016
Carissimo Andrea
Ho meditato a lungo il contento di questa comunicazione.
Voglio considerarla come quando i cittadini americani scrivono al loro senatore. Io vi ho votato alle primarie ed alle elezioni comunali, per cui ritengo che un riscontro sul Vs. operato sia nell’interesse comune. Poi il mio voto vale 1 e quindi fatene pure l’uso che volete, compreso quello di cestinarla.
Iniziamo dai fatti accaduti.
 Mi è parso di capire che un minimo di autocritica mi sembra che sia venuto fuori, ma difficilmente si ammetterà di aver sbagliato.
1)      Forse non lo sapete ma in Questura a Milano la Digos ha una struttura che si occupa di seguire da vicino gli squatters e gli anarchici insurrezionalisti.
2)      L’evento Rave era sicuramente a conoscenza delle forze dell’ordine almeno 5 gg prima. Gli organizzatori lo hanno pubblicato su una pagina aperta di FB (che persone normali come noi non frequentano).  Cito da FB : 2900 invitati, 1800 interessati e circa 700 partecipanti (se poi hanno partecipato 500 poco cambia). Un evento del genere NON può non avere generato una informativa diretta all’Arma.
3)      Dopo i fatti di Genova e di alcuni ulteriori scontri con le forze dell’ordine, la strategia delle stesse è cambiata radicalmente. In particolare adesso la stessa si basa sulla sorveglianza e sul contenimento dei danni, evitando in qualsiasi modo lo scontro. Tale strategia è stata adottata efficacemente negli ultimi anni soprattutto a Milano. Questo non significa che non si provveda all’identificazione.
Nel caso di Cassina è probabile che la maggioranza dei partecipanti sia ampiamente conosciuta.
Faccio notare che i partecipanti sono venuti da tutte le parti del Nord Italia.
4)      Questo non significa che gli interessi dei tutori dell’ordine coincidano con quelli della cittadinanza. Siamo stati fortunati che non ci siano stati feriti o incidenti, ma per i Carabinieri quello sarebbe stato un semplice danno collaterale.
        Dove si  è mancato:
a)      Nella relazione con le forze dell’ordine che già dalla sera avrebbero dovuto avvertirvi di quanto stava accadendo. Pur non avendo nessun obbligo, I carabinieri perché non hanno avvertito Sindaco o Vicesindaco ? Quando si parla di collaborazione questa è da considerarsi a senso unico ?
Invece avete avuto la notizia solo a giochi fatti e solo perché l’Avv. Giarda vi ha messo in allarme.
A proposito sapete che per legge potete accedere direttamente al prefetto ?
b)      Ad un vicesindaco ed a due assessori (tutti con famiglia) non si chiede di fare gli eroi e tanto meno si chiede di far intervenire la vigilanza urbana. Personalmente penso che avete rischiato oltre il necessario. Tra parentesi se i carabinieri stavano sorvegliando con discrezione come mai non si accorti che c’erano due persone che stavano male? Perché avete dovuto chiamare voi il 118 e non loro ?
c)       Il Vs. compiti era due: a) informare la popolazione con la dovuta cautela; b) 4 macchine dei vigili che dovevano girare per Cassina – senza sirene senza lampeggianti senza fare niente se non girare a vuoto, ma affermando la presenza avrebbe rassicurato tutti (magari si mettevano in movimento anche i vigili di Bussero, dato che il comandante mi sembra sia unico).
d)      L’argomento sporcizia lo tralascio perché in caso come questo non vale neanche parlarne, in quanto questo era l’ultimo dei problemi.
e)      Il fatto che voi non lo sapevate NON è un alibi, perché fa parte dei Vs. compiti: la mancanza di presidio sul territorio porta anche a questo.
 
Capisco lo stato di tensione che avete dovuto affrontare, ma non si può dire che viviamo nel paese della Nutella. Se tutti noi abbiamo deciso di abitare a Cassina è perché abbiamo fatto delle scelte ben precise ed una di quelle è la sicurezza delle ns. famiglie.
Ormai è evidente che questa amministrazione per sua forma mentis NON è interessata alla sicurezza dei Cassinesi. Cio si vede da:  rapporto con i cittadini che effettuano il Controllo del Vicinato,  furti a Cassina, inesistenza di ufficio comunale dei Vigili a reale disposizione dei cittadini, gestione dell’ordine pubblico e del traffico nei pressi di locali pubblici, totale mancanza di relazione con le forze dell'ordine locali.
 
Abito a Cassina dal 1976 e ti garantisco che una situazione scandalosa come l’attuale non l’ho mai vista.
Ormai è chiaro, lampante come il sole che l’amministrazione vuole mettere l’accento sul sociale, ma non ha nessuna intenzione di fare sul serio sia sui servizi, sia sulla manutenzione delle proprietà comunale (scuole in parte escluse) e sulla sicurezza.
In questa maniera vi state alienando tutti i moderati che sono interessati a che le cose a Cassina funzionino mediamente bene e non cadono negli specchietti delle allodole di mostre, fiere, concerti, ecc.
Se posso permettermi un osservazione a livello di marketing l’attuale amministrazione soffre di “offerta incongruente” : fuori tutto caramellato (o Nutelloso come piace a qualcuno), all’interno il vuoto più assoluto.
Oggi in giunta siete 6 di cui 3 PD: fossi in voi dimissioni immediate: vediamo se c’è una reazione.
Stante quanto sopra, da parte mia con la presente non avrete più il minimo di critica ne pubblica, né privata.
Se le cose rimarranno così, non vi è dubbio che in future elezioni non avrete più la mia fiducia.
E’ un vero peccato, potevate fare la differenza – avete sprecato una vera opportunità.
Un ultima cosa siete di una ingenuità patologica nel cadere nelle trappole di Maggio: lasciatelo perdere.
Cordialmente
Lettera firmata.

Carissimo,

Intanto ti ringrazio. Ti ringrazio per questa lettera così precisa e a tratti così vera che non posso non rispondere. 
Ti ringrazio, ma allo stesso tempo ti lancio "una sfida". E, ancor prima di entrare nel merito delle tue parole, anticipo la sfida: non mollare.Non lasciar perdere, non porre fine alle tue critiche, continua a seguirci, continua ad esser protagonista, non fare lo spettatore. Te lo dico non perché mi fa paura quel "non avrete più la mia fiducia". Non per quello. Ma piuttosto perché penso (ho sempre pensato) che vivere in prima persona la vita della propria comunità, con spirito critico si ma anche costruttivo e propositivo, significa essere fino in fondo parte stessa e attiva della comunità. Questo pensiero l'ho fatto mio e come me decine, centinaia di cassinesi, che sotto varie forme si adoperano per ciò che ci circonda. Tu sei uno di questi, ricordalo e se la tua "delusione" è arrivata al punto tale di farti "allontanare" dall'interesse attivo verso la cosa pubblica, bè probabilmente c'è qualcosa che non va. E qui passo ai punti che hai elencato, cercando di affrontarli uno ad uno con chiarezza.


Rave Party: su questa vicenda che fortunatamente ha "solo" causato qualche disturbo ai sonni dei residenti (fortunatamente perché come dici anche tu in un luogo dove ci sono concentrate centinaia di persone può davvero succedere ogni cosa) mi sembra che sia stato detto tutto quel che doveva essere detto. Dagli eventi, anche negativi, si deve prendere insegnamento per ciò che si poteva fare e prepararsi per il futuro, con l'obiettivo, per quanto possibile, di evitare il ripetersi di errori. Per questo arrivo al dunque. Il lunedì seguente il fatto, il contatto con le Forze dell'Ordine locali c'è stato da parte nostra e sul tavolo la questione informazione (e collaborazione) è stata messa. La collaborazione tra istituzioni (diverse per compiti ma unite per gli obiettivi) è fondamentale e questo è certamente un tema di primissimo piano. Sembrerà strano, assurdo, incomprensibile ma è cosi: le Forze dell'Ordine che di professione seguono certi fenomeni hanno un loro protocollo interno che non prevede il coinvolgimento diretto e immediato delle altre Istituzioni coinvolte, Comune e Polizia Locale in questo caso. E' loro prassi agire, tenere sotto controllo, arginare, contrastare e intervenire. In questo caso non era prevista nessuna informativa, perchè l'evento del Rave a Cassina, come tanti avvengono in tutto il mondo, non prevede (secondo la prassi) nessuna informativa. Questa cosa può piacerci oppure no (a me ad esempio non piace) ma così è e per quanto assurdo e incomprensibile va rispettata (magari "contestata" come è stato fatto, ma rispettata). Detto questo, non condivido e mi sento di respingere la parte della tua missiva che fa riferimento a una mancanza di interesse da parte dell'Amministrazione Comunale per il tema Sicurezza. Non è cosi, non può essere così. Intanto un fatto, che amo ripetere e che ho ripetuto più volte. La Sicurezza dei cittadini sta in capo alle Forze dell'Ordine e in parte, piccolissima parte, ad una Amministrazione Pubblica. Esiste a Cassina de Pecchi una delega ben specifica che riguarda appunto "la Sicurezza", questa delega è affidata al Sindaco ed è lui che la esercita. 

Che cosa è stato fatto da questa Amministrazione Comunale sulla Sicurezza: sono state attivate e messe in funzione 22 telecamere in punti strategici e sensibili quali Scuole, Parchi Pubblici, edifici pubblici; è stato sperimentato il turno serale della Polizia Locale (che come sai oggi è al lumicino e ridotto nelle unità); questa settimana sono state attivati due nuovi sistemi di controllo e verifica veicoli per identificare mezzi sprovvisti di assicurazione, di bollo o addirittura rubati; sono in corso di realizzazione due momenti pubblici rivolti alla popolazione anziana contro le truffe in collaborazione tra l'Amministrazione Comunale, il Centro Anziani "Borsellino" e le Forze dell'Ordine locali; è stata organizzata un'Assemblea Pubblica sul Controllo del Vicinato in programma una seconda Assemblea nella frazione di Sant'Agata. E su quest'ultimo tema, il Controllo del Vicinato, approfitto per specifica che non vi è nessuna contrarietà ideologica della nostra Amministrazione Comunale al Controllo del Vicinato, semmai vi è la volontà di capire, prima di assumere un impegno diretto, come e quanto questa realtà è in grado di sviluppare sul territorio. Approfitto anche per risottolineare che Il Partito Democratico non osteggia il Controllo del Vicinato. Il Partito Democratico chiede che il Controllo del Vicinato si sviluppi, si organizzi, aggreghi cittadini. Si presenti (come già avvenuto) con un progetto fattibile e condiviso e come qualunque altra Organizzazione o Associazione cassinese, il Comune, per quanto possibile, concorrerà a supportare con i mezzi che possiede la sua attività. Mi preme dirlo, perchè i fatti ormai di un anno fa o forse più, raccontati anche dalla stampa, possono aver fatto fraintendere le intenzioni del Partito che guido a livello locale su una realtà che a Cassina de Pecchi esiste. Allora, un anno fa, fu organizzato un evento senza il coinvolgimento del Partito Democratico e noi contestammo questo, come contestammo l'idea per noi sbagliata di "delegare" a un gruppo il tema sicurezza. Maurizio, è esattamente il contrario di quel che tu sostieni. La Sicurezza dei cittadini è talmente una priorità per noi che pensiamo si debba agire come Amministrazione Comunale sulla Sicurezza (ancor di più di quanto fatto fino ad ora) facendo rientrare il Controllo del Vicinato, dopo quanto detto, fra le misure messe in atto.

Sui Servizi: questa Amministrazione Comunale non solo ha mantenuto in piedi tutti i Servizi, andando addirittura a fare "i salti mortali" per tenere operativi alcuni Servizi di qualità riconosciutoci da tutti, quali il Servizio Nido Comunale, tanto per fare un esempio, ma li ha aumentati. Faccio alcuni esempi, quelli più lampanti: abbiamo riaperto un Teatro che era morto (mi piace considerare il Teatro un Servizio alle persone e alla cultura); abbiamo razionalizzato tagliando gli sprechi e al tempo stesso aumentato le fermate del Bus creando un nuovo Servizio di trasporto da e per i cimiteri, da e per i mercati; abbiamo aumentato di una unità le classi alla Scuola Materna di Viale Trieste; abbiamoimplementato i Servizi offerti alla "Ludoteca" con una convenzione tra la Ludoteca e la Cooperativa "Il Germoglio"; riqualificheremo nel 2017il Mercato del Venerdi, creando un Servizio più usufruibile e più strutturato per l'intera cittadinanza; sopperiremo la dismissione dell'ufficio Asl di Via Mazzini con un Front Office in Comune per disbrigare alcune pratiche oggi in capo ad Asl con l'obiettivo di creare a Cassina de Pecchi la prima "Casa della Salute" (a questo proposito è utile sapere che molti Comuni della zona fremono per sapere cosa succederà a Cassina per "copiarci")..mi fermo qui, ma l'elenco è lungo e frutto di un lavoro costante (questi del resto non sono traguardi che tagli in poco tempo, senza investire, ma tutt'altro).

Sulla manutenzione dei beni comunali, purtroppo riconosco i limiti dimostrati fino ad ora. Mentirei a te e a me stesso se affermassi che ci basta sapere che finalmente dopo anni è partita la rimozione dell'amianto dagli edifici pubblici, a partire dalla Palestra di Sant'Agata (un luogo frequentato da bambini). Mentirei a te e a me stesso e a chi ci sta leggendo. Non è sufficiente, non mi soddisfa. Ma un percorso chiaro da seguire per fare ciò che non è stato fatto c'è ed è li pronto per essere attuato: il Pgt, che contiene tutti gli interventi di riqualificazione del patrimonio necessari per rilanciare quel che oggi è in disuso. 

"Poche mani, non sorvegliate da controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perchè non se ne preoccupa". Lo diceva Antonio Grmasci e sappiamo tutti cosa è successo poi. 

Certo di contribuire alle tue riflessioni,

Ti saluto,
Andrea.