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sabato 15 ottobre 2016

Piazza Don Bruno è da fare


Dico subito come la penso su questo argomento: sono d'accordo a intitolare una Piazza a Don Bruno. Dico di più. Sono d'accordo a intitolare la Piazza antistante la Chiesa Santa Maria Ausiliatrice a Don Bruno, lo storico parroco di Cassina de Pecchi scomparso lo scorso 29 Agosto. E, per essere esaustivo, sono anche d'accordo a trovare un altra Piazza, un altra Via o un altro luogo pubblico come un Parco o un edificio a cui dare il nome attuale della Piazza e cioè "Solidarietà", un nome così carico di significato che non possiamo perdere. 
Perché mi sento in dovere di dirlo? Perché in questi giorni si fa un gran discutere dell'argomento Piazza Don Bruno si, Piazza Don Bruno forse, Piazza Don Bruno no. Ho ricevuto diverse telefonate da parte di amici e anche da parte di qualche esponente politico locale preoccupato per come potrebbe evolversi questa vicenda. State sereni, mi verrebbe da dire. Ad oggi vi è la richiesta ufficiale da parte dell'attuale Parroco di dedicare a Don Bruno Piazza Solidarietà e da questa parte, dalla parte dell'Amministrazione Comunale, anche se l'argomento non è ancora stato affrontato ufficialmente, ho sentito solo pareri favorevoli a questa richiesta. Da parte mia, che credente non sono, penso sia giusto fare un atto preciso e che vada incontro alla richiesta avanzata. Don Bruno non è stato un Parroco tra tanti, Don Bruno è stato IL Parroco di Cassina de Pecchi. Lo è stato per tantissimi anni, ha rappresentato una Comunità ed è stato per il suo carisma un punto di riferimento. Don Bruno è stata una personalità importante, riconosciuta, amata. È stato il fondatore della Caritas e dell'Oratorio. Quell'Oratorio che ancora esiste, quella Caritas che oggi vive ancora a cui si rivolgono i più deboli e gli emarginati. E se c'è qualcuno che conosce e lo conosce profondamente il senso della parola "Solidarietà" questi è proprio Don Bruno che ha vissuto una vita per quel valore. E' stata, senza ombra di dubbio, una figura che ha lasciato qualcosa di tangibile al territorio, indipendentemente dal credo di ognuno di noi. 

E allora, per non farla troppo complicata, si, Piazza Don Bruno è da fare. Facciamolo.

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