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domenica 27 novembre 2016

Dico Si, perchè l'Italia deve voltare pagina

Per fortuna siamo agli sgoccioli di una lunga Campagna elettorale. Finalmente tra 8 giorni si celebrerà con il voto degli italiani l'atto finale di un confronto, forse il più lungo che io ricordi, fatto di pochi contenuti e tanta rabbia. Rabbia e delusione di chi ha sempre un motivo per dissentire rispetto a questo o quel Governo, nel bene e nel male, anche quando il Governo di turno fa le cose fatte bene. 
Abbiamo provato in tutti i modi a trasmettere le buone ragioni del Si a questa Riforma (su questo blog nelle scorse settimane ne ho citati, di argomenti validi, almeno tre). Una Riforma che comunque la si pensi guarda al domani, realizzata per i giovani e per dare gambe a una idea molto pratica, quella di una Italia migliore, più giusta, più semplice ed è per i nostri figli che lo facciamo, innanzitutto. La rabbia però non considera tutto questo. Grillo, tanto per citare un esempio, ha detto proprio ieri ai suoi sostenitori di "votare con la pancia". Votare non con la testa e non sui contenuti, ma votare d'istinto. Sei incazzato perché non hai un lavoro? Sei deluso dal tuo conto in banca? Sei stritolato dai debiti e dalla crisi? Imprechi contro i politici tutti i giorni? Le strade sono piene di buche? il lampione sotto casa non funziona da mesi? I tuoi figli frequentano una Scuola schifosa? Ecco, vota no. Perché la colpa è la loro. A prescindere. Sfogati. Dai un segnale. In fondo che ti importa di cambiare il sistema con il voto (e siatene certi, con il Si il sistema lo cambiamo per davvero) di fronte all'opportunità di fare un grande, indimenticabile, superlativo Vaffa generale nei confronti di questi 4 ragazzotti che stanno al Governo e pensano di poter rivoltare il Paese come un calzino? C'è molta più soddisfazione, per questi personaggi, a distruggere, invece che a costruire. E guardate che le cose scritte in questa Riforma sono quelle che voleva la Cgil, che predica allo sfinimento il 5 Stelle, che ha sognato la sinistra italiana per quarant'anni, che si immaginavano addirittura i Padri Costituenti. Non c'è un solo motivo valido e di contenuto per dire no. L'unico motivo vero che li tiene tutti insieme è l'incapacità oggettiva di mettersi intorno a un tavolo "Per" fare qualcosa di utile. E' il male della politica di casa nostra, il no a prescindere. E, sopratutto, è l'incapacità di una classe politica che non vuole permettere a qualcun'altro che non sono loro di provare a riuscire laddove loro hanno fallito. 

Sgombriamo per un attimo, per uno solo, alcune questioni che con questo Referendum non c'entrano nulla. C'è chi odia Renzi e il centrosinistra a prescindere e racconta un sacco di bagginate; poi cè chi non ha una idea politica precisa ma è incazzato con Renzi perchè gli ha alzato le tasse, perchè non gli ha trovato il lavoro; perchè è uno sbruffoncello con la faccia da pirletta...tutte questioni su cui potremmo discutere per ore ma che, come detto prima, con la Riforma non c'entrano. Domenica 4 Dicembre non si decide se abbassare le tasse, non si decide se la Boschi è più bella che intelligente e non si decide nemmeno se togliere o meno l'aereo a Renzi. Domenica 4 Dicembre non si vota sul Governo, non è un Referendum sul Pd. Domenica 4 Dicembre si decide se abbassare il numero di Parlamentari, se ridurre i costi della Politica, se abolire le province e il Cnel e se correggere le competenze di Stato e Regioni. Chi vota Si vuole meno parlamentari e meno costi, chi vota No lascia le cose come sono. Chi vota Si vuole abolire definitivamente le Province e un Ente inutile, costoso e rifugio dei trombati (strapagati) che in 40 anni non ha prodotto una Legge, chi vota No lascia le cose come sono. Chi vota Si vuole e crede ancora alla possibilità di una Italia più semplice, sburocratizzata, più veloce, più efficiente, chi vota No lascia le cose come sono. Chi vota Si apre un percorso, che domani potrebbe essere migliorato ancora. Chi vota No si tiene il Parlamento più costoso e numeroso di tutta Europa. Questo deve essere chiaro a tutti, prima di decidere. E siccome la Costituzione è di tutti, tutti devono potersi esprimere, ma coscientemente. 

Chi si ricorda "Matrix", un successo del cinema di qualche anno fa? "Pillola blu o pillola rossa"? Con la pillola blu, ti addormenti e ti svegli domattina e la grande opportunità che ti sto offrendo la perdi subito. Tornerai a fare la tua vita di tutti i gironi, ma è una vita che non ti appartiene, una strada dritta e che sai con precisione dove ti porterà. Con la pillola rossa invece hai la possibilità di scoprire un mondo sconosciuto, un salto nel buio forse, ma che è diverso (e migliore) da quello quotidiano. Un'opportunità, questa cosa è la Riforma Costituzionale. 
Poteva essere fatta meglio, ci sono alcuni aspetti da correggere, si poteva osare di più. Tutto vero. Ma non fare nulla significa continuare a percorrere una strada che già conosciamo e che, permettetemi, negli ultimi 70 anni non ha prodotto un granchè. Ha prodotto 63 Governi, il pentapratito, il ventennio berlusconiano, i sofferti governi del centrosinistra, Leggi ferme, Leggi approvate e mai applicate, ha prodotto tangentopoli, corruzione, dispersione, indebitamento, impoverimento. 

Dobbiamo Cambiare, almeno proviamoci. In gioco cè il nostro Futuro, quello dell'Italia, quello dei nostri figli. Ecco perchè il mio è un Si convinto. Chi dice no, come mi ha ricordato un grande uomo, resta fermo al palo. E noi, l'Italia, non può restare ferma al palo, non possiamo permetterceloA voi la scelta, Buon voto a tutti. 

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