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domenica 28 marzo 2021

Svelato il "piano" su Nokia: di pubblico non è rimasto nulla!

Chi segue questo blog sa bene che uno dei temi più dibattuti, in questo spazio, è quello Urbanistico. Soprattutto da quando l'attuale Amministrazione ha smesso di parlarne, ovvero fin dal suo insediamento. 

Per due anni poco o nulla è stato detto apertamente sul futuro del grande, grandissimo progetto di riqualificazione della ex Area Nokia e sugli obiettivi, fissati dalla precedente Amministrazione, che avrebbero portato per i Cittadini, risultati in ambito di nuovi Servizi, nuovi spazi, nuove opportunità. Li ricordo velocemente: la riqualificazione del Centro Cittadino, un parcheggio pubblico e la strada tra Via Mazzini e la Statale, il polo della Sicurezza al posto della fatiscente ex Scuola di Via Roma, con l'arrivo della Guardia di Finanza da Gorgonzola e lo spostamento della attuale sede della Polizia Locale e della Protezione Civile, un nuovo Parco attrezzato per i più piccoli, investimenti a fondo perduto per il commercio locale. 

Di tutto questo, scritto nero su bianco nella Convenzione accessoria concordata tra la proprietà dell'area e la precedente Amministrazione, modificata per ben tre volte dagli attuali amministratori, non se ne è saputo più nulla, ma nulla è stato detto nemmeno su ipotetici nuovi obiettivi, diversi e legittimi, per chi è chiamato ad Amministrare. Nulla è stato detto, nonostante in più occasioni, da minoranze, abbiamo sollecitato interventi, non solo parziali e non solo sulla stampa, fino alla Commissione Urbanistica del 22 Marzo quando, in una atmosfera un pò surreale, tra diretta Facebook e primi piani a mò di Grande Fratello, sono state elencate una serie di informazioni molto superficiali ma che di fatto rappresentano, finalmente, l'idea di paese che hanno Lega e partners e che, fino ad oggi, è clamorosamente mancata. 

Dopo la conferma della logistica alle spalle della zona commerciale (http://andreaparma.blogspot.com/2021/02/logistica-traffico-urge-intervento-per.html) e dopo la conferma che a questa amministrazione un insediamento di tipo Sociale Pubblico (Casa della Salute) non interessa (http://andreaparma.blogspot.com/2021/02/casadellasalutepubblica-e-partito-il.html) tra le dimissioni del Presidente di Commissione e l'elezione del nuovo (tema affrontato solo marginalmente ma che è indicativo del malessere dentro e fuori il Consiglio) scopriamo che la proprietà ha presentato un Progetto per un grosso insediamento residenziale di fianco a Cortilia di sette palazzine alcune di cinque piani. Gli oneri di urbanizzazione salirebbero di un terzo (6 milioni) che verrebbero utilizzati per la realizzazione del nuovo Comune (al fianco dell'attuale che verrebbe abbattuto) e per la realizzazione della nuova caserma della GdF a Sant'Agata al posto della ex Scuola di Via XX Aprile. Nel nuovo stabile comunale (rialzato da terra) troverebbero sede anche la PL e spazi per associazioni. 


Naturalmente questi sono i "desiderata" dei nuovi Amministratori che per lo meno adesso (dopo due lunghi anni) conosciamo e che per essere realizzati, dovranno passare da una revisione del PGT (un procedimento assai lungo): non stiamo parlando di questioni che si risolvono dall'oggi al domani, forse nemmeno una legislatura è sufficiente.

Prima di ogni analisi dettagliata, che rimando in un prossimo POST, alcune considerazioni di carattere generale che metto a vostra disposizione: 

1, Il nuovo Progetto, così per come è stato presentato, destina pochissimo, meno di 1/3 degli oneri, a Servizi, il grosso (4 milioni) è finalizzato alla realizzazione di una nuova Casa Comunale e il restante (2 milioni) alla realizzazione della Caserma della GDF. Il precedente progetto, destinava la totalità degli oneri a Servizi Pubblici veri e usufruibili da tutti (che vi ho elencato a inizio Post). 
La domanda è: perché? Perché in piena pandemia dobbiamo dotarci di un edificio comunale nuovo, in controtendenza rispetto agli altri Comuni, e non in visione di una crisi che colpirà pesantemente, di Servizi in risposta alle fragilità, destinate ad aumentare? Perché dobbiamo accollarci come collettività il costo della realizzazione di una caserma (GdF) con soldi che dovrebbero ricadere a favore diretto dei Cittadini? 

2, Il "residenziale" misto al "commerciale" al posto del sito produttivo, fa tornare alla mente le battaglie storiche in difesa del Lavoro a Cassina de Pecchi. Una ipotesi, quella di portare le case là dove sorgeva una grande fabbrica, che meriterebbe un processo di partecipazione e discussione vero e non solo relegato tra le quattro mura di Piazza De Gasperi;

3, Il nuovo Progetto conferma due cose, su cui si potrebbe scrivere molto, ma cerco di limitarmi. Primo, finalmente, dopo anni di prese di posizioni ideologiche e mai di contenuto di molti di quelli che oggi governano Cassina, si ammette che i progetti li scrive il privato e non l'Amministrazione di turno. Una "soddisfazione" amara, questa, perché dovrebbe essere esattamente il contrario o per lo meno lo sviluppo urbanistico di un Paese dovrebbe essere l'intreccio tra "l'interesse privato" e quello "Pubblico" con uno sbilanciamento sul secondo, ma non è così, non lo è qui non lo sarà nemmeno altrove. Secondo, l'attuale Amministrazione, che due soli giorni dopo la Commissione Urbanistica è già corsa nella giornata di Venerdì a fare una conferenza stampa di 38 minuti, in sostanza ha già detto che questa (che era "solo" una proposta) è già una decisione e se non lo è, poco manca, studiata probabilmente da tempo prima (e condivisa solo in una serena serata a ridosso della Pasqua).

4, L'errore iniziale, che va suddiviso su precedenti e attuali, è quello di non aver mai creduto fino in fondo alla possibilità di ospitare a Cassina un vero Servizio Pubblico di eccellenza: il che avrebbe fatto "digerire" più a cuore leggero qualsiasi altro tipo di insediamento. Di Pubblico, ad oggi, nella ex area Nokia e di tutto ciò che ne seguirà, non rimane nulla. E così per come si presenta oggi e per come si presenterà anche domani, la ex Area Nokia, rimane tra i tanti scorci ex industriali a cui è seguita una riqualificazione fine a se stessa. Via la fabbrica, dentro le solite Case e il solito Centro Commerciale. Ed una possibilità, su cui tutti avrebbero dovuto battersi, il Polo sanitario, a questo punto quasi perso per sempre.


Tornerò sull'argomento, statene certi.

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