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mercoledì 18 luglio 2018

Crollo "Unes 2" e disservizi

Mentre sono in vacanza arrivano grazie al potente strumento dei Social - che ti permette di sapere sempre tutto in tempo reale - cattive notizie da Cassina de Pecchi. 

Metà della copertura a pannelli del retro del Supermercato "Unes 2" di Piazza Europa è crollata nella notte tra Martedi e Mercoledi per fortuna senza causare danni a cose o persone. Nell'immediato, raccontano le cronache, sono intervenuti i Vigili del Fuoco e le Forze dell'Ordine. Da quanto appurato grazie ai contatti avuti in queste ore con i colleghi Consiglieri Comunali, nella giornata di ieri (Mercoledi 17 Luglio) il Supermercato "Unes 2"  è stato chiuso per ovvi motivi di sicurezza e tutto il giorno la struttura è stata visionata dal personale dell'Ufficio Tecnico del Comune di Cassina de Pecchi. In oltre i resti del crollo sono stati asportati e i tecnici Unes hanno dichiarato nuovamente agibile la struttura.

Un fatto ovviamente su cui è necessario fare massima chiarezza visto che si tratta di una struttura di proprietà comunale, e non solo per questo, un luogo pubblico molto frequentato, da alcuni definito il vero "centro" di Cassina, dove convivono diverse "storiche" realtà commerciali, residenziali e associative. Intanto approfitto per esprimere la mia vicinanza ai lavoratori del Supermercato e delle attività commerciali (per fortuna non coinvolti) e a tutti i residenti che probabilmente sono rimasti scossi e spaventati dall'accaduto e dal forte boato udito da alcuni conoscenti anche a distanza da Piazza Europa.

Al fianco di questo brutto episodio imprevedibile, mi arrivano notizie dirette di disservizi che sono stati oggetto di più segnalazioni da parte mia proprio nei giorni scorsi e non solo nei giorni scorsi. I disservizi a differenza del crollo all'Unes 2 (imprevedibile) sono disservizi che si dovevano evitare proprio perchè segnalati e perchè anche senza segnalazione sono sotto gli occhi di tutti, a meno che uno giri con il paraocchi o non giri affatto. 
Nell'ultimo POST vi avevo parlato di sporcizia e incuria in diverse zone del Paese (http://andreaparma.blogspot.com/2018/07/alcune-segnalazioni-importanti.html) e oggi ci caschiamo ancora dentro. Fino al collo. Se una discarica abusiva anche in questo caso non è "preventivabile" non lo è certo la sporcizia reiterata al Parco Gramsci (solo per citarne uno di disservizio) che si manifesta in sequenza a chi quel Parco lo scambia per un area pic nic, nei fine settimana, quando un area pic nic non lo è mai stata. Sopratutto se si consumano alcolici e sopratutto se si lasciano in giro per il Parco i resti del consumo. 

Abbiamo modificato il Regolamento di Polizia Locale proprio per dare un segnale di attenzione verso il rispetto dei luoghi Pubblici come i Parchi. A quanto pare non è un disincentivo in se, il nuovo Regolamento. Serve intervenire in modo repressivo perchè la maleducazione è una brutta bestia da estirpare e lo è ancor di più se vince un senso diffuso di impunità. Anche far finta di niente o chiudere gli occhi di fronte all'evidenza lo sono. Per questo non mi giro dall'altra parte, ma continuerò a insistere su questo tasto, con gli strumenti a mia disposizione.

Ho la testa dura e gli occhi sempre aperti. Cassina siamo anche NOI.

sabato 14 luglio 2018

Un Tunnel è per sempre

Mettere in difficoltà gli avversari, sopratutto se gli avversari sono agguerriti e con il vento in poppa (come in questo momento), non è cosa semplice. 

Ma a Cassina de Pecchi quando gli avversari sono arroganti, litigiosi, divisi e molto molto permalosi (un difetto, nella vita e sopratutto in Politica) la cosa diventa di una banalità incredibile: basta ricordagli, ai 4 politici del centrodestra locale che ancora hanno il coraggio di parlare, il loro PGT del fallimento, quello che decretò la fine prematura della prima volta di Lega e Forza Italia al governo del nostro Comune.

Via Roma e piantine del Tunnel di Damico
Ho postato un paio di commenti sul parcheggio che Damico & Maggio volevano costruire al posto del Parco Giochi di Via XXV Aprile e sul "Tunnel dei Sogni", lo squarcio di 1 km che la passata Amministrazione (quella di Damico & Maggio) voleva realizzare su Via Roma, dividendo il Paese in due, ammazzando il commercio e la mobilità locale, senza particolari valutazioni urbanistiche e morfologiche del territorio su cui sarebbe sorto il buco da ben 30 milioni di euro. Ebbene, quel che avevo previsto, con largo anticipo (http://andreaparma.blogspot.com/2018/05/una-nuova-rubrica-cassina-lo-sprint-per.html?m=1) ha avuto conferma.

E sapete quanto mi soddisfa azzeccare con largo anticipo ciò che poi avviene, con i fatti.

Cambieranno nome per la terza volta in 15 anni, inventeranno un nuovo e accattivante simbolo, ci infileranno la parola "civici" (che fa sempre figo) ma rimangono sempre loro, con le stesse facce, le stesse idee, la stessa visione devastante di sempre. Non cambiano, da 15 anni a questa parte. Sono sempre quelli che fanno politica da quando portavo i calzoni corti e che in Consiglio Comunale ci stanno da ancora prima. 

Toccategli tutto, ma non il Tunnel, Damico e il PGT: il loro sogno è caduto ancor prima di vedere la luce (e per fortuna aggiungo) ma la volontà, anche oggi dopo 5 anni, è sempre quella. E non c'è selfie nell'erba alta, foto della buca sulla strada (la stessa buca del 2009, 2010, 2011 e 2012), bufala o pannocchia che possa smentirlo.

Del resto, un Tunnel è per sempre.

Ora, una veloce vacanza per ricaricare le pile. Ci sentiamo tra qualche giorno e vi racconto del nuovo Gruppo Consiliare a cui ho adertito e il perchè di questa scelta. 

lunedì 9 luglio 2018

Alcune SEGNALAZIONI importanti

Nemmeno il tempo di far passare il livido sul mio occhio (http://andreaparma.blogspot.com/2018/07/una-vita-da-mediano.html) che il "dovere" di neo Consigliere-Comunale-senza-ruoli, quello conferitomi da 99 cittadini con il loro voto, mi chiama, in un caldissimo fine settimana di metà Luglio.

Lampioni spenti in Via Torrente Molgora e Via 1 Maggio; rifiuti abbandonati tra Cassina e Vignate e in Via XXV Aprile; odori e insetti in Piattaforma Ecologica e come se nonbastasse, telefono bollente con il pressing della Stampa locale.

Ma andiamo con ordine. 

La Via XXV Aprile è da sempre un ricettacolo di rifiuti di ogni tipo, sopratutto nel lato finale, quello che collega Cassina de Pecchi con la "cassanese". In più occasioni ci siamo occupati della faccenda, tantè che pulizie straordinarie, segnalazioni, foto e post sui Social si sprecano. Via buia, isolata e qulla piazzola di sosta (poco prima del benzinaio) che facilita "il lavoro" degli inquinatori di professione. Una piazzola inutile, tra l'altro, che nei fatti è diventata punto di raccolta illegale di rifiuti. SEGNALAZIONE fatta, sia per i cumuli in Piazzola, sia per i materassi abbandonati (RITIRATI già nella giornata di oggi);

I lampioni spenti, una decina tra Via Torrente Molgora (all'altezza del civico 7 fino) e l'incorcio con Via 4 Novembre, sono spenti probabilmente da qualche giorno, forse del temporale che si è abbattuto qualche giorno fa in zona. SEGNALAZIONE fatta, mi auguro di vederli già accessi questa sera;

Per la Piattaforma Ecologica la situazione è più critica, nota anche quest'ultima, convinto che già fosse risolto a seguito dei disagi largamente segnalati durante l'estate scorsa, attraverso anche un sopralluogo che feci con alcuni cittadini residenti in Via dell'Artigianato. Purtroppo ci risiamo, quantità elevate di verde e il mix sole-acqua che determina la presenza di insetti e odori. SEGNALAZIONE fatta. Anzi, rifatta. Vi tengo aggiornati.

Infine, la parte divertente del mio weekend e di questo POST.

Lo so che fa caldo, che in testa ormai quasi tutti hanno il mare, le vacanze e la voglia di staccare la spina, ma se a qualche giorno dalle mie dimissioni da capogruppo di maggioranza (http://andreaparma.blogspot.com/2018/06/non-finisce-certo-qui.html) mi contattano ben due testate locali e una decina di amici per chiedermi "se è vero che ho alzato la voce con il Sindaco davanti al Comune" ve lo devo raccontare.

Pensavo, con le dimissioni, di stare un po meno sempre in mezzo e invece no, perchè "Parma è uno dei protagonisti della politica cittadina" (lo dice Radar). Ma, nel brodino di una politica locale povera che fa parlare di se solo per gli scoop fuffa (ultimo in ordine di tempo i mancati contributi alla CdR), per le divisioni e le spaccature (purtroppo ne siamo vittime anche a Cassina), per le fragole a fragolosa che pesano poco, raccontare che l'ex capogruppo ha urlato con il Sindaco sotto i portici in centro, fa montare l'idea di una Amministrazione Comunale allo sbando. Occasione ghiotta per le minoranze (quelle che non hanno uno straccio di idea e che vivono solo di chiacchericcio) da non farsi scappare e da sbattere subito in prima pagina, come se al cassinese medio cambiasse la vita sapere che Parma e Mandelli si sono urlati dietro un Venerdi mattina qualunque. Eppure la "notizia", che più o meno ha rilevanza zero sulla vita quotidiana dei miei concittadini, ha fatto il giro del Paese in meno di 24h. 

Prima di tornare a parlarvi di cose serie (come quelle affrontate questo fine settimana), ho da liberarmi di un pensiero, un macigno, che mi pesa sullo stomaco. Ho alzato la voce con il Sindaco davanti al Comune. E' vero, lo ammetto. Purtroppo non è colpa mia se lui è interista e di calcio non capisce nulla. Non è colpa mia se la vita gli ha fatto un brutto scherzo così grande: ogni tanto glielo ricordo ad alta voce. 

Domani torniamo a parlare di Cassina de Pecchi e di cose vere. 



martedì 3 luglio 2018

Una vita da Mediano

Avrei una voglia pazzesca di prendermi una pausa. E rilassarmi. Tanti pop corn, bibite fresche, comoda poltrona e una diretta su un classico, uno splatter-tragicomic-surreale come quelli di Quentin Tarantino, uno che di tragedie comiche e surreali, se ne intende. 
Ma il film, quello appena cominciato e che vorrei godermi da spettatore come voi tutti, non è finzione è ahinoi realtà, con protagonista Cassina de Pecchi, quel Comune che nel 2014 con ben 3180 voti chiese a noi, al rinato centrosinistra, di governare almeno per 5 anni, con diligenza, con responsabilità e sopratutto "trattando" il Paese come se fosse casa nostra. Perchè se ancora non fosse chiaro è questo che vuole il cittadino-elettore dall'Amministrazione Pubblica, gestire bene l'esistente, nulla di particolare. 

Amici, dopo 4 anni, dopo i risultati ottenuti e dopo gli errori (li trovate tutti in sequenza - risultati e errori - su questo blog, mai mi sono tirato indietro dal riconoscere un errore o dal raccontarvi un risultato) a fronte di una coalizione andata in frantumi tra personalismi smisurati, scorrettezze tra alleati, vendette, ho deciso di mollare. E, visto che l'esistente spesso è stato gestito con più di qualche dubbio in tanti (troppi) casi, invece che riconoscere mancanze, fare autocritica e magari occuparsi di ciò che non va, il triste teatrino della politica ci offre quel che di più vecchio e obsoleto poteva offrirci, degno di una ritualità tutta improntata a "strategia e sopravvivenza" piuttosto che a interprerare al meglio le esigenze collettive di noi tutti. E allora vorrei davvero ridermela e prendermi qualche soddisfazione, dopo "il destro" ricevuto dalla divisione che mi ha colpito e mi ha fatto veramente male. Ma assisto, dolorante. E conscio. 

Solo "per pochi addetti ai lavori" in questo inizio estate 2018, a 10 mesi dal voto, va in scena la spaccatura (una costante a sinistra) voluta, cercata, obbligata, ognuno la racconterà come meglio crede, nell'incomprensione generale (e nel poco interesse) dei cittadini-elettori sbalorditi.

Con questo POST, dunque, scritto tra i popcorn, le lattine semi vuote sul tavolo e il ghiaccio sul volto, inauguro il secondo appuntamento della rubrica dedicata ai movimenti politici locali in vista delle prossime amministrative (primavera 2019) che quest'oggi, a fronte del terremoto politico che ha colpito la maggioranza (oltre al destro sul mio volto), sara' concentrato su chi il Comune lo amministra, cioè noi. 

Dicevo, teatrino. Mi spiace ricorrere a un termine di berlusconiana memoria, ma questo è. La maggioranza si spacca per chi è uscito e per chi non ha fatto nulla per trattenere i fuoriusciti. La maggioranza si spacca perchè è arrivato il momento di dire basta, di fronte agli atteggiamenti irrispettosi nei confronti degli alleati e di chi ti sostiene con il voto. La maggioranza e i fuori usciti continuano a governare, chi da fuori, chi da dentro, anche dopo i ceffoni che pesano come macigni volati il 25 di Giugno in Consiglio Comunale, con una soluzione (fuori - dentro) che è la più razionale se non si vuole consegnare il Paese al Commissario per la terza volta, soluzione che anche il Pd sta valutando tra le possibili, all'interno di un ragionamento più complesso sul come proseguire fino al 2019, come dichiarato dal collega Brandi durante la seduta di Lunedi scorso.

Le opposizioni intanto dormono (mi dicono che in Consiglio Comunale non hanno detto una parola se non "prendiamo atto"). Dormono o al massimo si esaltano con qualche fragola sparsa qua e la, giusto per non perdere il ritmo. 
In tutto questo marasma melmoso e nel silenzio tombale di tanti (quasi che la "scissione" sia un fatto leggero e privato da dimenticare al più presto) Parma che non calcola mai nulla (nemmeno le ambite vacanze, figurarsi le scelte politiche difficili) si dimette (senza pensarci un secondo) da quel ruolo faticoso e a costo zero (ma è il solo a farlo e senza che nessuno glielo abbia chiesto) e intanto i cittadini continuano a chiedere quel che chiedono da sempre, più cura del territorio, più sicurezza, più testa e cuore al quotidiano (drammaticamente dimenticati in questi anni). 

Parma molla il ruolo faticoso, a costo zero e che gli ha fatto sudare più di una camicia in più di una occasione, a testa alta, senza responsabilità alcuna, consapevole che questa Amministrazione non è stata forse il miglior sogno possibile per il cassinese medio, ma che il suo ce lo ha messo, ci ha provato e ci prova tutt'ora con gli obiettivi di fine mandato, che mi auguro non finiscano nel cassetto dimenticato di una politica occupata a farsi del male.  
Parma dolorante torna a fare il Consigliere Comunale ma la macchina amministrativa deve andare avanti perchè i problemi da risolvero sono tanti. Mollo la responsabilità per coerenza, per dignità e perchè il progetto, Cassina Domani, quale contenitore del centrosinistra locale, ha esaurito la sua funzione o magari non l'ha mai nemmeno cominciata, persasi tra l'ideologia, l'assolutismo, le inutilità, gli ego smisurati di alcuni e chi invece a testa bassa e nell'ombra ha lavorato sodo per importanti obiettivi.

Ma, come nei film di Tarantino, seppur i paradossi abbondano, poi quasi sempre finisce tutto come uno si aspetta e vorrebbe che finisse. Per questo i popcorn li lascio volentieri a chi si accontenta di vivere da rancoroso spettatore. Non torno a vita privata e non faccio nemmeno ciò che molti sono abituati a fare: calcolare con il pallottoliere. Mangiare (appunto) popcorn e al massimo sparare qualche idiozia dai social, non fa per me. Ricomincio da Consigliere Comunale, continuerò a fare l'unica cosa che so fare, esserci dove cè una criticità, metterci la faccia (tanto, il livido per il destro prima o poi sparisce), rispondere sempre a tutti, dire quel che penso, al di là della "convenienza". 

Quando vai al tappeto, hai una sola possibilità, rialzarti. E, piaccia o no, io sono già in piedi.  

Chi ha esultato per la mia uscita di scena (a destra come a sinistra) ha cantato vittoria troppo presto: sarà ora che se ne renda conto.