Decreto Cura Italia

CoVid-19, Approfondimenti

Link Utili al Cittadino

Giornali locali online

sabato 30 settembre 2017

Accattonaggio, vi dico la mia. E forse mi daranno del Fascista.

A nessuno piace vedere gli elemosinanti fuori dall'UNES o sotto i portici in centro Paese. Per diversi motivi. Ad alcuni la vista di queste persone procura fastidio. Altri hanno paura, perché sono insistenti, perché possono essere pericolosi, perché gli elemosinanti sporcano. A me, i questuanti, non piace vederli perché sono, in fin dei conti, il simbolo di un fallimento. E siccome fallire non piace a nessuno, non me ne starò certo con le nani in mano a guardare il protrarsi nel tempo di un problema che nessuno affronta e che sta proprio sotto casa nostra, nei luoghi che frequentiamo tutti i giorni, per fare la spesa, per andare a comprare il giornale, per arrivare alla Metropolitana. 

Lo dico spesso in questi casi, chi come noi è stato eletto dai cittadini per "Governare" può fare di tutto tranne che chiudere gli occhi o girare la testa dall'altra parte. Come è noto, il tema non è di oggi, ma è lungo, datato. E' un fallimento che si rinnova dai tempi in cui governava il centrodestra e quando lo stesso Varisco, che oggi presenta una interessante Interrogazione sull'argomento che è stata discussa in Consiglio Comunale, stava tra i banchi della maggioranza. Avere sul territorio persone sfruttate che a loro volta sfruttano minori che invece di andare a Scuola o invece che giocare vanno in mezzo a una strada a chiedere soldi è un fatto che come amministratore, come cittadino, come essere unano mi sento in dovere di affrontare. Avere qui a casa nostra persone che bivaccano per l'intera giornata, che come un orologio svizzero si presentano negli stessi luoghi e orari, che rifiutano sistematicamente il cibo e accettano solo danari, che per fare intenerire portano con se minori (a volte neo nati) con il caldo o con il freddo, d'inverno o d'estate, con la pioggia o la neve, non è accettabile da un punto di vista umano, politico e sociale. Io non lo accetto e mi ostino a pensare che è necessario intervenire. Come? Semplicemente applicando la Legge. 

Il Regolamento di Polizia Locale vieta l'accattonaggio e a casa mia, se una cosa è vietata è vietata. 

Non ci sono postille al divieto. Se io non pago le tasse, del resto, vengono a prendermi. 

Ecco, se questi fanno accattonaggio nonostante il fare accattonaggio è vietato, li si sanziona e li si allontana. E guarda caso oggi esiste uno strumento in più, quello del Daspo, che alcuni Comuni hanno anche adottato. 

Non è una questione di destra o sinistra. E' una questione di rispetto delle regole. Il nostro compito, da Amministratori, non è quello di salvare il mondo, ma è quello di garantire ordine, decoro e sicurezza. E io mi spenderò, fino alla fine del mandato, perchè questo avvenga. 

Avrei risposto cosi al Consigliere Varisco e sono pronto a scommettere che il collega interrogante si sarebbe anche dichiarato soddisfatto. 

Come scommetto che qualcuno mi darà del fascista, per quanto scritto. Ma, statene certi, non sono fascista, non lo sono diventato. Penso solo che una Sinistra "di Governo" deve saper governare e prendere decisioni. Lasciare li sotto i portici e all'Unes i mendicanti (trincerandosi dietro al "non danno fastidio a nessuno") è una non risposta che non possiamo permetterci. Non intervenire è la vera crudeltà nei confronti di una situazione conclamata di sfruttamento, anche minorile che dobbiamo stroncare. 

Nessuno può convincermi del contrario. 

Del resto, arrendersi all'ineluttabile è una pratica che non mi appartiene (sopratutto, non dovrebbe appartenere a un Amministratore Pubblico). ,

venerdì 22 settembre 2017

Mercato e Sportello ATS: Two is meglio che one

Ritardi e ironie a parte, tra Martedì 19 e Mercoledì 20 Settembre due importanti Servizi hanno preso forma.

Il primo è il Servizio ex ASL di scelta, revoca, cambio Medico di base e attivazione codice Pin e Puk della Carta dei Servizi che, novità delle novità, sarà svolto presso il Palazzo Comunale. 
Roba da niente, si potrebbe pensare, sbagliando. Perché mantenere questo Servizio a Cassina è costato fatica e perseveranza. Fino a Dicembre 2016 il Servizio era in capo allo Sportello ASL di Via Mazzini che, come sapete, ha chiuso i battenti per effetto della Riforma Sanitaria di Regione Lombardia (quella stessa Regione che oggi parla di "autonomia" ma poi sui territori chiude Presidi e delocalizza Servizi..pazzesco). Ma, dicevo, la nostra Amministrazione Comunale, conscia che la chiusura dello sportello avrebbe comportato disagi per i nostri cittadini, si è impegnata fin dall'anno scorso per trovare una soluzione alternativa concordando con ATS (ex ASL) l'attivazione del Servizio presso il Comune per evitare perdite di tempo e spostamento ai cassinesi che inevitabilmente sarebbero stati costretti ad andare verso altri Comuni. 

Grazie a questo accordo e dopo un periodo proficuo di formazione al personale interno, da Mercoledì scorso è possibile cambiare o scegliere il proprio medico presso lo Sportello ATS al piano terreno di Piazza De Gasperi (Politiche Sociali) ogni Lunedì e Mercoledì dalle 8:45 alle 12:15 e dalle 16:30 alle 18:00, il Venerdì dalle 8:45 alle 12:15.


Il secondo Servizio di cui andiamo molto fieri è il Nuovo Mercato del Venerdì i cui lavori per l'installazione delle colonnine dell'acqua e dell'elettricità sono partiti Giovedì. L'iter prevede adesso l'asfaltatura e la realizzazione dei nuovi parcheggi in Piazza Decorati al Valore Civile tra Lunedì 25 Settembre e Giovedì 28 Settembre, verso sera, in modo da consegnare alla cittadinanza una nuova area riqualificata per Venerdi 29 Settembre. Questo pomeriggio (Venerdì 22 Settembre) è arrivata l'asfaltatrice che si è posizionata nel parcheggio alla MM2 e sono stati posizionati i divieti di sosta.

Ironie a parte, come dicevo all'inizio, due importanti passi in avanti. Due obiettivi raggiunti con le unghie e con i denti.

Tenersi stretti i Servizi, ampliarli, migliorarli e tutelarli è un bel segnale. E' il segnale di una Politica attenta. Ora, godiamoceli, insieme. 

Altro che "teneroni" o forchettari con la minestra, come qualcuno ogni tanto ci definisce. Niente a che fare nemmeno con le polemiche sui murales o il reality, qui si guarda ai fatti. 
E che fatti: due in una volta sola.

giovedì 21 settembre 2017

Il cittadino-contribuente e il buio pesto

Qualche giorno fa vi parlai di Volontariato e doveri di una Amministrazione Comunale e nemmeno farlo apposta, dopo una settimana di passione sul fronte dell'illuminazione Pubblica (più zone di Cassina settimana scorsa sono rimaste al buio per diversi giorni), si è passati dal "do una mano perché voglio bene a Cassina" al "fai da te per necessità". 

Qualche cittadino spazientito (e impaurito per il buio pesto) si è attivato "in proprio" per segnalare i disservizi.  Sembrerebbe impossibile, eppure ci tocca anche questa, come se il lampione che non funziona o il mancato passaggio di spazzamento strade fosse questione privata del singolo, che in questa circostanza, se l'è cavata da solo. Nulla di trascendentale, si capisce, stiamo parlando di una telefonata o al massimo di una mail (e magari anche di una soluzione più rapida del guasto). Ma pensare che la denuncia di inadempienze sui Servizi è funzione del cittadino può essere solo frutto di una visione contorta della realtà. "Chiamate Enel" se non funziona il lampione sotto casa. Oppure (ancora più tecnologico e al passo con i tempi) "scaricatevi l'App di Cem e segnalate" se Cem non passa a pulire la via. Senz'altro, come dicevo, la telefonata o la mail diretta sono i mezzi più veloci per raggiungere l'obiettivo, ma allo stesso tempo, sono anche quelli più sbagliati. 

Il cittadino-contribuente paga le tasse proprio per mantenere dei Servizi che ci si augura siano efficienti o che almeno si avvicinino all'efficienza. 
Il cittadino-contribuente non paga le tasse per essere lui stesso a comunicare inadempienze su un Servizio che efficiente non è. Se in Via Don Vismara per tre Martedì di fila Cem si è dimenticata di spazzare la via, il cittadino-contribuente si aspetta che chi ha il compito di vigilare sul Servizio (il Comune) si adoperi per segnalare e sanzionare, laddove il disservizio si protrae. Se in Via Torrente Molgora, in Via Andromeda e in Viale Trieste l'illuminazione pubblica non ha funzionato per tre, quattro o anche cinque sere di fila, il cittadino-contribuente si augura che il Comune faccia ciò che gli spetta fare (a maggior ragione se su due delle Vie citate, Torrente Molgora e Trieste, i lampioni sono di proprietà del Comune). 

Il "fai da te" non vale quando di mezzo c'è il Pubblico. Quando c'è di mezzo il Pubblico (che è pubblico proprio perchè è mantenuto con i soldi di tutti) servono risposte chiare, semplici e veloci: il buio pesto dei tre, quattro o anche cinque giorni di fila o il non spazzamento reiterato per tre settimane non sono esattamente sinonimo di chiarezza, semplicità e velocità.


Ad ogni modo, se dovesse servirvi, vi rimando al link delle segnalazioni ufficiali verso il Comune (e non verso l'appaltatore del servizio): http://www.cassinadepecchi.gov.it/segnalazioni.html  

A me ad esempio è tornato utile. Su 3 segnalazioni fatte 3 sono andate a buon fine. 
Fatemi sapere come va a voi.

domenica 17 settembre 2017

Goodnews in Martesana

Dopo tante notizie negative sul fronte Lavoro forse (forse) qualcosa si muove. Il quotidiano "Il Giorno" con una intervista al Presidente di Zona di Assolombarda (l'Associazione delle imprese lombarde) ci racconta che il mercato in Martesana è in ripresa, che le aziende tornano a investire, che esistono segnali economici di tutto rispetto, incoraggianti, in molti settori. 

L'Industry 4.0 (ovvero la "quarta rivoluzione industriale") termine utilizzato per indicare un nuovo modo di produrre e pensare il mondo delle tecnologie, sembra aver trovato terreno fertile qui da noi in Martesana con risultati tangibili. IBM, tanto per fare un esempio, annuncia 200 assunzioni di personale altamente specializzato (Laureati e Tecnici) per i siti di Segrate e Roma, occasione ghiotta per i nostri giovani da non perdere. 
Dopo avervi raccontato per anni vicende di crisi e delocalizzazioni, che hanno colpito pesantemente la nostra zona e anche Cassina de Pecchi, ora una boccata d'ossigeno. Dopo avervi raccontato su questo blog (e non solo) di crisi che avevano il nome di Nokia Solutions, che licenziò proprio dal sito del Cassina Plaza con una fredda mail in un tranquillo Lunedi; dopo avervi rendicontato delle vicende dei lavoratori di Convergys di Cernusco, vittime di una delocalizzazione che nascondeva un licenziamento selvaggio; dopo avervi raccontato "in diretta" da dentro con la proprietà è sopratutto da fuori con i lavoratori della "Dielle" di Via Galilei a Cassina, arriva forse (e ripeto, forse) una di quelle notizie che vorresti leggere tutti i giorni sui quotidiani.  
Allego a questo pezzo, per una maggiore comprensione, l'intervista integrale a Lorenzo Vimercati, Presidente di Assolombarda Est Milano, per permettere a tutti di capire di cosa stiamo parlando. Mi sembra giusto condividere l'intervista con voi e con tutti quelli che mi leggono. Ogni tanto una buona notizia, non lasciamocela scappare.

giovedì 14 settembre 2017

In un Ente Pubblico 1 più 1 fa 3. O anche 4.

Ve lo immaginate un Consigliere Comunale che, insieme ad alcuni colleghi, va a fare sopralluoghi in Via Michelangelo per i topi che tutti abbiamo visto sbattuti in prima pagina su fb? 

Vi pare possibile che lo stesso Consigliere Comunale, in compagnia di un professionista, possa andare a disinfestare 50 nidi di vespe alla Scuola Elementare per evitare che i bambini in pieno Giugno, stessero con le finestre chiuse? 

E ancora, cosa dire del nutrito gruppo di volontari che con quello stesso Consigliere Comunale ed altri colleghi si sono messi a rimettere a nuovo la collinetta del Parco Andromeda? 

Io si, riesco a immaginarmelo, perché quel Consigliere Comunale sono io.

Dopo avervi raccontato per mesi delle opere volontarie, ho ricevuto alcuni messaggi di approvazione, altri di contestazione (e non avevo dubbi) e una riflessione del Consigliere Maggio che trovate integralmente qui 

Il tema accende dibattito e posizioni differenti. Voglio essere chiaro: promuovere la partecipazione dei Cittadini alla cosa pubblica, attraverso dei progetti specifici, non può e non deve essere un alibi alle mancanze di un Comune. L'Ente comunale fa l'Ente comunale, i cittadini che vogliono dare una mano, attraverso dei percorsi che prevedono un minimo di formazione e sicurezza, la danno sotto l'egida del Comune, di solito a proposito di piccoli e circoscritti interventi di manutenzione sul patrimonio.

A Cassina in questi anni spesso abbiamo sperimentato la partecipazione coordinata dei cittadini su alcuni fronti, ne ho parlato in diverse occasioni. In particolar modo sulla cura di molte aree verdi, per la pulizia di spazi pubblici, per la cablatura della Scuola Media e in ultimo per l'imbiancatura della Scuola Elementare (basta scorrere le pagine di questo Blog e troverete più di un articolo su questi argomenti). Tutte cose, quelle che vi ho raccontato, che dovrebbe fare l'Ente di suo, con le sue risorse, attraverso le tasse che i cittadini pagano. E infatti, pulire, imbiancare, curare il proprio territorio è compito delle Istituzioni, non certo dei cittadini, è un dato di fatto. 

Questa considerazione, ineccepibile, si scontra però con la realtà. E la realtà non è quella del 1 + 1 fa 2 perché negli Enti pubblici spesso 1 + 1 fa 3 o anche 4. Non solo a Cassina de Pecchi, ma in tutti i Comuni del mondo. Contratti non completi ed esaustivi (quello del verde ad esempio) scarsa disponibilità di risorse (problema cronico e arci noto agli Enti locali) scarsa attenzione al patrimonio (grandi e piccole carenze strutturali mai affrontate). Solo alcuni esempi che mi fanno dire che la disponibilità da parte di nostri cittadini che vogliono mettersi a disposizione per il bene collettivo non solo è una gran bella cosa per tutti, ma viste le premesse, è anche una cosa necessaria. Se non ci fosse, il volontariato, bisognerebbe inventarlo.

Ma dicevo, il compito di un Amministratore non è quello di organizzare squadre di volontariato o mettersi lui stesso al lavoro (ve lo dice uno che lo ha fatto, continua a farlo e lo farà anche domani dovesse esserci un altra Amministrazione) ma è quello di fare in modo che i Servizi vengano svolti. Il compito di una Amministrazione è quello di far sì che le buche vengano riparate, che il patrimonio arboreo sia curato, che le strade siano pulite (sempre, non solo quando Cem se lo ricorda), che la Scuola sia imbiancata. Questo anche se, ed è bene ricordarlo, il Comune non taglia il pasto alle Scuole se alcune famiglie non pagano il buono mensa. Il Comune deve fare il suo a prescindere se cè chi è inadempiente sulla Tari. Il Comune pulisce le strade, ripara i lampioni, chiude le buche, mette a disposizione spazi pubblici anche davanti alle case di chi non paga. Perché il Comune è il Comune.

Fondamentalmente (e parlo per me e per tutti quelli che con me e prima di me si danno da fare per Cassina) ci si impegna in modo disinteressato, perché Cassina de Pecchi è il mio, il nostro Paese. Quello in cui viviamo, quello in cui crescono i nostri figli. Non so per che cosa altro dovrei impegnarmi se non per lei, per Cassina de Pecchi. 

Decine, centinaia di cittadini si danno alla cosa pubblica in tanti modi, nelle Associazioni, nella Parrocchia, in Politica o semplicemente sistemando un gioco rotto al parco giochi. Questo è un bene, una fortuna se volete. Ma non basta. Non può bastare. Il mettersi a disposizione degli altri e del Bene Comune assume ancora più valore nel momento in cui sono le Istituzioni a rispondere (come gli spetta fare) alle esigenze. 
E se le esigenze sono affrontate solo dai volontari, allora c'è qualcosa che non va. 

domenica 10 settembre 2017

Scuola al via. Un grosso in bocca al lupo agli studenti cassinesi


Domani riaprono le Scuole. 

Per i nostri ragazzi, per i nostri bambini, riparte un nuovo anno di studio e di gioco (almeno per i più piccoli). Non faccio discorsi istituzionali. Non mi compete. Competerà alle Istituzioni, al Sindaco, all'Assessore alla Pubblica Istituzione. 

Quel che faccio, perché mi compete, in qualità mia di Consigliere Comunale eletto dai cittadini, è quello di augurarmi e di controllare che domani, che dopo, dopo ancora e per tutto l'anno scolastico, le cose vadano per il meglio. Mi auguro che la pioggia copiosa che in queste ore sta cadendo in Paese e in molte parti d'Italia con effetti tragici (vedi  Livorno e Roma) non abbia conseguenze sullo stato delle nostre strutture pubbliche, che domani, che dopo, dopo ancora e per tutto il corso dell'anno saranno frequentate per buona parte della giornata dai nostri figli.

L'anno scorso più volte avete segnalato alla mia persona, ufficialmente agli uffici preposti e sui Social locali, acqua nelle aule, freddo a scuola, problemi alle caldaie. Tutti problemi affrontati e che almeno in parte sono stati risolti. 
È inutile ripercorre qui adesso quello fatto l'anno scorso. Io ho avuto rassicurazioni, da chi preposto, che nulla succederà e a quello faccio affidamento. 

Chiedo a voi di vigilare insieme a me affinché i nostri figli possano imparare e crescere in un ambiente salubre, sicuro, protetto e immune da infiltrazioni di qualsiasi natura. 

Il grado di civiltà di una Comunità come la nostra si misura anche (e sopratutto) sullo stato delle nostre strutture pubbliche. 

Con questo messaggio faccio dunque un grande in bocca al lupo alle giovani generazioni cassinesi per la giornata di domani. 
A loro e alla loro famiglie, a tutta Cassina de Pecchi, un abbraccio consapevole: non siete e mai sarete soli. Perché le nostre Scuole devono essere all'altezza, sotto tutti i punti di vista di un Paese che si dice Civile. Io vigilerò su questo, fatelo anche voi.

mercoledì 6 settembre 2017

Adda passa' 'a nuttata

Ancora mi tocca leggere, nell'arco di 5 giorni, dell'ennesima polemica scoppiata all'interno della maggioranza di cui faccio parte (fortunati voi che state fuori da certe dinamiche politiche) partita a proposito del "reality che fa impazzire il paese"  . 

Ci metto due minuti a dirvi quel che penso, facendo risparmiare tempo a me e sopratutto a voi. 

Ai cittadini di un Paese come Cassina de Pecchi interessano le strade pulite e senza buche, interessa l'illuminazione che funzioni la sera, interessa avere dei Servizi efficienti in cambio delle tasse che pagano. 
Ai cassinesi interessa vivere in un posto ordinato, sicuro, piacevole. 
I murales, a parte i 140 commenti su facebook, non incidono minimamente sul miglioramento (o sul peggioramento) delle condizioni di vita in Paese. Noi siamo li, in Comune, per fare quello che ci siamo impegnati a fare, scritto nero su bianco sul Programma elettorale con il quale abbiamo vinto le elezioni nel 2014. E questo vogliono i cittadini, sia quelli che ci hanno votato, sia quelli che non lo hanno fatto. 
Perdersi in mille rivoli sui murales o sul reality partito ieri non ha una prospettiva a lungo termine. Il lungo termine lo rappresenta quel che riusciremo a fare sul Campo Sportivo. O sulle Politiche Sociali. Quello che faremo sulla cura degli spazi pubblici che vanno a pezzi o sull'abbattimento delle barriere architettoniche alla MM2. 
Io non mi sarei mai svenduto valori e principi per una riqualificazione di un immobile (perché sappiatelo, il reality ha per protagonisti due ragazzini che hanno fatto successo attraverso video idioti, sessisti e aggressivi). Mi disgusta quel modo di fare comunicazione e ne prendo pure io le distanze. Ma il punto è che la nostra Amministrazione non ha il compito di appaltare murales o avvicinare la televisione. I cittadini ci hanno votato per altro, innanzitutto per cambiare questo Paese. 
Mentre vi scrivo, mentre a lungo ho pensato in queste ore se scrivervi o meno su questo argomento (il reality partito ieri) che fa impazzire giornali, blog, giovani (fin troppo giovani per subire messaggi come quelli) e qualche commentatore superficiale sui Social, è proliferato il tanfo di qualche discarica in giro per il Pese spuntata nel caldo Agosto cittadino, le strade continuano ad essere pulite a spot (quando CEM se lo ricorda), gli angoli del Paese sono invasi dalle mosche, i cittadini lamentano carenze e strutture non utilizzabili (vedi area cani, vedi attraversamento in legno tra Via Papa Giovanni e Via Craducci, vedi barriere di protezione in Via Don Verderio, vedi una pozza apparsa da giorni in Via Don Vismara) e potrei andare avanti a lungo..

Quindi, mentre i writers si sbizzarriscono sotto il ponte di Villa Magri e il duo dipinge la casetta in Via Radioamatori, si torni urgentemente a fare il nostro dovere, torniamo a fare per Cassina de Pecchi. Perché la filosofia adottata del "Adda passa' 'a nuttata" va bene forse da altre parti ma non da noi (per chi non dovesse conoscere questo modo di dire usato qui sopra, consiglio vivamente una ricerca su internet).


Ora torno al lavoro, il mio lavoro, quello che mi da mangiare. Per me il tempo è importante e quel poco che riesco a condividere con voi che mi leggete, lo voglio fare in modo utile, con messaggi chiari e precisi. 

Una buona serata e alla prossima cosa utile (me lo auguro e ce lo auguriamo tutti).

Labirinto al Parco Andromeda, parte prima

Massima soddisfazione della bella e proficua giornata di Martedì 5 Settembre. 
Come vi avevo annunciato Lunedì ieri mattina di buon ora ci siamo ritrovati al Parco Giochi di Via Andromeda per mettere mano alla collinetta centrale del Parco, quella molto "contestata" da mamme e papà perché oscura la vista dei loro piccoli e perché non è utilizzata, vista l'incuria che l'ha resa piena di erbacce e siepi spinose, sottraendola alla sua funzione originaria, cioè un angolo di gioco per i nostri bambini. Il lavoro consiste nel provare a trasformare quel folto fogliame inutilizzato e inutilizzabile che sovrasta la collinetta in un "Labirinto" di cui ci auguriamo i bimbi saranno contenti. 
Abbiamo solo cominciato, insieme ai volontari del Fitgardening, tracciando i percorsi, ora dobbiamo estirpare le radici delle siepi tagliate e sistemare i bordi delle stesse per renderle sicure. Anche in questo caso, a costo zero, abbiamo fatto una cosa piccola e banale, dedicando qualche ora del nostro tempo, rigorosamente in modo gratuito e solo per il bene che vogliamo a Cassina de Pecchi e ai sui piccoli cittadini

lunedì 4 settembre 2017

Una cosa piccola, banale, insignificante

Me lo sto chiedendo da un po di giorni. Ma perché alcuni (per lo più politici e oppositori di questa Amministrazione) c'è l'hanno cosi tanto con l'operazione di manutenzione dei giochi per piccini ai Parchi Gioco di Cassina de Pecchi? Perché  sminuiscono o fanno finta di non vedere questo investimento fatto per le famiglie e le generazioni più giovani? Perché invece di prendere atto di una cosa utile (cose utili di cui Cassina ha un disperato bisogno) si ricorre alla battuta "sui due giochini riparati"? Intanto i giochi sistemati non sono due, ma un po di più. I giochi sistemati sono tutti quelli usurati, rovinati, pericolosi (in questo stato di degrado e abbandono da secoli, anche e soprattutto quando governava chi adesso fa battute) di tutti i luoghi per bambini del nostro Paese. 

Ci ho pensato e la risposta non può che essere una sola: quando vedi "gli altri" che fanno una cosa anche banale che tu non hai fatto (perché forse eri più intento a pensare agli Ufo e ai Celti) ti rode. Ti rode e parecchio. 

Una roba banale, aggiustare e ridipingere i giochi. Da normale amministrazione. Piccola e insignificante (non credo, ma lo metto nel conto). Eppure chi c'era prima non lo ha fatto e chi c'è adesso invece si. Chi c'è adesso, cioè noi, ci ha pensato, ha trovato le risorse, ha appaltato il lavoro e tra Luglio e Agosto lo ha fatto. Adesso i bambini saranno più contenti. Gli adulti, alcuni adulti, un po meno. C'è ne faremo una ragione. Tra un bimbo felice, in un parco nuovo, accogliente, bello e un oppositore che rode, scelgo il bimbo felice, tutta la vita. Tra un brontolone di natura e una mamma soddisfatta nel portare il suo bimbo al parco sotto casa, non ho dubbi. 

Rosicare del resto è un po il motto degli oppositori (politici) che rosicano o al massimo si astengono in Consiglio Comunale. Si sono astenuti anche sulla variazione di Bilancio che, tra le altre cose, spostava una quota da affiancare a quella già stanziata per rimettere a posto i giochi: in fin dei conti una Amministrazione Pubblica i soldi li investe come meglio crede. C'è chi in passato a Cassina ha usato soldi  per installare pali a Sant'Agata inutili (ancora tutti li, mai utilizzati), c'è chi ci pagava la segretaria del Sindaco, chi voleva farci un Pgt faraonico (abortito). Ecco, tra questi c'è chi invece ci ha fatto i giochi nuovi. Una cosa piccola, banale, insignificante per alcuni che ci fanno dell'ironia ma importante invece per chi ha figli piccoli, per chi ha nipotini, per chi finalmente vede spendere bene i propri soldi. 

Scoprite voi (e giudicate) le differenze tra chi ride (e rode) e chi fa, senza nemmeno troppo rumore.


Per ulteriori informazioni sui lavori eseguiti vi rimando a questo link: http://www.cassinadepecchi.gov.it/manutenzionestraordinariaparchigioco.html

A proposito. Domattina, dalle 9:00, siamo al Parco di Via Andromeda a sistemare la famosissima "collinetta", quella della discordia, quella inutilizzata, quella che non piace a nessuno. Ci mettiamo mano...chissà cosa verrà fuori! (se siete nei paraggi, venite a fare un salto).