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sabato 12 novembre 2016

Referendum Costituzionale, terza puntata. Voto Si, per un Senato più snello e rappresentativo delle Autonomie Locali

Nelle puntate precedenti, vi ho parlato di argomenti importanti correlati alla Riforma costituzionale, quello del taglio ai costi della Politica e quello sulla necessità di Cambiare sistema.

Oggi, vi parlo di un altro aspetto tanto importante quanto i primi due. Quello del Nuovo Senato che con la Riforma troverà la luce. Intanto come è fatto oggi il Senato mentre domani, dal 5 Dicembre il Senato sarà il "Senato delle Autonomie", composto da 100 rappresentanti eletti tra i Sindaci e i Consiglieri Regionali. Quindi un primo tema, il Senato della Repubblica, oggi composto da 315 Senatori, con la Riforma sarà composto da 215 membri in meno, solo 100. E svolgeranno questa funzione a titolo gratuito in quanto già "retribuiti" nella loro funzione di Sindaco e Consigliere Regionale. Questo, del resto, è l'impianto di questa Riforma Costituzionale: differenziare oltre che ridurre, le competenze dei due rami del Parlamento, al fine di semplificare l'iter legislativo ed evitare le ingerenze che fino ad oggi hanno rallentato ancora di più un sistema già lento di suo. 

Dicevamo, da domani il Senato sarà Senato delle Autonomie, ovvero un organismo che non avrà più lo stesso "potere" della Camera dei Deputati, che non sarà più un doppione della Camera dei Deputati, che non farà più le stesse identiche cose che fa la Camera, ma che si occuperà e rappresenterà i territori, raccordando gli Enti Locali (Comuni e Regioni) con lo Stato Centrale, divenendo un potente strumento politico di rappresentanza delle istanze territoriali, quelle istanze e quelle esigenze che arrivano cioè dagli Enti quali Comuni e Regioni. I nuovi Senatori quindi avranno da una parte la funzione di controllo su ciò che fa la Camera dei Deputati, dall'altra dovranno tutelare gli interessi dei territori che rappresentano, attraverso strumenti quali il potere d'inchiesta e la possibilità di esaminare i disegni di Legge che la Camera approva in materia di territori. Importante ricordare anche che il Senato, a differenza di oggi, non voterà più la fiducia al Governo di turno. Tutto quanto detto è normato dall'Articolo 55 della Nuova Costituzione, che come premessa, cosa fondamentale, garantisce la parità di genere come modalità di elezione, promuovendo l'equilibrio tra donne e uomini nelle istituzioni, a livello locale e nazionale. 

E' l'Articolo 57 della Costituzione che definisce la composizione del Senato delle Autonomie e qui un secondo tema, molto dibattuto e che è diventato il "cavallo di battaglia" di chi si oppone alla Riforma e cioè quello del voto popolare. Gli ultras del no e i buon temponi cassinesi (e non solo) che sparano a zero sui Social senza nemmeno sapere di quel che parlano, dicono, a torto, che con la Riforma verrà tolto il Diritto di voto per eleggere il Senato. Niente di più falso. Cosa avviene oggi? qual è il meccanismo di voto del Senato? be, se non ve lo ricordate, vi rinfresco la memoria: i candidati che votiamo al Senato se li scelgono i Partiti e noi votiamo solo la lista. Cosa avverrà con la Riforma? Ce lo spiega l'Articolo 57 appunto, dicendo che "i senatori dovranno essere eletti in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi" e rimandando a una Legge ad hoc che lascia nelle mani degli elettori la scelta del candidato Consigliere Regionale da mandare al Senato. Ora, la platea degli elettori e degli eleggibili non si restringe, ma semmai si allarga. E il perchè è ovvio. Con il Nuovo Senato potranno essere eletti anche i 18 enni, che siano già Sindaci o Consiglieri Regionali (oggi invece per candidarti al Senato devi avere almeno 40 anni) e per votare per il Senato, allo steso modo, lo faranno anche i 18enni, mentre oggi devi avere 25 anni per votare al Senato.

Insomma, le panzane di chi se passa questa Riforma vedrà il Parlamento solo con il binocolo, ormai le leggiamo quotidianamente. Io a tutti rispondo sempre la stessa cosa, con questo, che è il Testo integrale della Nuova Costituzione che continua ad essere la più bella al Mondo. E dal 5 Dicembre, se passa il Si al Referendum, oltre che bella sarà anche più semplice, più giusta, più moderna.

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