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martedì 30 settembre 2014

Una opportunità per Cassina dè Pecchi: il Tennis è in vendita.

Martedi scorso sulla cancellata che delimita l’ex Centro Tennis è apparso uno striscione di una nota agenzia immobiliare che avvisava della vendita. Una notizia inaspettata e improvvisa, dopo anni di silenzio. Anni durante i quali l’area in oggetto è stata completamente lasciata in balia del destino (e i risultati di degrado e abbandono sono li sotto gli occhi di tutti).

Oggi, quasi per caso, scopriamo che la proprietà del Tennis finalmente mette in vendita. Un fatto di per se positivo, ma che ci coglie tutti di sorpresa. Un’occasione, non solo per gli attori di questa operazione (venditore e potenziale acquirente) ma per tutti. L’area di Via Andromeda, ristrutturata, potrebbe essere utile per il rilancio del paese e tornare ad essere un luogo centrale e al tempo stesso un polo attrattivo per gli sportivi dell’intera zona. Su di essa, è utile ricordarlo, è ancora in vigore il vincolo “sportivo” che significa, in parole semplici, che chi acquisisce è “obbligato” a sviluppare, su quell’area, solo attività di un certo tipo. Per questo motivo ci ha tratto in inganno (e probabilmente trae in inganno un po tutti quelli che hanno avuto occasione di leggere lo striscione) la frase che in bella evidenza recita “Area edificabile di 8360 mq” e solo successivamente “assoggettata a servizio per l’attività sportiva”.


Non traiamo conclusioni, non vogliamo nemmeno farlo. Per il momento ci accontentiamo di quel che sappiamo: il Tennis è in vendita. Immaginiamo (e ci auguriamo) che la vicenda abbia un risvolto positivo, innanzitutto per la città. 
Per quel che ci riguarda vigileremo sui prossimi sviluppi che interesseranno l’intera vicenda.

sabato 27 settembre 2014

Acqua Pubblica nelle scuole. Il perchè di una scelta.

In questi ultimi giorni si è alzato un polverone sul "caso" acqua nelle scuole: le classiche bottiglie d'acqua di plastica distribuite ai pasti alle Scuole dell'Infanzia e alla Primaria da quest'anno sono state sostituite con l'acqua dell'acquedotto e la decisione ha scatenato qualche reazione irritata. Sono piovute segnalazioni di genitori che lamentano la mancata comunicazione e, in alcuni casi, è stata avanzata la richiesta di abbassare la tariffa del buono pasto, in virtù del fatto che le bottiglie di plastica sono state eliminate dal Menù scolastico.
Le segnalazioni, ricevute anche personalmente, in qualità della mia duplice veste di Consigliere Comunale e rappresentante di classe di mio figlio, è sfociata in una interrogazione urgente del gruppo "Uniti per Cassina". Niente di nuovo, la solita demagogia del centrodestra infarcita dalla voglia di speculare su un caso le cui dinamiche sono sconosciute agli stesi Consiglieri di opposizione: non si spiegherebbe altrimenti la "rincorsa" di "Uniti per Cassina" all'inseguimento dei post su facebook per presentare una interrogazione che, nei fatti, non ha alcun senso. Non ha alcun senso per tre semplici motivi:

- L'Asl ha disposto, da diverso tempo, delle nuove strategie in materia di consumi e alimentazione, favorendo e stimolando l'utilizzo di acqua dell'acquedotto nelle scuole elaborando delle linee guida che trovate al seguente link: http://www.aslmi2.it/web/downloads.nsf/9B044E1A6014F6DDC1257B9E003766B0/$FILE/scuole%20linee%20guida%202013.pdf.

- La Commissione Mensa del nostro Comune aveva già discusso l'argomento, esprimendo parere favorevole.

- L'Amministrazione Comunale, appena insediatasi, ha recepito le disposizioni di Asl approvando la sostituzione delle bottiglie classiche con l'acqua del rubinetto.

Non c'è da aggiungere altro. Se non che, l'Amministrazione Comunale è intenzionata, nel breve periodo, tendenzialmente a Ottobre, ad organizzare un'Assemblea pubblica con tutti i cittadini per spiegare la scelta. Tenendo ben presente, sulle tariffe del buono pasto, che con l'eliminazione delle bottiglie, il "risparmio" è irrisorio, si tratta solo di qualche centesimo. Centesimo che potrebbe essere "decurtato" dal Buono pasto?


giovedì 25 settembre 2014

Emergenza profughi, smentite le bugie di chi specula sulla disperazione.

In questi ultimi giorni, in particolar modo dopo il Consiglio Comunale di Mercoledi 24 Settembre, ho incontrato alcuni cittadini che chiedevano lumi sulla questione profughi.
Lo dico subito, in modo da sgombrare la mente da inutili preoccupazioni:
Non sono in arrivo extracomunitari a Cassina de Pecchi.
Non saranno spesi soldi dei contribuenti cassinesi per far fronte all'emergenza.
Non è stato nascosto nulla ai cittadini, tutt'altro.
Lo dico perchè l'esatto contrario viene raccontato da alcuni noti ai bar, al parco, al mercato. 
Viene raccontato, con estrema disinvoltura, che sono in arrivo orde di immigrati, per i quali spenderemo soldi "nostri" e che il tutto è stato organizzato tenendo all'oscuro la cittadinanza. 

Falsità, orchestrate da chi specula sulle tragedie e il dramma di esseri umani che sfidano la morte per trovare pace e serenità. Falsità, sostenute da chi non ha argomenti per contrastare il buon governo del centrosinistra cassinese. Falsità, che con i fatti abbiamo dimostrato durante la seduta del Consiglio Comunale dell'altra sera, in risposta a una interpellanza delle opposizioni di una pochezza senza precedenti. 
Non userò parole mie per raccontarvi come stanno le cose. Riporto parte dei contenuti della risposta che il Sindaco ha dato per tempo alle opposizioni:

In data 21 Luglio il Prefetto ha convocato i 135 Sindaci dei Comuni milanesi per illustrare l'emergenza di afflusso di cittadini stranieri sul suolo italiano. Per garantire una pronta accoglienza, sotto il profilo umanitario e dell'ordine pubblico, il Prefetto ha sottolineato, in quella sede, come sia necessario attivare un lavoro di rete tra le Amministrazioni comunali garantendo che le operazioni di accoglimento saranno supportate dallo Stato. Tutti i Sindaci intervenuti hanno accolto positivamente l'invito del Prefetto e in data 23 Luglio lo stesso Prefetto ha chiesto disponibilità ai singoli Comuni di indicare eventuali siti di accoglienza a natura temporanea legata alla fase emergenziale. 
I siti cassinesi potenzialmente idonei sono stati individuati nella Villetta di Via Radioamatori e nella ex palazzina dei Vigili. L'Ufficio Tecnico, incaricato di verificare l'adattabilità delle due strutture, ha elaborato un primo sommario studio secondo il quale il costo dell'operazione di ristrutturazione dei due siti (in capo allo Stato, non al Comune) si quantifica in 243.363 euro per accogliere un totale di 17 persone. 

Cosi stanno i fatti, messi nero su bianco dal Sindaco in data 14 Agosto.
Nessun oscurantismo, nessuna mancata comunicazione, nessun imbroglio. 
Se ne facciano una ragione, quelli che soffiano sul fuoco delle paure. L'Amministrazione, la maggioranza e la coalizione di "Cassina Domani" di fronte alle difficoltà non mette certo la testa sotto la sabbia, ne si tira indietro quando cè da prendersi le proprie responsabilità. 

Cassina de Pecchi cè, ed è pronta a fare la sua parte. Nel segno della trasparenza
.



domenica 21 settembre 2014

Un servizio di trasporto pubblico a Cassina de' Pecchi. Ipotesi fattibile?

In data 23/09 a nome del Partito Democratico ho protocollato la seguente richiesta sull'ipotesi di fattibilità per l’introduzione di un servizio di trasporto pubblico a chiamata nel comune di Cassina de’ Pecchi.


Obiettivo: riduzione del traffico veicolare da e per le stazioni della metropolitana di Cassina de’ Pecchi e di sosta nell’area antistante.


Dall’ esame delle realtà comunali nelle quali è stato realizzato questo tipo di trasporto, le formule contrattuali adottate, le modalità di attuazione e gli oneri derivanti non consentono di trarre elementi di conforto e/o confronto per individuare un approccio operativo applicabile per Cassina de’ Pecchi per le seguenti ragioni:

a) I servizi di trasporto a chiamata esaminati sono tutti integrativi o sostitutivi di linee di trasporto già strutturato sul territorio e hanno come obiettivo un risparmio economico sui costi complessivi di trasporto o di soluzione ad una particolare necessità.
b) La realtà cassinese non avendo un servizio di trasporti già strutturato appare diversa dai comuni esaminati e in previsione dell’introduzione di un sistema tariffario.
di parcheggio per la sosta degli autoveicoli, occorre individuare soluzioni nuove partendo da alcune considerazioni:

Il trasporto collettivo esistente sul territorio cassinese è prevalentemente quello derivante dalle attività industriali e commerciali da e verso le stazioni della metropolitana, infatti, già esiste un servizio di trasporti che soddisfano le esigenze d’alcune attività commerciali e industriali specifiche ( Sirti, Siemens, Plaza, ecc) gestito autonomamente in un rapporto tra privati che operano in pratica con carico d’utenze in modo unidirezionale andata o ritorno alla fermata  della metropolitana Cassina de’ Pecchi. Il comune esegue trasporto giornaliero d’alunni durante l’anno scolastico e trasporti speciali in occasione del mercato, visite cimiteriali e in occasione di particolari ricorrenze.

E’ pertanto necessario prima di qualsivoglia decisione, verificare e raccogliere dati mediante interviste, sondaggi, analisi, attinenti le seguenti questioni:

Quante aziende e quanti utenti delle stesse sono fruitori del servizio ora utilizzato, quantificando i relativi costi e disponibilità a rivedere la loro politica di trasporto.

Quante sono le richieste giornaliere d’autopubbliche, in particolare partenti dalle grandi attività economiche.

Quanti utenti sono interessati ad utilizzare un servizio di trasporto a chiamata in previsione di una riduzione od onerosità della possibilità di parcheggio auto presso la metropolitana.

Quali sono i costi a cui aziende, singoli cittadini e Comune potrebbero concorrere e le varianti di servizio accettabili, che potrebbero intervenire con l’introduzione del servizio bus a chiamata.

Verificare quante sono le licenze di trasporto pubblico e la possibilità di una sua implementazione anche alla luce della nuova legge sulle liberalizzazioni.


Da questi dati indispensabili per una decisione in merito potrebbero scaturire le seguenti ipotesi:

-         Introduzione di una o più nuove licenze di trasporto pubblico convenzionato che possano garantire, con tariffe calmierate, i bisogni complessivi di trasporto delle aziende e di singoli privati nelle fasce orarie di maggior richiesta, ( 7,15-8,45/ 17,30-19,00) fuori delle quali, viene svolta attività autonoma servizio di autotrasporto privato. 
-         Possibilità di mettere in sinergia attività private e pubbliche dedicate al trasporto di persone, interessate all’utilizzo e confluenti sulle stazioni della metropolitana.


Da ciò si possono conseguire i seguenti risultati:

- Riduzione del flusso veicolare e conseguente riduzione dell’inquinamento acustico e di aeriformi nell’aria

- Riduzione del numero di veicoli in sosta nelle aree antistanti le stazioni metropolitane

- Maggior fruibilità delle aree a vocazione commerciale

- Razionalizzazione del trasporto privato e pubblico attualmente esistente con una sua implementazione tecnologica adatta allo scopo prefissato

- Copertura di una parte dei bisogni di trasporto richiesti dal settore Servizi sociali

- Promuovere comportamenti etici e ambientali più compatibili con il territorio

- Promuovere attività economiche aggiuntive derivanti dalle scelte adottate.

venerdì 19 settembre 2014

Due gocce d'acqua fanno una goccia d'acqua più grande

Qualcuno di voi che sta leggendo sa che 15 nostri concittadini vivono grazie a un trapianto di organi?
Chi tra noi poi ha mai sentito parlare degli 800 interventi che mediamente la Croce Bianca fa nei fine settimana?
E ancora, sapevate che esistono artisti cassinesi di fama che si occupano di scultura, pittura, rappresentazioni in genere?

È quanto ho appreso (e non con poco stupore) Mercoledi e Giovedi alla due giorni di forum delle associazioni promessi in campagna elettorale e realizzati a tre mesi dall'insediamento della nuova Amministrazione, ai quali ho partecipato insieme a tanti altri cassinesi. 

Due giorni di lavoro intenso per dar vita a due Consulte, quella Culturale e quella del Terzo Settore. 
Ci siamo riusciti, grazie alla disponibilità e all'impegno di tanti cittadini che partecipano in maniera attiva alla vita delle associazioni cassinesi. Ci siamo riusciti nonostante le difficoltà anche di incontro e di scambio tra realtà diverse che poco si conoscevano o addirittura non si conoscevano affatto. 
Questo è il punto che più ha caratterizzato il Forum del 17 e 18 Settembre: mettere insieme competenze e particolarità, proprie di ogni soggetto singolo o associato, in un nuovo contesto con la finalità di dare risposte più forti e soprattutto comuni a problemi comuni. 

La Consulta, del resto, si pone proprio l'obiettivo di cogliere opportunità interne ed esterne per metterle a disposizione della comunità, con la finalità di supportare e condividere possibili progetti e azioni concrete con chi è stato delegato dai cittadini a dare risposte ai bisogni, alle necessità, che oggi, in modo particolare nell'ambito dei Servizi Sociali, sono in vertiginoso aumento. 

Al focus group del Terzo Settore, quello che ho seguito da vicino, hanno partecipato associazioni quali Il Germoglio, il Borsellino, la Cooperativa La Speranza, la Banca del Tempo, la Croce Bianca, l'Avis, l'Aido e associazioni meno note come "Oltre Confine" o il Masd. Tante idee, tante prospettive che cercheremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane di sintetizzare e rendere operative prima della fine dell'anno perché, come detto, i problemi da affrontare sono tanti e articolati. 
Noi ci siamo, cassina e i cassinesi pure. 
Una sinergia indispensabile per liberare benefici per tutti, nessuno escluso. 






sabato 13 settembre 2014

Lo abbiamo promesso, ora lo facciamo.

“E’ necessario promuovere la partecipazione di tutti gli attori attivi creando una rete tra le associazioni e i gruppi che si occupano di sociale dando vita ad una Consulta permanente del terzo settore a Cassina de’ Pecchi”.

Quello riportato è un estratto del Programma Amministrativo di Cassina Domani sul capitolo dei “Servizi Sociali”. Esso risponde a una volontà politica molto chiara e semplice: mettere in rete e far partecipare direttamente alle scelte quelle realtà che sul territorio si occupano di promozione sociale. Perché? Non cè risposta più semplice: solo insieme e solo chi conosce i problemi può affrontarli con cognizione di causa.

Solo insieme e  solo chi conosce la realtà, perchè di fronte alla crisi, di fronte alle sempre maggiori criticità che colpiscono intere fasce di popolazione, i comuni, da soli, possono ben poco. Serve allora la compartecipazione all’analisi e alla proposta: Amministrazione Comunale e il terzo settore, ben presente e radicato a Cassina de’ Pecchi, affrontando un percorso comune, possono trovare le risposte soddisfacenti alle molteplici domande di aiuto che arrivano da una società sempre più disarticolata e vittima di una crisi devastante, che non ha precedenti.
Mettere insieme le Associazioni del terzo settore, farle lavorare con un obiettivo comune attraverso lo strumento della Consulta è la meta che ci siamo posti e che nei giorni del 17 e 18 Settembre l’Amministrazione Comunale metterà in pratica. Approvata tra i primi atti del mandato, la Consulta del terzo settore avrà origine nella due giorni del “Forum delle Associazioni Culturali e del Terzo Settore” che vedrà impegnati in modo particolare gli Assessori Marangoni e Vecchi, con lo scopo di “stringere un patto tra Associazioni e Amministrazione in cui ogni componente converge su obiettivi comuni e concreti per permettere la partecipazione attiva di tutti i cittadini alla vita pubblica”.

Un passaggio, quello del 17 e 18, particolarmente delicato e strategico, del quale, in modo particolare, siamo orgogliosi e ben contenti di poter dire: lo abbiamo promesso, ora lo facciamo.

domenica 7 settembre 2014

Due buone notizie. E non è poca cosa.

La prima buona notizia è che il governo con lo «sblocca Italia» mette in pratica quella che un noto quotidiano nazionale ha ribattezzato una “’piccola devolution del decoro urbano”. In sostanza, si delega i comuni a decidere a chi fare lo sconto, in cambio di cosa, per quanti mesi e in quale percentuale. L’ultima versione dell’articolo 26 recita che «l’esonero dal pagamento del corrispondente tributo» può essere concesso dai Comuni a «comunità di cittadini, associazioni non profit, rappresentanze di categorie economiche che abbiano presentato un progetto di riqualificazione». E che il progetto può prendere diverse forme, come la «pulizia di una limitata zona del territorio, la manutenzione e l’abbellimento di aree verdi, piazze o strade anche mediante le collocazione di elementi di arredo urbano o la realizzazione di eventi».
La seconda buona notizia è che a Cassina de Pecchi non stiamo certo con le mani in mano ad aspettare i decreti romani. Ieri, per l’intera giornata, una trentina di cittadini, armati di vanghe, martelli, seghe e tanta buona volontà si sono ritrovati al parco Giochi di Sant’Agata per dar vita alla prima Giornata del Parco, alla quale ne seguiranno altre, in altre zone del paese. Rimossi i resti di quel che fu il “Du di Country”, ripulito il bosco, tagliati i rami secchi e i tanti, troppi cespugli. Una bella fatica, alleggerita però dalla voglia di darsi da fare per il proprio paese e dalla spensieratezza dei più piccoli che hanno collaborato con gli adulti per la riuscita dell'iniziativa. Raccolti e accatastati i resti del lavoro di pulizia, ci siamo dati al pic nic nel parco, tutti insieme. Spazio poi nel pomeriggio alla fantasia dei ragazzi per progettare il “parco che vorrei”. Non è nemmeno mancato il tempo per fare un sopralluogo su tutta l’area del “Du di” con lo scopo di verificare lo stato delle strutture e dell’area stessa, abbandonata ormai da qualche anno (e i segni del tempo purtroppo si vedono).

Le buone notizie fanno sempre piacere. Ancora di più lo fa “il rimboccarsi le maniche”, tutti insieme, cittadini e amministratori, nel segno che l’unione fa la forza, per davvero.