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lunedì 19 maggio 2014

Tre parole d'ordine: cambiare, cambiare e ancora...cambiare.

Sta un po nel titolo di questo articoletto il filo conduttore di tutta la mia (la nostra) campagna elettorale. Cambiare. Una parola forte, un obiettivo difficile da raggiungere, una parola che può anche far paura. 
Una parola di cui abbiamo un disperato bisogno, anche a Cassina. Cambiare, rivoluzionare e anche, perchè no, rottamare: si proprio così, serve una bella ventata d’aria nuova a Cassina de’ Pecchi. 
Prima di ogni progetto e di tutte le idee del caso, dobbiamo cambiare tante cose. A cominciare da un modo di approcciarsi ai problemi di tipo “elitario”, riservato solo agli addetti (?) ai lavori, che sarebbero gli eletti, il Sindaco, gli Assessori, ecc ecc. Io penso esattamente il contrario, e cioè che i problemi, grandi o piccoli che siano, si cambiano insieme ai cittadini, discutendo e confrontandosi con loro.

Dobbiamo cambiare l’ideologia spinta che caratterizza una certa politica, anche a livello amministrativo, che agli effetti è immobile, che non sa o non vuole capire che il mondo è cambiato: vi pare normale parlare ancora nel 2014 di “famiglia fondata sul matrimonio”?

Dobbiamo cambiare l’idea che in fin dei conti il Comune è “un'altra cosa”, una cosa che non ci appartiene, che è lontana da noi. Non è cosi. Almeno, non lo sarà per noi. Il Comune sarà davvero “la casa di tutti i cittadini” e gli eletti saranno a disposizione h24.

Dobbiamo cambiare prospettiva, nel campo sociale ad esempio, perché il Comune non è un Ente addetto alla carità ”una tantum”, semmai è il posto a cui naturalmente ci si rivolge, consapevolmente, perché è li che il cittadino sa di trovare una soluzione ai suoi problemi.

Dobbiamo cambiare radicalmente l’immagine di Cassina: città dalle mille potenzialità rimasta per troppo tempo sotto tono, imbrigliata in una condizione di povertà culturale, espressiva e ricreativa senza precedenti.


Dobbiamo cambiare marcia, spingere sull’accelleratore del rinnovamento e fare tutto ciò che serve fare per Cassina e per i cassinesi. Del resto l’attraversamento sicuro della Via Roma o la sistemazione dei parchi pubblici, non possono certo aspettare. Ne saremo all’altezza? Si, senza ombra di dubbio. Facendo esattamente il contrario di quanto fatto fin’ora. 

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