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sabato 1 aprile 2023

Bilancio 2023 - 2025: Cassina NON spicca il volo!

Una serata stanca, senza anima.

È la fotografia dell'Amministrazione Comunale, durante il Consiglio Comunale (27/3), del penultimo Bilancio di Previsione.
Una compagine, quella amministrativa, che ridice le stesse identiche cose, che diceva nel 2019. 

Le promesse, sempre quelle.
Gli obiettivi, sempre quelli. 
Le opere da realizzare, sono le medesime. 

Con la differenza, che di anni adesso ne sono passati 3, siamo nel 4 anno inoltrato, manca meno di un anno alla fine. 

Sono stanchi, loro, gli amministratori, a ripetere sempre che riqualificheranno il Centro del Paese (come da 4 anni), che riqualificheranno l'Area Feste a Sant'Agata (come da 4 anni), che implementeranno il corpo della Polizia Locale (come da 4 anni), che metteranno a posto le Scuole (come 4 anni fa). 

Intanto, però, il 27 Marzo come vi avevo già annunciato qualche giorno fa (http://andreaparma.blogspot.com/2023/03/la-lega-delle-tasse-e-sempre-quella.html) approvano il bilancio previsionale 2023 - 2025, con la conferma delle aliquote IMU (0,6%) e IRPEF (0,8%) al massimo consentito nonostante il disavanzo sia stato azzerato, approvano le tariffe per i Servizi a domanda individuale tutte alzate e ripetono gli obiettivi programmatici impossibili da realizzare e che sono il copia e incolla dei 4 anni precedenti, con un piano triennale dei lavori pubblici che investe 2/3 delle risorse nel nuovo Comune e nella Caserma a Sant'Agata lasciando le briciole agli interventi strutturali che servirebbero al Paese. 


Queste, le certezze, il resto promesse, come se fossimo ancora in Campagna Elettorale.

Quello che dovevamo fare in Consiglio, lo abbiamo fatto. Abbiamo votato contro a tutto questo cercando di motivare la nostra contrarietà e facendo irritare qualche Assessore che col solito atteggiamento da primo della classe ci ha spiegato che le colpe sono sempre di quelli di prima. Qualche Assessore si irrita, qualche altro vanta un paio di punti (poco significativi) raggiunti: mettersi in discussione, ovviamente mai. 

Eppure, le carte, quelle del Bilancio, sono lì a confermare fallimenti, incongruenze, errori, obiettivi mancati: 120 Mila euro sulle strade per tre anni, e mettere 4 milioni per un nuovo Palazzo Comunale subito, nel 2023, non ha nessun senso; così come non ha nessun senso ancora dedicare citazioni particolari per Sant'Agata (in tre anni nulla è stato fatto per la frazione); non ha nessun senso parlare di manutenzione del patrimonio (cioè delle proprietà comunali, palestre, spazi comuni, scuole) ma solo nel 2024, quando ormai la legislatura sarà finita; non ha nessun senso volere un "nuovo Comune" quando quello attuale è sempre "distante" e spesso poco recettivo alle esigenze; non ha nessun senso promettere "partecipazione" quando per tre anni sono state respinte tutte le richieste di partecipazione.

Naturalmente, la forza dei numeri fa la differenza: tutti i punti approvati, in modo stanco però, come dicevo all'inizio, senza anima, senza cuore. Il Bilancio dovrebbe essere un momento particolare per l'Amministrazione Comunale di turno, che dovrebbe esaltare quanto fatto e spiegare come fare a centrare gli obiettivi ancora da raggiungere. 
Niente di tutto questo, sempre molto nervosi, come sempre del resto: segno di una fine ormai imminente e pochissime chances a disposizione, per Sindaco e Giunta, da giocarsi ancora. 

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