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lunedì 29 giugno 2020

Il "Fine" e i "mezzi". Ancora sull'Illuminazione Pubblica.

Sarebbe fin troppo facile, adesso, con questo POST, parlarvi della vergognosa situazione del verde pubblico che Cassina de Pecchi sta vivendo in questi giorni.

Sarebbe troppo semplice, adesso, ricordarvi il tremendo ritardo con cui si è lasciato incancrenire la questione "Centri Estivi" con il risultato che siamo tra i pochi (forse l'unico) Comune a non aver fatto partire i Centri Estivi il 15 Giugno.

Sarebbe una passeggiata parlarvi del solo Comune con la Biblioteca Civica chiusa fino al 23 Giugno, del solo Comune con la Piscina di cui ancora oggi non si nulla, del solo Comune con il Centro del Riuso ancora chiuso, del solo Comune che non comunica ai suoi Cittadini notizie fondamentali, come ad esempio i fondi per le Associazioni Sportive, mentre non mancano i soliti e ripetuti POST fatti di selfie a non finire.

Sarebbe facile, non lo faccio. Lascio giudicare ai Cittadini, che hanno occhi e testa per farlo.

Vi parlo, oggi, dopo uno stop di qualche settimana, di obiettivi e mezzi per raggiungerli. 

Vi parlo ancora, di Illuminazione Pubblica, riprendendo l'ultimo articolo de 12 Giugno scorso, perchè il tema è di quelli seri.  

E, dunque, secondo voi, il fine giustifica i mezzi? 
In linea di massima mi sentirei di rispondere si. Dipende però da qual è il mezzo e soprattutto da qual è il fine. 

L'obiettivo, il fine, a Cassina de Pecchi, per troppo tempo e per tante, troppe Amministrazioni, è quello di rendere più illuminato il Paese, che è buio, più buio di tanti altri Paesi qui intorno. Ci hanno provato in tanti, in tante legislature, ma il risultato, per un motivo o per un altro, non si è mai discostato dalla condizione di "buio cronico" che attanaglia strade, piazze, parchi cittadini, più o meno 365 giorni all'anno. E, quando la luce c'è, spesso e volentieri i guasti ripetuti fanno tornare il maledetto buio. 

Per risolvere questo annoso problema e per far risparmiare i Cittadini, il Sindaco e l'attuale Amministrazione, dopo aver affossato il "Bando Lumen" (vinto nel Novembre 2018 dal Comune di Cassina de Pecchi insieme ad altri 27 tra Comuni, Province e Comunità Montane) Lunedì 15 Giugno in Consiglio Comunale, hanno dato il via all'iter per l'ingresso del Comune di Cassina de Pecchi in ATES, Società in house providing con sede in Trezzo sull'Adda, scegliendo una strada che, stando sempre alle dichiarazioni del Sindaco, comparata con la sola altra in essere (Bando Lumen) è migliore. 

Non so se volutamente o meno, ma abilmente, molto abilmente, gli Assessori chiamati a presentare il punto 3 all'Odg del "Consiglio Comunale" ovvero "Acquisto quota partecipazione in ATES" hanno dedicato 3/4 della discussione a parlare di impianti di illuminazione, di lampadine, hanno messo lì numeri e cifre, hanno presentato il progetto diluito in 17 anni, hanno parlato di risparmio, di efficientamento, di riqualificazione di una rete (la nostra) vetusta. Hanno anche, gli Assessori, sottolineato le "chicche" del progetto, giusto per attirare l'attenzione, come i cannoni che sparano le immagini sui muri e le luminarie per Natale. Ma l'abilità (voluta o meno) degli Assessori, è durata fino a Consiglio Comunale inoltrato, quando è emerso che le lucine per Natale e i cannoni con le immagini, non sono quello che è stato votato dalla sola maggioranza (con i voti contrari di 2 gruppi di minoranza e 1 astensione di un altro gruppo). Ad essere votato è stato l'acquisto di una quota di capitale sociale di ATES (8000 euro) ovvero l'inizio di un legame profondo, un legame a doppio filo, per 17 anni, tra Cassina de Pecchi e una Società partecipata da capitale pubblico.

È ancora troppo presto per poter dire se il fine (riqualificare l'illuminazione pubblica in Paese) giustifichi il mezzo (il legame per 17 anni a una Società pubblica), soprattutto è ancora troppo presto per dire se il "mezzo Ates" è migliore del "mezzo Bando Lumen". Non ho nessun preconcetto, anzi sono molto curioso della prossima seduta di Consiglio dove si entrerà nel dettaglio.

Alcune considerazioni però le possiamo fare anche subito, basandoci su quanto ascoltato in Consiglio Comunale e quanto ho vissuto in prima persona, da Consigliere Comunale per 5 anni.

1 - Intanto, una prima evidente differenza, molto di sostanza: il Bando Lumen, seppur con il suo iter complicato, era ed è un Bando Pubblico con fondi europei e dopo che lo stesso Bando fu fermato in attesa di una sentenza del TAR, Cassina risulta essere tra i beneficiari. Soldi pubblici per finanziare progetti di innovazione degli impianti di pubblica illuminazione attraverso l’introduzione di tecnologie volte al risparmio energetico. Questo era e questo è, un finanziamento puro. 

L'ingresso in Ates, è tutta un altra faccenda. 

Complessa, dal punto di vista legislativo e giuridico: che cosa siano le "Società Pubbliche in house" e quali siano le loro funzioni e la loro storia nel nostro Paese, non puoi sintetizzarle in un Post. E forse nemmeno in un Consiglio Comunale, durato poco più di due ore. Quale sia la natura, la solidità finanziaria ed economica, le capacità di rispondere alle esigenze e i termini del rapporto con un Ente, non puoi esaurirli in quattro righe. Quali sono gli strumenti di controllo? Di verifica? Di garanzia per Cassina de Pecchi? L'Amministrazione ha sostenuto che tutti questi passaggi sono stati valutati, ma come possiamo esprimerci se nulla è stato reso pubblico? Hanno parlato per 1.30h di pali e di luci, non delle valutazioni tecniche-politiche-amministrative sull'ingresso in ATES.

2 - Gli Assessori chiamati a spiegare il punto, ci hanno detto che il legame profondo di 17 anni, si traduce nell'efficentamento energetico che verrà realizzato nei primi due anni, mentre nei 15 anni restanti restituiremo l'investimento e risparmieremo rispetto a quanto oggi il Comune spende tra canone + manutenzione straordinaria / ordinaria una quota di 259000 euro, ovvero una media di 15000 euro annui (eccezion fatta per i primi due anni, dove il risparmio, sempre secondo le cifre esposte, sarà maggiore rispetto ai 15000 euro di medi). E' utile sapere che, come vi avevo già anticipato nel POST del 12 Giugno, 1 anno di risparmio "stimato" ce lo siamo già utilizzato con la Determina n. 218 del 2 Giugno 2020 per la "prestazione di servizio di assistenza tecnico, amministrativa e giuridica per la valutazione e definizione dei rapporti tra il Comune di Cassina de Pecchi e la Società ATES Srl" e quindi per affidare (a pagamento) a un soggetto esterno al Comune un servizio di assistenza all'ingresso di Cassina de Pecchi in ATES. 

3 - Il Bando Lumen finanzia 28 Progetti di 125 Comuni lombardi con oltre 36 milioni di euro di investimento. ATES, conta di 17 Comuni Soci e ha sottoscritto 6 contratti di manutenzione dell'illuminazione pubblica con 6 Comuni, tutti più piccoli di Cassina de Pecchi, l'ultimo contratto, in ordine di tempo, risale all'Ottobre 2017.2

A fronte di tutto ciò, che valutazioni sono state fatte? Cosa ci fa dire che entrare in Ates è meglio di ogni altra strada e soprattutto perché non esplicitare al Consiglio le valutazioni fatte?

Per ora vi lascio con le considerazioni qui sopra. Riprenderò il tema, proprio perchè riguarda concretamente la vita quotidiana in Paese.

venerdì 12 giugno 2020

Illuminazione Pubblica, si cambia. Ma nessuno lo sà.

A Cassina de Pecchi sembra essere diventato più semplice imbattersi in un esperto di qualche cosa (che, pagato dalla collettività, fa consulenza per i più disparati argomenti) piuttosto che semplici risposte sulla vita quotidiana di noi tutti: siamo quasi a metà Giugno e ancora, ahinoi, non si sa nulla sui Centri Estivi (in altri Comuni già partiti) e non sappiamo nemmeno come la nostra Amministrazione Comunale ha pensato di organizzare gli spazi scolastici per Settembre. 

Mentre decine di Famiglie cominciano a spazientirsi e a reclamare una maggiore attenzione sul tema, le consulenze proliferano e le Tasse pure. Aumentano le Tasse (dal 30 Maggio, per scelta politica dell'attuale Amministrazione) ma i Servizi, quelli essenziali in questo periodo (come i centri estivi, appunto) non sappiamo che fine abbiano fatto (o meglio, in Consiglio Comunale hanno detto che stanno lavorando a una soluzione, che forse arriverà o forse no). Ma, se da una parte c'è carenza di risposte, se da una parte vengono accantonati uno dopo l'altro i progetti, dall'altra scopriamo che si lavora sodo sul fronte "spese". 

Hanno affossato il Bando Lumen che, secondo l'Amministrazione Comunale di cui ho fatto parte, sarebbe servito per riqualificare l'illuminazione pubblica in Paese, per un "vedremo" molto fumoso, per nulla spiegato, ma che, spulciando gli atti, abbiamo capito cosa sia. Lo abbiamo capito noi, perché nonostante le 101 righe del comunicato dell'esperto di comunicazione, non era chiaro nulla.

Abbandoniamo il bando Lumen (dopo che il medesimo ha avuto diversi passaggi negli anni precedenti) per acquistare una quota di partecipazione in ATES Srl per affidare il servizio di illuminazione pubblica (punto 3 all'ODG del prossimo Consiglio Comunale previsto per il 15 Giugno). 

ATES è una Società Pubblica in house di Energia e Servizi che nasce con la gestione calore e che oggi si occupa anche di illuminazione pubblica per conto dei Comuni Soci. Conosco poco ATES, non mi sbilancio in commenti azzardati, quel che ho appurato, attraverso una banale ricerca su Internet, è che i Comuni associati ad ATES per la gestione dell'illuminazione pubblica sono 6, Trezzo sull'Adda (dal 2011), Pozzo d'Adda, Vaprio d'Adda e Orio al Serio (dal 2014), Canonica d'Adda (dal 2015) e Cambiago (dal 2017). Forse un pò pochini, forse un pò troppo in là nel tempo l'adesione dell'ultimo Comune (2017)...forse, troppo presto poterlo dire e senza riscontro, sarebbe difficile farlo. È prematuro che lo dica io, che sono un semplice Cittadino, ma prematuro lo è anche per la nostra Amministrazione Comunale che, nonostante l'affidamento già deciso il 22 Gennaio 2020 con Delibera Numero 6 oggi, con Determina n. 218 del 2 Giugno 2020 (quindi precedente al Consiglio Comunale del 15 Giugno) affida (ancora) una "prestazione di servizio di assistenza tecnico, amministrativa e giuridica per la valutazione e definizione dei rapporti tra il Comune di Cassina de Pecchi e la Società ATES Srl" a un altra Società esterna al nostro Comune, "Aries & Partners" per 18300 euro in quanto "all’interno dell’Ente non esistono figure con adeguata professionalità, per lo svolgimento delle attività in argomento e pertanto si rende necessario procedere all’individuazione di un operatore economico esterno, cui affidare l'incarico".

Non giudico la scelta operata, come detto prima, sono pochi gli elementi per valutare se la scelta è quella giusta. Posso solo "fidarmi" degli attuali Amministratori (e al momento non ho elementi per metterne in dubbio l'operato). Giudico però tutto il resto. 

1) affossano il Bando Lumen (che ripeto, ha avuto passaggi plurimi pubblici alla luce del sole durante la passata legislatura) per un "vedremo";

2) non dicono nulla, anche se la prima Delibera di affidamento in house del Servizio di illuminazione pubblica (numero 6) risale al 22 Gennaio 2020;

3) 5 mesi dopo aver approvato in Giunta la Delibera numero 6, il 5 Maggio 2020 pubblicano sui Social un Comunicato generico sull'efficientamento energetico (qui il comunicato: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3691262540945772&id=1082532045152181) di 101 righe senza citare mai ATES, senza citare la Delibera Numero 6, senza spiegare il nuovo progetto, senza spiegarne i pregi rispetto a quello precedente;

4) 6 mesi dopo aver approvato in Giunta la Delibera numero 6, determinano la spesa di 18300 euro per un servizio di assistenza tecnico-amministrativa per valutare i rapporti tra il Comune e la Società con cui 6 mesi prima avevano deciso di affidare un Servizio.

Insomma, parrebbe proprio che gli attuali Amministratori, qualche problemino di "trasparenza e partecipazione" lo abbiano anche loro (che poi sono gli stessi che accusavano noi di nascondere le scelte importanti). A Pagina 2, punto 2 del programma elettorale della coalizione leghista, testuale "coinvolgimento dei cittadini nelle principali scelte dell'Amministrazione". Ecco, appunto, la prima scelta importante (dopo un anno di govern) è relegata a pochi addetti ai lavori.