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giovedì 19 dicembre 2019

Burocrazia, silenzio&prepotenza. Benvenuti nella Piattocrazia cassinese.

Torno su un argomento già affrontato - comunicazione tra Ente comunale e Cittadini - perché la questione è stra maledettamente seria. La domanda, infatti, che torna ciclicamente ad ogni mio post, è: ma perché la neo Amministrazione non comunica o quando va bene comunica male? Non comunica con i Cittadini la Giunta e sembra tra l'altro che tutto sia fatto per rendere difficile la diffusione delle informazioni, al punto che nessuno, se non pochi addetti ai lavori, sa quel che avviene tra le quattro mura di Piazza De Gasperi.

Quanto avvenuto ieri sera, in occasione dell'ultimo Consiglio Comunale prima delle Feste, ha dell'incredibile ed è intimamente legato all'introduzione che avete appena letto di questo POST, ma ci torniamo dopo.

Si, perchè prima ancora che muovere critiche o apprezzamenti sulle scelte dell'attuale Amministrazione (a proposito, mi complimento con il Consiglio per aver accettato la proposta di conferire la Cittadinanza Onoraria a Liliana Segre) rimane un punto, a ormai sette mesi, le scelte non si conoscono, non ci sono, sono relegate nel Palazzo. Non potrebbe essere altrimenti, vista la piattocrazia dilagante. 

L'appiattimento sul nulla totale (la piattocrazia, appunto) ha preso il sopravvento dal 26 Maggio su quello che invece interessa i Cittadini e cioè sapere ciò che li riguarda da vicino. Mentre Politica e amministratori sono assenti sulle cose che contano (il PD è la sola organizzazione che è venuta in Piazza fin da Settembre a raccontarvi le scelte incomprensibili del Comune) abbondiamo di "effetti speciali" tra foto di gruppo, sorrisi smalianti e spese stratosferiche per qualche lucina colorata.

Il leitmotiv di questa Giunta, però, non può essere l'effetto speciale perenne e non può essere nemmeno la lucina colorata, che fa molto Campagna Elettorale, piuttosto che concretezza. Finché lo sarà ci sarà sempre un problema di fondo: ci fa piacere apprendere che finalmente lo spostamento del mercato e relativa Ordinanza sia stata pubblicata in home Page sul sito web del Comune, come da noi chiesto, ma questo doveva essere fatto prima di spostare il mercato, non dopo, forse ci saremmo risparmiati il caos andato in onda venerdì scorso sulle direttrici sud-nord e viceversa prese d'assalto di chi si è trovato improvvisamente Matteotti e Papa Giovanni chiuse. 

La piattocrazia, che ho il sentore risponda più a un disegno voluto piuttosto che essere solo frutto dell'inesperienza o dell'incapacità di comunicare, prevede l'affiancamento all'informazione pressoché inesistente al maldestro tentativo di ridurre al minimo non tanto il "dissenso" (che per un Partito come la lega che tifa la Russia di Putin, sarebbe anche comprensibile) ma anche le semplici "domande". Quelle che per 5 anni mi sono sentito ripetere ogni giorno, mettendoci la faccia, mai coperta da una lucina colorata. Alla piattocrazia le domande però non piacciono, sono scomode, danno fastidio. Ed ecco che, ciò che era di una semplicità incredibile fino al 26 Maggio (porre quesiti o segnalazione di disservizi attraverso una semplice mail o attraverso il Portale "Comunichiamo") è diventato oggi, in tempo di piattocrazia, di una difficoltà sovra umana. Una Amministrazione Pubblica deve (dovrebbe) favorire il rapporto tra eletti e elettori. Non è solo un principio generale è la Legge a stabilirlo. Ma questa Amministrazione ricorre a quel principio, facendo esattamente il contrario.

E infatti, incuriosito dal ricorso al "Codice dell'Amministrazione Digitale" (a cui l'Amministrazione Comunale ha fatto riferimento per sostenere la tesi dell'obbligatorietà della PEC per comunicare con il Comune) scopro ad esempio, che di 4 Comuni presi a caso (Cernusco, Vignate, Gorgonzola e Bussero) nessuno di questi, ha ridotto al lumicino la comunicazione nascondendosi dietro a una Legge, tantè che ognuno di questi Comuni ha attivato piattaforme simili a "Comunichiamo" il portale introdotto nella legislatura precedente che così, come se vivessimo tutti su facebook, scopriamo per puro caso, verrà affossato a Gennaio, attraverso un intervento di un Assessore sui Social. 

Dicono che puoi scrivere informalmente agli Assessori in alternativa alla PEC (che è - per chi non lo sapesse - un servizio a pagamento da attivare su un gestore privato a cui devi fornire tra l'altro i tuoi dati personali). E perché mai dovrei farlo? L'amministrazione pubblica non funziona "per conoscenza" e un Assessore pagato dai Cittadini per fare l'Assessore, ha cose ben più importanti da fare che stare dietro alle segnalazioni di buche o pali che non funzionano. La piattocrazia a quanto pare non ha fatto i conti con un semplice ragionamento, banale, a cui anche un leghista potrebbe arrivarci facilmente: da cittadini-contribuenti già paghiamo le tasse per i Servizi e non esiste pagare un ulteriore Servizio privato per comunicare con chi (il Comune) quel Servizio lo eroga grazie alle tasse pagate dai Cittadini-contribuenti. Non è difficile da capire, anche se la piattocrazia si chiuderà a riccio e farà di tutto per convincervi del contrario. 

Sono sempre stato allergico agli "uffici complicazione cose semplici" figurarsi la mia allergia alla piattocrazia. 

Sono anche allergico al tentativo attuato dalla sola Maggioranza - ed arrivo al Consiglio Comunale - di sottrarre dal controllo "civico" i fatti e le decisioni della politica e che c'entrano con la Politica, altro tassello messo lì a 7 giorgi dal Natale in funzione della piatrocrazia. Cosa che l'attuale Amministrazione Comunale ha fatto in solitaria con la modifica del Regolamento del Consiglio Comunale (approvata nella seduta di Mercoledì) stravolgendo una Commissione di garanzia (che si chiama appunto "Commissione Garanzie Statutarie") trasferendo la sua composizione attuale (tutti Cittadini fuori dalla Politica) alla Politica vera e proprioa, attraverso la designazione di Consiglieri comunali e presieduta dal Sindaco, in sostituzione appunto dei Cittadini. Oraban o Putin (tanto per ricorrere all'esempio di prima) non avrebbero saputo fare di meglio. 

La politica che dovrebbe giudicare il lavoro svolto dalla politica stessa, ovvero giudicante e giudicato, coincidono. 

No, in tempi normali non coincidono. In tempi di Piattocrazia, purtroppo, si.



Ne vedremo delle belle, statene certi. 
Poi non dite che non vi avevamo avvisati.

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