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domenica 17 febbraio 2019

C come Collaborazione

Intanto riteniamo sia utile sottolineare un aspetto che fa da premessa al punto in discussione: è sempre positiva e va sempre sostenuta la collaborazione fattiva tra Comuni che si trovano a gestire problematiche simili. Noi siamo e saremo sempre favorevoli a percorsi comuni e condivisi tra Enti che vivono lo stesso territorio e che per dare risposte sempre più efficaci ed efficienti ai bisogni diffusi, intraprendono iniziative sovra comunali, in questo caso nella forma della Convenzione, che hanno al centro la persona e il suo benessere. Tra l'altro questo aspetto, quello cioè della collaborazione tra Enti, che appunto fa da premessa al punto, è sostenuto da lunghi anni di legislazione nazionale e regionale, come sottolineato nell'introduzione della proposta di Convenzione, a conferma che la strada della collaborazione istituzionale, sopratutto in una materia complessa come quella dei Servizi Sociali, è e rimane la strada maestra.

Premesso ciò, perchè siamo favorevoli alla Convenzione. 

Intanto ci convincono i principi ispiratori della Convenzione, che troviamo esplicitati all'ARTICOLO 3 e che vado a citare velocemente:

"L’organizzazione e gestione in forma associata verrà improntata ai principi di universalismo, eguaglianza, imparzialità, continuità, partecipazione, territorialità, efficienza ed efficacia, centralità della persona, integrazione, sussidiarietà, solidarietà, diritto di scelta". 

Ecco, non possiamo che riconoscerci pienamente in questi principi che ispirano profondamente il nostro modo di essere, di vivere la vita politica e di vivere la Comunità. Principi che non ci caratterizzano solo come Uomini ma che, con estrema soddisfazione, vediamo applicati in questa Convenzione, che ripeto, ha a che fare con le persone in carne ed ossa ed è per questo che assumono ancora più valore. 

Al fianco dei Principi che fanno da ossatura alla Convenzione, nei quali come detto ci riconosciamo pienamente, ci sono poi 4 parole, 4 obiettivi da perseguire che anche in questo caso, condividiamo in pieno:

Omegeneità nell'erogazione dei Servizi, semplificazione delle procedure, riduzione dei costi implementazione con il relativo miglioramento dei Servizi sul territorio. Queste finalità devono essere perseguite sempre, sopratutto alla luce del fatto che le criticità e i bisogni sono purtroppo in costante aumento anche nella nostra realtà, anche purtroppo in Martesana, nonostante possiamo definirla la nostra, una zona dove tendenzialmente vi è un benessere diffuso. Queste finalità e cioè la razionalizzazione della spesa sociale e il miglioramento laddove possibile dei Servizi, vanno perseguite nonostante i tagli e lo sgretolamento progressivo e perpetuo dello Stato Sociale. Sgretolamento che è in corso nel nostro Paese e non da adesso e non solo nel nostro Paese: basti pensare quanto sia stata penalizzante a fini pratici la Riforma della Sanità lombarda, che tra le conseguenze negative, ha ad esempio, smantellato il Presidio ex Asl in Via Mazzini, costringendo l'utenza cassinese a spostarsi in altri Comuni per accedere ai Servizi essenziali, con difficoltà non indifferenti, sopratutto per la popolazione più anziana. In quell'occasione riuscimmo con non poca fatica, a mantenere qui sul territorio almeno 2 Servizi gestiti dalla ex Asl, fornendoli direttamente in Comune e cioè la scelta e revoca del Medico e l'attivazione della Carta dei Servizi, anche se ora il Servizio è momentaneamente fermo. Ho fatto qst esempio non per dire quanto fu bravo l'Assessore e la ns Amministrazione in quell'occasione (anche se è giusto sottolinearlo quanto fu giusta quella scelta visto e considerato che a fronte appunto di una politica sbagliata e penalizzante da parte di Regione, il Comune e in quel caso l'Assessore Marangoni, in un percorso complicato, riuscì cmq a mantenere su Cassina un baluardo di presenza, scongiurando la chiusura totale di un Servizio). Ho fatto qst esempio dicevo per dire che la gestione associata, attraverso la Convenzione in una prospettiva di realtà confinanti e simili, può e anzi deve essere una opportunità. E' una opportunità ancor più leggendo la Convenzione e rendendosi conto di quanto anche la struttura organizzativa non lascia spazio al caso, una struttura quella descritta in questa Convenzione rodata, che si suddivide in più ambiti collaboranti tra loro per definire strategie comuni e funzionali.

Chiudo, quindi annunciando che, per tutti i motivi citati in questo intervento, il nostro voto è senz'altro favorevole.

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