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domenica 10 dicembre 2017

Dopo il "nulla" pluriennale, arriva il "qualcosa" litigioso

Dopo 3 anni di assenza pressoché totale dalla scena politica locale torna a far parlare di sé, in senso negativo, il Partito di Forza Italia. Ci aspettavamo qualcosa di più che la riproposizione dei soliti triti e ritriti dissidi interni ed esterni che quel Partito si porta dietro dalla caduta dell'Amministrazione D'amico, e soprattutto ci aspettavamo, dopo la nomina del nuovo Segretario, avvenuta qualche giorno fa e dopo i lunghi anni di blackout, una nuova partenza fatta di contenuti più che di mal di pancia. Al momento, stando a quanto la stampa locale racconta, sembra però che nulla sia cambiato dal 2013. Forza Italia riappare e riappare ancora quella ruggine che ha alimentato la diaspora del centrodestra cassinese, quella che ha travolto le sorti di una Amministrazione Comunale caduta a seguito di feroci liti interne e che nemmeno la nomina del nuovo Segretario riesce ad attutire, tutt'altro. Anzi sembra essere stata proprio la nomina di Emilio Calabretta il motivo di nuovi scontri dentro e fuori al Partito che bloccano sul nascere tutti i buoni propositi di riunificazione lanciati da quella parte della barricata, sempre stando a leggere quanto riportato dai giornali. 
Come ricorderete, prima della pausa estiva, vi raccontai di un tentativo che descrissi come  "un appello che fa bene alla politica" che si propone (si proponeva) di mettere da parte le divisioni per far primeggiare un senso di responsabilità comune. Ebbene, quell'appello raccolse l'interesse di alcuni esponenti del centrodestra che si espressero anche attraverso la stampa  ma (paradosso) l'unico che ne esalto' la positività (in senso lato) fui io, che col centrodestra, come è noto, non ho nulla a che fare. Paradossale e sintomatico che a commentare quell'appello sono stato io con un ragionamento articolaro e non altri (almeno non pubblicamente eccezion fatta per i due casi di cui prima). Sintomatico di un malessere mai assopito e anche le nuove polemiche lo confermano. Dalle parti del composito mondo del centrodestra locale del resto la parola "trasparenza" è una chimera: se non fosse per il recente Congresso Provinciale dell'UDC (provinciale, lo sottolineo) non c'è traccia di dibattito pubblico, di momenti aperti alla cittadinanza, di confronto se non per qualche banchetto domenicale (frutto dello sforzo di singoli Partiti). 

Dunque, il centrodestra a Cassina non esiste (se non in Consiglio Comunale), è sparito dalla scena pubblica e quando ritorna (quando prova a ritornare) litiga: niente male per tentare la scalata nel 2019. 

Non mi addentro nei motivi (reali o presunti tali) dei nuovi dissidi, non è nel mio stile anche perchè gli elementi, al momento, sono pochi. Quel che vedo è una sconfitta della politica, se queste sono le premesse, perchè mai devono prevalere i personalismi, ma piuttosto una visione comune di intenti. Sarà capace Forza Italia e il centrodestra a mettere davanti ai personalismi il "noi" ovvero una proposta condivisa di governo locale? Staremo a vedere, per ora dopo il nulla di 5 anni, arriva il "qualcosa" di litigioso, che non fa pensare a nulla di buono per il futuro (per loro ovviamente). 

Ad ogni modo i miei auguri al neo Segretario Calabretta non li faccio mancare. Persona leale, avversario mio e del centrosinistra, ma leale. Auguri a lui e al Partito, seppur non sarà semplice (per lui e per loro) scrollarsi di dosso anni disastrosi, tant'è che ancora oggi se ne vedono le scorie.

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