Conclusa l'abbuffata di buonismo natalizio - a volte sincero, il più delle volte forzato - possiamo tranquillamente aspettare la prossima critica giornaliera a prescindere e metterci comodi per la prima caciara dell'anno, che a breve farà irruzione via Social, statene certi. Dopo tre anni da Consigliere Comunale sempre in prima fila, nel bene e nel male, ci ho fatto il callo, ma non a quel che inaspettatamente si è aggiunto - chicca delle chicche - e cioè il prendersi del "cinico" anche da chi gioca nella tua stessa squadra. Incredibile, ma vero, succede a Cassina de Pecchi, caso più unico che raro. Ma si sa, il nostro è il Paese di chi se la prende con le panchine rosse, di chi pesa le fragole a Fragolosa, di chi chiama in causa il Comune per la cacca dei piccioni sui balconi. In un contesto del genere, ci stanno anche le bordate dai tuoi vicini-alleati e capiamo bene il perchè la gente, quella che tutti i giorni fa i conti con stipendi sempre più risicati e bollette sempre più salate, si disaffeziona dalla Politica, anche da quella locale.
Messi da parte per un attimo quelli che pensano di governare il Comune come fosse un condominio, i noti-notissimi "sputa sentenze by Social" che attenzione, si sono fermati in questi giorni giusto per celebrare Babbo Natale e Gesù bambino, da questa parte si continua a lavorare per Cassina, spesso in silenzio, senza fare troppo rumore. E, mentre mi prendo del cinico a gratis, mentre la roulette russa della denigrazione comandata sta oliando i suoi meccanismi per il 2018, proseguo il mio impegno quotidiano che è quello di raccontarvi i fatti, per quello che sono. E lo faccio da tre anni, senza sosta e so che questo mio modo di fare, totalmente trasparente, dà fastidio. Dà fastidio a tanti, compreso chi pensa e racconta di vivere nel mondo delle favole dove tutto funziona alla perfezione e a sbagliare sono sempre gli altri (un mondo fantastico, tanto quanto quello di Babbo Natale e non certo corrispondente alla realtà di Cassina de Pecchi), ma di questo parleremo un altra volta. Oggi voglio parlarvi, come dicevo, di fatti, mettendoci ancora una volta la faccia e non nascondendomi dietro a una tastiera (tanto comoda per chi non ha un briciolo di spina dorsale): fatti, veri, che in realtà sono un po datati, risalgono al 27 Novembre scorso e riprendono un argomento da me tralasciato per mancanza di tempo e che solo oggi riesco ad approfondire per voi.
Mentre tutta la fuffa fuffosa dei "contro a prescindere" e di quelli che "tutto va bene madama la marchesa" tornerà a breve a sommerge i poveri cassinesi (qualche giorno ancora, il tempo necessario per digerire panettone e spumante), c'è qualcun altro, la maggioranza, che zitta zitta approva il "Piano Cimiteriale", propedeutico all'ampliamento del Cimitero di Camporicco, oggi saturo di posti che costringe le famiglie a portare le salme dei propri defunti al Cimitero di Sant'Agata o fuori Paese.
Un tema vero, non certo roba da serie B, un tema che pochi conoscono, nonostante il suo carattere strategico. Come di consuetudine, la sola maggioranza ha approvato il Piano Cimiteriale con l'astensione delle minoranze (quelle presenti), fatto alquanto inspiegabile, visto che loro stesse, quando erano maggioranza, erano consapevoli del problema al punto che attuarono una "misura tampone" (90 colombari) che ha soddisfatto solo in parte (18 mesi) le esigenze di allora (esigenze che oggi si ampliano ancora di più). Conseguenza, oggi si è costretti a scegliere per la cremazione o per l'inumazione nel cimitero di Sant'Agata, con un disagio evidente a chi ha difficoltà di spostamento, per chi ha difficoltà a raggiungere la frazione (persone sole, persone malate o persone anziane).
A fronte di questo pregresso l'ampliamento del cimitero è oggi una urgenza e noi lo faremo con un progetto di medio-lungo periodo e non pensato solo all'oggi.
Dopo l'approvazione del Pgt nel 2015, dopo la redazione del Piano Cimiteriale nel 2016, dopo il ricevimento del parere positivo da parte di ARPA e ASL nel 2017 e dopo l'adozione del Piano (in Giunta) e l'approvazione definitiva (in Consiglio Comunale) si passa, dall'anno prossimo, alla progettazione vera e propria. Tutto secondo una sequenza di passaggi frutto di fatti e non del solito chiacchiericcio pro o contro l'Amministrazione Comunale.
Nel frattempo ho letto di una opposizione al Progetto da parte di un gruppo di cittadini residenti nel quartiere Aurelia (quello più prossimo al Cimitero) perchè la scelta di "espandersi" verso ovest occupando l'attuale Via Don Verderio creerebbe disagi viabilistici al quartiere stesso. Non ho la sfera di cristallo a portata di mano, quindi non posso sapere adesso se il Progetto (di cui vi parlerò a tempo debito) creerà disagio o no. Quel che so è che fare diversamente non è possibile. L'alternativa è allargare quello di Sant'Agata (ospitando li anche i defunti di Cassina) o non fare nulla. E siccome non fare nulla non sta nelle nostre corde e siccome una Amministrazione Comunale ha il compito di eliminarli i disagi, qualcosa abbiamo fatto, approvando il Piano e mettendo un altro bel mattoncino a un percorso cominciato tre anni fa.
Questo il fatto odierno, quello che vi dovevo. Ma siccome a me piace ascoltare le persone (sopratutto a me piace ascoltare chi la pensa in modo diverso da me) e non mi piace affatto girarmi dall'altra parte di fronte alle critiche (non l'ho mai fatto e mai lo farò) andrò a trovare i residenti del Quartiere Aurelia per ascoltare le loro ragioni, magari ne viene fuori qualcosa di buono.
Per il momento è tutto. Ci risentiamo con l'Anno Nuovo, quando, sempre con spirito positivo, ma critico quando serve, farò un resoconto dell'anno 2017, con un pensiero a quanto mi e ci eravamo impegnati a fare.
Mi sembra un bel modo per ANDARE AVANTI.
Fare fatti, corregge gli errori e ascoltare i cittadini, niente di più semplice.
Fare fatti, corregge gli errori e ascoltare i cittadini, niente di più semplice.
A proposito, Buon 2018 a tutti