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martedì 21 novembre 2017

Il popolo del NO approda a Cassina de Pecchi

Ancora una volta, come con  il Post sull'accattonaggio in occasione dell'articolo Mi vergogno ma non mollo ho ricevuto molte visualizzazioni. 

Sarà che sono sempre stato abituato a dire quel che penso, sarà che ai cittadini interessa parlare delle strade e dei marciapiedi (perché sono argomenti che vivono quotidianamente) sta di fatto che anche sta volta "The Very Social People" (come mi ha ribattezzato un giornale locale) ha toccato un nervo scoperto, uno di quegli argomenti per i quali i cittadini-elettori non ci pensano due volte per premiarti o per bocciarti. Perché, se ancora non fosse chiaro, un Paese pulito, ordinato, attrezzato, con Servizi funzionanti, non deve essere un miraggio, ma è il minimo sindacale che ci si aspetta da una Amministrazione Pubblica attenta. 

Ebbene si, il tema è li sul tavolo e a metterlo sul tavolo non sono stato io (che a differenza di altri, non mi reputo cosi importante) ma i cittadini, con le loro molteplici segnalazioni. Io ho fatto solo il mio piccolo pezzettino, ho fatto da ponte, dando voce e portando quelle istanze al piano della politica, come il mio ruolo, il mio piccolo ruolo, mi impone di fare. Come andrà a finire lo vedremo tutti insieme: intanto è cominciata e non poteva cominciare nel migliore dei modi. Alle 774 visualizzazioni al mio post e alle strette di mano per strada si aggiunge (cosa più significativa) l'approvazione del DUP (il Documento Programmatico per il prossimo triennio) avvenuta in occasione del Consiglio Comunale del 14 Novembre. E il chiacchericcio di chi è impegnato più che altro a "fare casino" a furia di post tutti infarciti dalle solite Fragole&Pannocchie, rimane tale, con un "no a prescindere" anche quando l'Amministrazione ci prova. 

Del resto, siamo italiani, ci siamo abituati. Siamo abituati ai NO che non fanno fare passi in avanti ma imbrigliano energie, risorse, voglia di guardare al Futuro. Dopo i No triv, dopo i no tav, i no Cost, i No Teem e i no Carosello (questa mi mancava, ma ne parleremo in un altro momento) la malattia del NO approda anche nel piccolo Comune di periferia contro la necessità di far progredire il nostro Paese. A prescindere da destra o sinistra, c'è (dovrebbe esserci) un minimo comune denominatore che ci tiene insieme: rendere Cassina de Pecchi un posto migliore. Eppure la contrapposizione ideologica produce anche questo, il NO anche quando il tuo avversario dice e si impegna a fare delle cose concrete. Il NO al DUP è un NO al tentativo di "portare fuori dalle secche" un Paese che non conosce un piano nanutentivo serio da almeno trent'anni, che necessita di una cura al patrimonio arboreo non più rinviabile, che vuole ampliare i Servizi al cittadino e alle fasce medie, che investe sui giovani e sulle famiglie, che vuole riqualificare i beni pubblici in disuso. 
E c'è chi dice No a tutto questo, aggiungendoci un po di ironia da Social-dipendenza. Semplicemente imbarazzante. 

I "NO DUP" parlando di "asfalto elettorale" (come avevo ampiamente preventivato - non sono un "profeta" ma semplicemente la mossa era più che scontata) si sono opposti con il loro voto contrario a quanto segue, ve lo riporto per punti, cosicché anche voi ve ne possiate fare una idea:

NO ai "lavori di manutenzione delle strade e dei marciapiedi che incominceranno nel primo semestre del 2018"; 

NO alla "riqualificazione della rete di illuminazione pubblica a partire dal 2018";

NO alla "rotonda all’intersezione tra Via Roma e Via Trieste";

NO alla "realizzazione del prolungamento di via Mazzini fino all’incrocio con via Roma"; 
NO "nel secondo semestre del 2018 inizieranno i lavori per l’abbattimento delle barriere architettonico alla MM2"; 

NO "nel prossimo biennio saranno realizzati i primi due lotti dell’ampliamento del cimitero di Camporicco"; 

NO alla "parziale ristrutturazione degli spazi interni delle scuole dell'infanzia, della primaria e della secondaria";

NO alla "Casa della Salute e Housign Sociale negli spazi lasciati liberi dalla ex Asl e nella ex Scuola di Via Roma"; 

NO alla "Social Street presso gli alloggi ERP Comunali di Via Michelangelo"; 

NO alla "riqualificazione dell’area mercatale sita in via Milano"; 

NO "all’istituzione dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP)";

NO alla "gara e affido del nuovo contratto di manutenzione del verde pubblico"; 

NO "alla stesura di un piano pluriennale dettagliato di recupero del patrimonio arboreo e piantumazione, prevedendo già nel 2018 la prima fase di attuazione".

Sia chiaro, contenti loro, contenti tutti, d'altronde a sbatterci il muso sono loro perché toccherà loro spiegare ai cassinesi perché hanno votato no alla rotonda tra Viale Trieste e Via Roma o no a un  nuovo contratto del verde.

Con voi invece ci vediamo alla prima strada asfaltata, al primo marciapiede rifatto, al primo bene pubblico riconsegnato alla collettività, ovvero ci rivediamo presto. Molto presto.

Dimenticavo. 

I NO DUP hanno detto NO anche all'ultima Variazione di Bilancio dell'anno (la quarta, ai tempi del centrodestra si arrivava anche a 8/9 Variazioni annue) dicendo no a quello che è agli effetti un "assestamento" finale che certifica i conti in ordine per l'anno in corso del ed è premessa ad un 2018 robusto economicamente. 

"Perchè" vi starete chiedendo? A parte vederci anche qui un NO ideologico, non me lo spiego altrimenti.


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