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sabato 22 luglio 2017

Due mesi di ecuosacco. Qualche dato, sfide e obiettivi

A quasi due mesi dall'introduzione dell'ecuosaco a Cassina de Pecchi, alcune considerazioni. Intanto il primo tema con il quale ci stiamo confrontando: l'esposizione errata dei sacchi. Un fatto che avevamo previsto e per il quale stiamo cercando di intervenire ancora, in questa fase sperimentale, con più informazione, capillare e diretta a chi sbaglia. 
Cosa è successo dal 1 Giugno, da quando cioè è partito il sacco rosso? come detto, ciò che ci aspettavamo. La stragrande maggioranza dei cittadini, con una solida mentalità già consolidata verso la raccolta differenziata, non ha avuto difficoltà alcuna. Ciò che faceva prima, lo fa allo stesso modo oggi, forse mettendoci ancora più attenzione, differenziando ancora di più, nel dettaglio, per conferire meno secco possibile. Questa è la maniera giusta di operare ed è proprio l'obiettivo che si pone il sacco rosso, cioè minimizzare il "secco". 
Da un primo riscontro emerge anche che è aumentata la raccolta della frazione "plastica" a conferma di ciò che dicevo prima. E questo dato, se confermato, è in linea con i dati di Cem che ci dicono che nei 25 Comuni del Consorzio aderenti al sacco rosso, oggi, il secco è quasi dimezzato (-42%), mentre aumentano carta, multipack (+40%) e umido (+16%). Se i cassinesi, nella maggior parte dei casi, non hanno fatto fatica a passare all'ecuosacco, ci sono alcune criticità, dovute più che altro alle esposizioni sbagliate di alcuni condomini o singoli su cui come dicevo si sta intervenendo per risolvere, ci auguriamo nel giro di poco tempo. 
Nel complesso, possiamo dire che i primi due mesi di sacco rosso non sono andati male. Scongiurati gli abbandoni indiscriminati, quelli che più temevamo, eccezion fatta per il conferimento dei rifiuti domestici nei cestini pubblici, problema noto già prima del 1 Giugno e non solo a Cassina de Pecchi (tant'è che Cem partirà con una Campagna di sensibilizzazione su tutto il territorio, cosa che il nostro Comune ha già fatto in autonomia da questa Primavera). 

I cassinesi sono già abituati a differenziare, lo facevano prima e lo continuano a fare oggi: questo è un elemento importante, che fa onore al nostro Comune, che fa onore ai nostri concittadini e che ci ha permesso, ancora una volta, quest'anno, insieme ai Comuni soci di Cem Ambiente, di essere premiati da Legambiente per gli elevati standard di raccolta differenziata

Tornando al tema ecuosacco, noi vogliamo troncare da subito con gli errori di esposizione (che sono altra cosa dagli abbandoni) e questo possiamo farlo solo attraverso la collaborazione di tutti i cittadini, ai quali chiediamo non solo il rispetto delle norme, ma anche più attenzione e più occhi aperti verso chi, magari amici, conoscenti o vicini di casa, sbagliano: è utile sapere che la soluzione per un sacco sbagliato non è il ritiro a prescindere, perchè quel sacco non verrà ritirato, ma deve essere cura dell'utente o del condominio re imbustare il sacco errato per il ritiro. Il sacco errato rimane in strada, deturbando l'ambiente e le nostre strade. Dopo la nuova Campagna informativa mirata verso chi sbaglia o verso chi addirittura non ha ritirato il sacco rosso, si partirà con le sanzioni e questo lo facciamo non per intimidire la cittadinanza, ma solo per punire chi (e per fortuna sono pochi) sbaglia volutamente a discapito della stragrande maggioranza dei cassinesi che invece rispetta le regole. 

Il sacco rosso, del resto, stando alle prospettive e ai fatti concreti, è la soluzione da più punti di vista: dove la sua applicazione è collaudata la differenziata è schizzata a percentuali bulgare, oltre l'80%. A Carugate, per esempio, che è il Comune più virtuoso della Lombardia tra quelli sopra i 15000 abitanti, il sacco rosso ha ridotto drasticamente la quota della frazione "secco". La media nazionale dice 130 kg, a Carugate 25 Kg, a Vaprio d'Adda 28 Kg con un risparmio economico non indifferente. I dati forniti da Cem sono inconfutabili: prima dell'ecuosacco la media era di 75000 tonnellate di rifiuti conferiti all'anno, con l'introduzione del sacco rosso si è scesi progressivamente a 25000 tonnellate. E l'obiettivo finale è quello della "tariffa puntuale" per ogni utente, introdotta da poco nel Comune di Rodano. Ovvero, i sacchi rossi sono contati singolarmente e ogni nucleo familiare ritirerà i sacchi effettivi che servono (mentre oggi si va "per stima") cosicchè pagherà una tassa rifiuti solo per i rifiuti che realmente produce. Tendendo sempre verso la vera sfida, che definisco la "sfida delle sfide", quella della teoria (che poi tanto teoria non è) dei "rifiuti zero". 
Ce la possiamo fare? dimostriamolo con i fatti e tutti insieme.

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