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domenica 22 novembre 2015

Cambiamo rotta a cominciare dai Diritti. A Cassina ci proviamo.

Questa sera in Consiglio Comunale il gruppo di maggioranza "Cassina Domani" propone una Mozione per stimolare una legiferazione sulle "Unioni Civili". Un argomento di stretta attualità e di grande impatto mediatico che impegna da tempo l'opinione pubblica. 
Intanto, mi sembra doveroso un chiarimento sui contenuti della Mozione, anche a fronte di alcuni commenti letti quà e là, che non corrispondono agli obiettivi reali che si pone il centrosinistra cassinese e che la maggioranza vuole portare all'attenzione del Consiglio Comunale, in questo primo passaggio "istituzionale". La Mozione chiede sostanzialmente al Sindaco di farsi promotore verso gli organi competenti di una iniziativa tesa ad abbreviare i tempi parlamentari sul tema e contestualmente chiede l'istituzione di uno strumento Comunale dove far confluire la registrazione sia delle Unioni Civili, sia dei matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all'estero. 

Un atto che serve ad aprire una discussione e un confronto anche a Cassina de Pecchi, come avvenuto in altri Comuni e parallelo a ciò che si sta discutendo in Parlamento. Del resto è proprio il vuoto legislativo attuale che rende difficile la gestione a livello comunale di una tematica cosi importante che riguarda direttamente la vita delle persone. Il Governo e il Presidente del Consiglio più volte si sono spesi garantendo una Legge ed esprimendo la volontà chiara di aprire una nuova stagione di Diritti anche nel nostro Paese. Nei fatti è cosi, perchè c'è un Disegno di Legge, venuto alla luce proprio in questa legislatura, la cosi detta "Cirinna bis", che ha attraversato (e sta attraversando) una travagliata gestazione proprio per le diversità di vedute dettate (purtroppo) dalla lettura ideologica che si è data e che si continua a dare a un argomento che invece di ideologico non dovrebbe avere niente.
Il tema controverso e che più di ogni altro ostacola il percorso del DDL Cirinnà (per chi fosse interessato ad approfondire, rimando al seguente link dove trovate il testo integrale del DDL:http://www.repubblica.it/politica/2015/10/14/news/unioni_civili_ecco_il_testo_della_proposta_cirinna_bis-125061446/) è quello chiamato "stepchild adoption", ovvero l'adozione da parte della coppia del figlio o dei figli biologici di uno dei due partner, che il DDL appunto prevede anche per le Unioni Civili. Per il resto, il Disegno di Legge in discussione, non fa altro che allineare l'Italia al resto d'Europa, che nella stragrande maggioranza dei casi prevede il riconoscimento delle Unioni Civili. I continui "stop and go" parlamentari fanno ricadere sui Comuni "una responsabilità" che invece dovrebbe stare in campo a una legislazione nazionale, anche se sono e siamo fiduciosi: i tempi sono maturi, per l'Italia è arrivato il momento di fare un passo in avanti e lo faremo. 

Intanto sul piatto abbiamo questa Mozione: è chiaro che la nostra Mozione è solo l'inizio di un percorso. Tutto comincia da qui, da un atto formale di peso che da gambe a una volontà politica che è insita nel nostro Dna: ampliare la platea dei Diritti, in una Società che è cambiata e che continua ad evolversi, a migliorarsi,a progredire sotto tanti punti di vista ma che di contro su molto ancora è rimasta all'età della pietra. Basti pensare che sono solo nove (con l'Italia) i Paesi che nell'Unione Europea non hanno ancora legiferato in tal senso. Eppure cè una sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani che condanna l'Italia per non prevedere nessuna forma di riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso, datata 21 Luglio 2015. Eppure la Corte Suprema degli Stati Uniti a Giugno di quest'anno ha stabilito che il matrimonio tra omosessuali è un Diritto Costituzionale in tutti gli Stati. Eppure è cosi. Noi, nel nostro piccolo, a Cassina ci proviamo: cambiamo rotta a cominciare dai Diritti.

2 commenti:

  1. Visto ora questo commento, me ne scuso. Non parlerei di priorità, ma di un tema che cè e a cui serve dare risposta. Estendere i Diritti a quelle persone che non hanno Diritti è una argomento che ha la stessa dignità di altri argomenti, come ad esempio, tappare le buche sui marciapiedi e sistemare le strade. Le une non negano le altre. Si lavora parallelamente, per rispondere alle tante esigenze che vi sono. Questa delle "Unioni Civili" è per noi una questione che esige una risposta: senza fretta, senza correre, ma trovando delle risposte. Grazie.

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