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venerdì 16 maggio 2014

Passeggiando a Sant'Agata, tra bellezze, tradizioni e problematiche quotidiane

Nonostante le grandi trasformazioni urbanistiche degli ultimi anni, Sant’Agata, come un po’ tutta Cassina, mantiene intatta la sua natura di luogo inserito in un contesto agricolo, ed è questo il pregio che ha richiamato l’attrazione di molte coppie giovani che popolano la parte “nuova” di Sant’Agata, quella che si è sviluppata soprattutto lungo Via dell’Artigianato e Via Torrente Molgora.
Da qui, dalla parte nuova, è cominciata la nostra “camminata elettorale”. Ci siamo imbattuti, quasi subito, in uno dei problemi annosi e controversi che ancora, dopo lungo tempo, non trova soluzione: la strada che finisce nel nulla, quella Via Torrente Molgora che aggira l’abitato di Sant’Agata per finire morta all’inizio di Via 4 Novembre. Ricordiamo tutti quel che diceva il Pgt mai approvato della ex Amministrazione Comunale: completamento con un progetto invasivo in pieno territorio del Parco Agricolo Sud, una soluzione improponibile. 
Il collegamento tra le due strade serve, non cè dubbio, seguendo ciò che tra l’altro l’Ente Parco Sud osservava: “un tracciato rivisto attenendosi lungo il margine del Parco Agricolo Sud con opere di mitigazione ambientale”. FACCIAMOLO!

La passeggiata prosegue e ci immettiamo sull’arteria stradale principale della frazione, Via XXV Aprile. Una strada trafficata, punto di collegamento tra la Padana e la Cassanese, ancor più trafficata, ci dice un passante, da quando sono cominciati i lavori di potenziamento della Cassanese. Ma il traffico, rallentato su questa via solo all’altezza del Parco giochi e della Chiesa, non è il solo problema di Via XXV Aprile. Esiste anche un intoppo “strutturale” del quale già abbiamo parlato qualche settimana fa: la via è buia, non illuminata, mancante di segnaletica, pericolosa a causa di buche e danneggiamenti al manto stradale, in particolar modo nel tratto finale verso la Cassanese.

La sistemazione delle strade e la messa in sicurezza delle medesime deve essere estesa su tutto il territorio comunale, con l’inserimento di nuovi dissuasori artificiali per rallentare ulteriormente la velocità delle auto, nei punti di maggior affluenza di pedoni, agli incroci, vicino agli attraversamenti, nei pressi delle strutture pubbliche. FACCIAMOLO!

Ci fermiamo al Parco giochi, che insieme alla recente creazione della sede distaccata della Biblioteca presso gli spazi della ex Scuola Elementare, grazie alla collaborazione con la Cooperativa “Il Germoglio” e i Servizi Sociali del Comune, rappresentano i soli “servizi” al cittadino rimasti presenti a Sant’Agata. Questo è uno dei deficit della frazione: il consistente sviluppo insediativo non è stato seguito da un adeguamento dei servizi, mancano ad esempio scuole, presidi medici, trasporto con il paese. Problemi con i quali i sant’agatesi fanno i conti quotidianamente. Il Parco giochi, seppur molto frequentato, soffre di una carenza manutentiva delle strutture, due delle quali, tra l’altro, sono ancora transennate e il loro accesso è impedito. Almeno un paio di cestini per i rifiuti sono stati divelti e sono stati “appoggiati” momentaneamente, mancano due altalene e l’adiacente campo da basket è sprovvisto di uno dei due canestri. Gli stessi problemi sono registrati anche al parco di Via Andromeda e a quello di Via Volta. 

La valorizzazione e la cura dei luoghi pubblici di aggregazione sarà una priorità per la prossima Amministrazione dando seguito ad un più attento controllo della manutenzione e della salvaguardia dei medesimi. FACCIAMOLO!

Dopo il Cimitero la strada, che prosegue sullo sterrato, arriva al Casale. Un percorso di collegamento naturale immerso in un paesaggio completamente intatto che tocca la Cascina “Bindellera”. Un ammodernamento della via di collegamento con la città serve facendolo nel modo meno impattante possibile. Un nuovo servizio, a esclusivo utilizzo pedonale, facile da utilizzare, che incentiva lo spostamento con mezzi alternativi all’auto.

Realizzare un percorso di collegamento tra Cassina e Sant’Agata, con la sistemazione della Green Way, che permetta una fruizione della stessa, da parte di pedoni, biciclette e mezzi non inquinanti. FACCIAMOLO!

Termina qui, nel bel mezzo di uno dei luoghi più suggestivi di Sant’Agata, la nostra passeggiata. 
La conservazione e la difesa di un territorio che mantiene come detto, in buona parte, il suo aspetto naturale e rurale frutto di una tradizione agricola difficile da cancellare deve essere la bussola dell’azione di una Amministrazione Comunale, di qualsiasi amministrazione. 
Pochi e mirati interventi, finalizzati alla ristrutturazione dell’esistente, rendono ancora più armonioso l’intero paesaggio ed esaltano le bellezze custodite in esso.
Alla Prossima!













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