Cassina de’ Pecchi non ha un
centro. O meglio, il centro cè, ma per strutturazione ha un aspetto molto
diverso dal centro città tipico della stragrande maggioranza dei comuni
italiani ed europei. Quello del centro è un problema a Cassina. Qualcuno dice
principalmente di immagine, io dico anche e soprattutto di vivibilità. Il
centro di Cassina, che naturalmente si colloca nel tratto compreso tra la
metropolitana e la Via Roma, è il cuore pulsante dell’intero paese. Qui cè il
Comune, cè uno dei parchi gioco cittadini, cè appunto la metropolitana e ci sono
i portici con diverse attività commerciali. Valorizzare e abbellire questo angolo
di paese, avvicinare le persone alla sua vita quotidiana, è un obiettivo facilmente
raggiungibile.
Cè chi, in passato, ha pensato di fare un tunnel sulla Via Roma
per “creare” il Centro, tanto sognato dai cassinesi. Una soluzione
irrealizzabile e bizzarra, al punto che è caduta nel nulla: spendere 30 milioni
di euro per fare 500 mt di area pedonale non aveva alcun senso.
Diverso sarebbe
identificare su Via Papa Giovanni XXII e su Via Matteotti un’area sgombra dal
traffico veicolare, invogliando le persone a uscire di casa, facendo in modo
che qui si concretizzi l’incontro e lo scambio tipico di una piazza o di un
luogo frequentato dai cittadini.
Proviamo a lanciare una fase sperimentale di
area pedonale, nel fine settimana, consentendo ai negozianti di aprire le porte
delle loro attività e permettendo loro di occupare il suolo adiacente, organizzando
eventi pubblici nel Parco Balena o nell’area di fronte alla Metro. Cè anche uno
spazio, quello inutilizzato della pista da pattinaggio, che potrebbe rinascere
se occupato con iniziative di vario tipo. Le idee e le buone intenzioni per sviluppare un vero centro a Cassina potrebbero essere tante: basta solo
applicarle, cambiando anche alcune nostr
e abitudini.
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