E, dopo 8 giorni, arriva la Verità. Alla grande direi. Qualsiasi sia stato il motivo che ha spinto, il 12 Febbraio scorso, l'Amministrazione Comunale a fare un comunicato pesantissimo che annunciava lacrime e sangue ai Cassinesi (aumento tasse e stop agli investimenti) e insinuava responsabilità politiche per i "bilanci gonfiati" 2016 e 2017, ipotizzando un danno erariale al Comune, oggi, dopo la "sentenza" della Corte dei Conti arrivata intorno alle 16.00, tutto si ridimensiona.
No, ridimensiona non è il termine corretto, sarebbe un termine blando. Perché per la Corte dei Conti non c'è danno erariale, quindi tutto il castello di accuse e di prospettive da brividi per i prossimi 4 anni, messe in piedi da un post dell'Amministrazione che ho definito fin da subito (e non solo io) frettoloso e dettato dalla battaglia politica, più che dalla razionalità, crolla penosamente davanti alla realtà.
La Corte dei Conti indica, agli Uffici Comunali, di verificare il metodo di calcolo sui Rendiconti 2016 e 2017, tra l'altro lamentando di non aver ricevuto elementi sufficienti dal Comune per le verifiche (e alla luce di questo, diventa oltre che inutile, quel comunicato, anche imbarazzante per lega & partners).
In soldoni, come ampiamente previsto e scritto anche su tutti i nostri comunicati dal 12 Febbraio ad oggi, non c'è danno, c'è - forse - un errore tecnico e quindi da rivedere (c'è ma forse, perché le normative che normano appunto la modalità di calcolo sono in continua evoluzione).
Il perché, ancora, quattro ore dopo la sentenza, l'Amministrazione Comunale (sono le 20.35 mentre scrivo) non abbia chiesto scusa, non ci è dato sapere (eppure, il sottoscritto, dopo la penosa Commissione Bilancio senza Bilancio in mano, andata in onda Venerdì scorso, aveva chiesto di ritirare quel comunicato e chiedere scusa). Ora è troppo tardi. Ora sul tappeto, c'è una intera Amministrazione e prima di tutti un Sindaco uscito con le ossa rotte da questa vicenda.
Il prezzo che pagheranno, politicamente, sarà altissimo: impaurire senza dati in mano una comunità è da incoscienti. L'ho scritto Sabato scorso, lo confermo.
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