Dal Mediterraneo continuano a sbarcare sulle coste italiane decine, centinaia, migliaia di "disperati del mare". È quel che avviene da anni ormai in modo più o meno costante, al punto di trovarci di fronte a un vero e proprio "esodo" da Paesi che stanno peggio di noi, sotto tutti i punti di vista. Nel corso del 2017 (e anche del 2016) il flusso umano verso l'Italia si è accentuato sopratutto per coloro che sono classificati essere "richiedenti asilo politico" e "rifugiati" ovvero quelli costretti a lasciare i loro Paesi per situazioni di guerra e/o regimi che non ammettono il dissenso. Il fenomeno migratorio di questi ultimi è aumentato per il semplice motivo che i conflitti armati e le situazioni di crisi nell'area del Mediterraneo, del Medioriente e in alcuni Paesi dell'Africa perdurano, si sono inaspriti, si espandono: questa è la premessa a tutto ciò che racconterò in seguito, senza piena coscienza della quale non è possibile spiegare il perché delle scelte che come Amministrazione Comunale stiamo operando.
Le guerre aumentano di intensità e si espandono; i regimi sono sempre più autoritari; i civili fuggono verso mete dove vige Democrazia, quella che a loro è negata: è un fatto naturale.

Firmare il Protocollo significa innanzitutto questo: essere dove si decide. E Cassina è dove si decide. Ci siamo come Comune insieme agli altri, ragionando per zone, con un ruolo importante ai territori. E poi avere garanzie. Come quella ad esempio che dai 1000 migranti previsti per la zona della Martesana, ne arriveranno la metà, circa 500. Il che significa che a Cassina il numero previsto di 37 si riduce a 17 o 18.
Alcune domande e risposte ricevute in questi giorni:
Quali soni le persone che arriveranno? Profughi, Richiedenti Asilo, rifugiati. Persone identificate, di cui appunto si conosce nazionalità, identità, condizione. Sono persone già sottoposte a visite e controlli medici e quindi sane. Lo so, è triste specificare questi dati perché non stiamo parlando di cioccolatini ma di esseri umani. Eppure queste sono le risposte alle tante domande che mi e ci stanno ponendo i cittadini. Un'auspicio è quello che vengano qui nuclei familiari, più facilmente integrabili nella nostra realtà ma questo è ancora presto per dirlo perché ancora non siamo a quella fase. Quel che pare certo è che non arriveranno minori non accompagnati (e il che è una fortuna, al contrario significava farsene carico in toto con un impegno di risorse economiche ed umane non indifferenti per il nostro Comune).
Dove verranno collocati i profughi? Intanto una certezza: esclusa la possibilità di collocare i richiedenti asilo in strutture quali alberghi, ostelli, caserme o ex caserme, lo prevede il Protocollo. Cercheremo insieme alle realtà sociali di Cassina e ai soggetti privati di individuare luoghi idonei (appartamenti) ad accogliere queste persone. Il che significa che non assisteremo a situazioni come quelle viate in TV.
Che faranno i migranti a Cassina de Pecchi? Gli accolti a Cassina de Pecchi, come da Protocollo, verranno integrati attraverso il Progetto "Sprar" che prevede un percorso di inserimento lavorativo, scolastico, mediazione linguistica e culturale. Non ci sarà nessuno a vagare per il Paese.
Chi copre i costi necessari al mantenimento dei richiedenti asilo? Lo Stato che fornirà loro attraverso il Protocollo una cifra congrua per le esigenze prioritarie.

La verità si trova sempre nella semplicità. Mai nella confusione.
Isaac Newton
Nessun commento:
Posta un commento