mercoledì 29 marzo 2017

Mi fate schifo


Ho pensato a lungo se parlarvi o meno di una foto che sta girando (privatamente per fortuna) tra alcune persone. Alla fine ho deciso di farlo perché niente di più becero esiste al mondo che usare il corpo di una donna per fare attività politica. 
È vero. L'utilizzo del corpo delle donne nella nostra Società spesso è abusato. In pubblicità ad esempio. In Tv, nei programmi televisivi. Donne seminude, quasi sempre disponibili e pronte a mostrare il proprio corpo per catturare l'attenzione del consumatore. Uno spettacolo a cui purtroppo ci si abitua e che a molti piace, non c'è dubbio. Fino a qui quasi una routine, un dato di fatto, un meccanismo difficile se non impossibile da fermare. Ma usare lo stesso metodo per fare attività politica, o meglio, usare la nudità o la quasi nudità per fare sarcasmo e denigrazione dell'avversario, davvero, non lo credevo possibile. Mi son dovuto ricredere l'altra sera, quando ho ricevuto la foto che mi vergogno a pubblicare. Una foto che accosta le ciclabili cassinesi definite "le ciclabili di chiarella" a una donna ritratta di schiena su una bicicletta con in bella evidenza il fondo schiena.
L'allusione è quella del "Ecco perché piacciono le ciclabili". Una vignetta di una tristezza infinita. Una vignetta insulsa, sessista e offensiva alla dignità delle donne. Una vignetta violenta che ahimè rispecchia la Società, arrogante e mercificatrice del corpo femminile, considerato sempre "una cosa" da usare a proprio piacimento.
A me certe vignette, poco simpatiche e molto aggressive, non fanno ridere, anzi mi fanno schifo. L'ho detto stamani sul mio profilo fb, lo ripeto qui oggi. Quella vignetta mi fa schifo. E ancor di più chi l'ha ideata e chi l'ha fatta girare. Questa non è politica, non è nemmeno un confronto aspro tra le parti. Non gli assomiglia nemmeno lontanamente. Vergognatevi.

martedì 28 marzo 2017

Piccole soddisfazioni

Oggi vi parlerò di un fatto che per me ricopre una certa importanza.

Facebook non può essere certo lo specchio della realtà. Ne sono convinto, anche se sono tra quelli che ne fa un gran utilizzo. 
Facebook però viene percepito da molti come l'unico strumento attraverso il quale comunicare. 
Facebook è la piazza virtuale in cui molti si sentono legittimati a dire la loro, in cui ognuno denuncia, commenta, accusa, a volte anche in modo rozzo e arrogante. 
Ne parlai tempo fa (al link l'articolo di Gennaio 2017)  e in quell'occasione, riferendomi al gruppo facebook più cliccato a Cassina de Pecchi, dissi quel che pensavo a proposito dell'utilizzo dei Social in un contesto specifico, cioè quello politico - amministrativo.
 
Che Facebook possa essere un mezzo per portare avanti la propria battaglia politica ci sta, ma almeno lo si faccia con cognizione di causa e raccontando ai cittadini la verità. Anche perché è difficile smentire una panzana su facebook soprattutto se la panzana viene rimbalzata da un profilo a un altro senza un minimo di filtro e controllo. È un po come quel modo di dire che molto si avvicina alla realtà, quello del "a furia di ripetere un concetto, anche se il concerto è palesemente falso, uno poi ci crede". Proprio così. Sembra che a Cassina in modo particolare, a furia di ripetere un concetto, o condividere un pensiero, o far girare foto fasulle, i cittadini poi ci cascano. E' successo proprio il weekend scorso, a proposito dell'Assemblea Pubblica dei 1000 giorni di Amministrazione. E' girata la foto che trovate allegata a questo articolo e la cosa divertente è che la foto è girata dai profili facebook di diversi esponenti delle opposizioni, litigiosi tra loro su tutto, ma uniti nello sparare notizie fasulle, pur di "colpire" il centrosinistra.

Però una cosa ci rincuora, alla grande. Vedete, nella foto, quella signora ripresa di spalle? Ecco, quella Signora, molti di voi la riconosceranno. E' un ex amministratore durante la legislatura in cui molti di quelli di cui oggi chiacchierano (a vanvera) ricoprivano ruoli, anche importanti. La Signora ha smentito lei stessa la foto. Nel senso che quella foto, con le sedie vuote, è stata scattata a inizio serata. Poi la sala si è riempita e la Signora lo ha confermato (pubblicamente, nemmeno a farlo apposta, su facebook). 

Possiamo fidarci di chi racconta frottole dalla mattina alla sera, pur di raccimolare qualche sorriso e un po di consenso? Io direi di no. Poi sta a voi che leggete. 

Una buona serata.


Comunicato dell'Amministrazione Comunale sui fatti di Sabato 25 Marzo 2017


"Nella notte tra il 25 ed il 26 marzo scorso un gruppo di persone non identificate ha occupato abusivamente un edificio in via Galilei per organizzare un evento musicale non autorizzato.

L’Amministrazione Comunale non aveva ricevuto nessuna richiesta di autorizzazione da parte degli organizzatori di questo evento, il terzo in pochi mesi, che pertanto è da considerarsi illegale a tutti gli effetti, inosservante di qualsiasi regola in materia di igiene, sicurezza e rispetto della quiete pubblica. 
E’ doveroso precisare che, non appena allertate, le Forze dell’Ordine sono intervenute sul luogo per monitorare la situazione ed evitare ulteriori disagi alla cittadinanza.

L'Amministrazione Comunale, nel condannare fermamente ogni ogni tipo di evento illegale e non autorizzato, esprime la sua solidarietà ai cittadini che hanno subito, ancora una volta, il disturbo ed il disagio per cause indipendenti dalla propria volontà e rende noto che è in atto un confronto con le Forze dell'Ordine e la proprietà dell'area per definire gli interventi ed i provvedimenti con i quali si impedirà nel futuro prossimo lo svolgersi di altri eventi e manifestazioni non autorizzati sul nostro territorio comunale"

domenica 26 marzo 2017

Cassina non può aspettare. Condanna del terzo Rave in sei mesi.

Amici,

Molta amarezza e delusione per quanto avvenuto questa notte ancora una volta in Via Galilei. Ancora un altro Rave, ancora in quel capannone, lo stesso di settimana scorsa. Vi propongo comunque quel che ho scritto proprio ieri sera a proposito del secondo Rave (quando ancora non sapevo che sarebbe avvenuto per la terza volta). A questo punto, non mi rimane altro da fare che rimettermi a una profonda riflessione condivisa con i miei compagni di viaggio su cosa riteniamo pensare essere il controllo del territorio. 
Personalmente, penso che una Amministrazione Comunale debba intervenire con tutto ciò di cui dispone, senza se e senza ma, al fianco delle Forze dell'Ordine, cominciando ad esempio a condannare certi fenomeni e l'ho fatto. 

Che la Sicurezza dei cittadini debba essere una priorità, lo sanno anche i sassi. E le priorità, in un Paese che ha ereditato un anno di commissariamento e quattro di un centrodestra più intento a litigare che a governare, sono tante. Le abbiamo provate ad affrontare tutte Giovedì 24 Marzo nel corso di una Assemblea Pubblica di metà mandato alla quale purtroppo, per un impegno di lavoro inderogabile e improvviso, non ho partecipato, ma che ho seguito fin dal suo concepimento per arrivare alla sua applicazione. Vi dico qualcosa di più di cosa significa fare i conti tutti i giorni con i problemi della gente. 
Non è facile per nessuno, non lo è mai stato nemmeno per noi. Ma siamo qui per questo e allora proviamo a farlo, raccontandolo anche, dopo 1000 giorni di Amministrazione.

Mentre si lavora tra cose buone e cose un po meno buone, sempre con l'intento di fare qualcosa di utile e concreto per Cassina, è divertente osservare la strumentalizzazione che fa una certa opposizione e che si è guadagnata il titolo di "opposizione più chiacchierona e propagandistica di sempre". Questa opposizione dispone di tanti "fan" sul territorio, pronti a condividere e prendere per buone tutte le fregnacce che ci propinano costantemente (ad esempio, proprio ieri, una foto finta girata sulle sedie vuote Giovedì sera, quando quella foto è stata scattata a inizio serata, che poi si è riempita). Una opposizione sempre sul pezzo ma a "debita distanza dai problemi reali" che si trastulla con battute, sceneggiate, barzellette che di ironico non hanno nulla. Fanno pure fatica a contestare le scelte, tanto che si inventano le vicende, pur di occupare qualche riga sui propri mezzi di comunicazione. Di cosa sto parlando? della barzelletta messa in campo sulla raccolta firme del Pd per abbattere le barriere architettoniche alla MM2 di Cassina de Pecchi Semplicemente, patetico. Vi riporto la mia risposta al link precedente.

Chiudo, invitandovi a una bella e importante iniziativa prevista per Domenica prossima, che vedete nella foto allegata a questa mail. Pianatiamola! al Casale, tutti invitati per piantare 106 alberi pari al numero di nati nel 2016 a Cassina de Pecchi. Ci vediamo li con i bambini settimana prossima, ci conto!

sabato 25 marzo 2017

Ancora Rave a Cassina de Pecchi


Un altro "Rave" a Cassina de Pecchi. Un altra notte insonne per molti cittadini. Un altra notte che più di qualcuno avrà passato con il timore che potesse "accadere qualcosa" da un momento all'altro. 
Per fortuna non è avvenuto nulla di grave, a differenza di quanto invece si è cominciato a mormorare, soprattutto sui Social locali, che sembrano essere diventati la fonte prima di informazione per l'intero Paese (anche se a dire il vero la vita, quella vera, si vive da altri parti, luoghi di Cassina non virtuali ovviamente). Di questo aspetto vi parlerò a breve in un altro momento, ora concentriamoci su l'evento che ancora, a distanza di sei mesi è andato in onda sul nostro territorio. 
Intanto, una premessa. Questi eventi, del tutto illegali, a me non piacciono ma soprattutto non piace il fatto che ne siano avvenuti due nel giro di poco tempo nello stesso posto. Non piacciono e desta qualche preoccupazione perché non è ammissibile che a farne "le spese" siano i cittadini. Oltre al disturbo della quiete pubblica; oltre a qualche muro, cartello e strada imbrattata; oltre allo svolgersi di un evento fuori dalle regole con tanto di violazione abusiva di proprietà privata, vi è il rischio che un così elevato numero di persone, che affollano un capannone abbandonato nel bel mezzo della zona industriale di Camporicco, possano rappresentare un pericolo per se stessi e per gli altri. Li ho visti con i miei occhi vagare per la Sp121, in quel tratto buio (e pericoloso) a ridosso di Via Galilei. Li ho visti alcuni l'altra volta e pure questa in stato di alterazione evidente. E poi la totale mancanza di sicurezza (ovviamente) in un luogo occupato abusivamente. È fortuna che non sia avvenuto nulla a cose o persone. E questo si è verificato grazie al fatto che le nostre Forze dell'Ordine hanno pattugliato per l'intera notte e l'intera mattinata (il Rave si è concluso a mezzogiorno circa) la zona, in modo costante, evitando incidenti di qualsiasi tipo. Questo è il dato più importante e che ancora per la seconda volta ci fa tirare un sospiro di sollievo. Sta di fatto (e lo ridico) che non possiamo accettare che Cassina de Pecchi sia diventato un bersaglio di questi eventi che vanno condannati per tutto ciò che rappresentano. 
Noi non siamo Carabinieri o Poliziotti. Noi facciamo un altro mestiere. A loro, alle Forze dell'Ordine, spetta la gestione con i loro protocolli di intervento (e ancora una volta non finiremo di ringraziarli per come si sono adoperati in questa occasione). A noi, come Amministratori, spetta il compito di sapere quel che avviene, come e perché avviene. A noi tocca il compito di garantire che sul nostro territorio si possa respirare aria di serenità. A noi tocca il compito di fare le cose per bene. Le battute inutili e le speculazioni da quattro soldi le lasciamo a chi ha poco o nulla da dire.

Obiettivamente, anche del positivo


Non c'è che dire. La partecipazione è sempre una gran bella cosa. Nonostante tutto. 
Una serata, quella di Venerdì 24 Marzo, difficile perché chiamare a raccolta i cittadini per discutere non una questione specifica, ma per raccontare quanto realizzato nei primi 1000 giorni di mandato amministrativo, era agli effetti una scommessa. Se ci mettiamo dentro il periodo non certo armonioso che corre fra l'opinione pubblica e la "politica" in genere, le note vicende locali legate alla viabilità e la partita dell'Italia che ho scoperto esserci la sera stessa (del resto a calcio sono sempre stato una schiappa) la vincita di questa che era una sfida fin dal principio vale il doppio. 

50 persone e sostanzialmente una serata interessante. Non lo dico io, ma lo dicono i commenti e i messaggi ricevuti il giorno dopo. "Una serata utile" mi hanno scritto. Perché ascoltare e capire i processi anche complicati che stanno alla spalle di un percorso amministrativo non è immediato, come un post su facebook, come una battuta su un blog o un articoletto di poche righe sul giornale. Amministrare non è come parlare al bar. Amministrare significa fare fatica, significa confrontarti anche con chi non la pensa come te, significa mettere in atto dei percorsi, a volte lunghi e macchinosi, significa scontrarti con la burocrazia o con le regole che a volte sembrano essere fatte a posta per ostacolarti, invece che per aiutarti. 
Amministrare è difficile, nessuno ha mai pensato il contrario. Eppure siamo qui, dopo 1000 giorni, ancora al nostro posto. Con le nostre idee e con la nostra voglia di fare. Siamo ancora qui a cercare quotidianamente di fare ciò che è possibile fare per risolvere una criticità, per sistemare ciò che c'è da sistemare, per far fare a Cassina un salto di qualità. 
Nei 1000 giorni passati di cose ne sono state realizzate e sono li sotto gli occhi di tutti. Alcune buone, altre apprezzate di meno o addirittura contestate, altre nemmeno conosciute dall'opinione pubblica. Ad esempio, scopro oggi, che alcuni non conoscevano l'enorme lavoro fatto per destinate in questi tre anni risorse cospicue al sociale o l'abbassamento al 70% della famiglie delle retta per la mensa scolastica (mentre chi ci ha preceduto faceva pagare il buono mensa di più di quel che costava al Comune): male, significa che sulla comunicazione dobbiamo ancora migliorarci. Ma ci siamo. Siamo sul pezzo, sempre. Non sentirete mai che questa Amministrazione è assente su qualcosa o che sta 4 giorni alla settimana su 5 da altre parti (a Roma ad esempio). Non c'è cosa che non venga affrontata o lasciata al caso. Se ci fosse, se avete questa sensazione, fatemelo sapere, vi prego. Io ci sono. 
Nel frattempo mi chiedo che fine abbiano fatto i tanti critici (a volte più che critici, a volte strumentalizzati, a volte cafoni, a volte perdi tempo - aria fritta - chiacchieroni social dipendenti) che da settimane continuano a sparare da fb. Assenti alla serata, ovviamente. Addirittura qualcuno scrisse che "veniva a prenderci a calci in quel posto". Lo sto ancora aspettando con il sorriso. Del resto è più facile, molto più facile, nascondersi dietro alla tastiera che guardarsi negli occhi. Sempre perchè leoni da tastiera si nasce.

PS Il titolo di questo articolo l'ho preso da un commento alla serata di una amica su fb, che ci sta alla grande.

giovedì 23 marzo 2017

Questione di date (e di saper far di conto)

Mio figlio ha cominciato a contare più o meno quando aveva 5 anni. Oggi, che di anni ne ha 7, ha capito il meccanismo e potrebbe (se solo si impegnasse) arrivare anche a 40. Ma mio figlio ha solo 7 anni, però. C'è chi invece di anni ne ha molti, ma molti di più e purtroppo ancora sembra avere difficoltà ad andare oltre il 12 o il 13. 
Apprendo (per fortuna di amici ne ho ancora qualcuno) che un noto blog scandalistico locale ha raffazzonato su un articoletto per denigrare la Campagna di raccolta firme lanciata dal Pd di Cassina per l'abbattimento delle barriere architettoniche alla MM2 (ci sta, l'invidia è una brutta bestia). 

La frase incriminata è la seguente: 

"Il segretario del PD - perlomeno - ha avuto un briciolo di stile nella lotta fra i due" (non si capisce bene chi siano i due, ma tant'è) "a volersi prendere meriti non loro, facendo una petizione fra i Cittadini e facendo credere dell'utilità per sensibilizzare le istituzioni. Peccato, che il Segretario del Pd Andrea Parma ha consegnato le firme in Comune di Milano, addirittura dopo che Renzi con il Sindaco Sala avevano firmato il Patto per Milano (che l'intervento prevedeva). Quindi, senza essere volgare, credo che le firme le abbiano trovate in qualche bagno del Comune di Milano".


Lo sa pure mio figlio, il 13 arriva dopo il 12. Sembra non saperlo l'autore del blog scandalistico, a quanto pare. Il Pd di Cassina ha raccolto on line e tra i cassinesi 1600 firme tra Gennaio 2016 e Giugno 2016 e le ha protocollate al Comune di Milano in data 12 Settembre 2016. La data della firma del Patto per Milano (quella a cui si riferisce l'articoletto farlocco) manco a farlo apposta è quella seguente, il 13 Settembre 2016.

Per una migliore comprensione a tutti, sopratutto per chi ancora alla sua età fa confusione con i numeri, vi riporto tutti i passaggi di questa vicenda:
28 Gennaio 2016: parte la raccolta firme del Pd di Cassina.

24 Maggio 2016: il Consiglio dei Ministri ha approvato con DECRETO il Bando "Periferie"

1 Giugno 2016: il Bando "Periferie" è stato pubblicato in Gazzetta.

21 Giugno 2016: il Pd di Cassina chiude la raccolta firme.

12 Settembre 2016: il Pd ha protocollato le firme all'Ufficio Protocollo del Comune di Milano.

14 Ottobre 2016: Renzi (allora Premier) annuncia che tutti i progetti presentati (per un valore di 2,1 miliardi di euro) saranno finanziati.

30 Dicembre 2016: Città Metropolitana comunica tramite Conferenza Stampa di aver ricevuto il finanziamento annunciato di 40 milioni euro.

Una questione di date insomma. E di saper far di conto, sopratutto.